Albert Wesker. Un nome che, ormai già da diversi anni, non si sente più. Eppure questo personaggio ha fatto la storia di una delle più celebri e fertili saghe videoludiche e ne ha fatto parte in qualità di antagonista, o villain, se preferisci. E ora, dopo aver parlato di Noctis Lucis Caelum, parleremo proprio di questo crudele e spietato mostro, così affascinante da figurare persino nei film, seppur di dubbia qualità, di Paul W. S. Anderson. Ci soffermeremo sulle sue caratteristiche come personaggio, sui suoi scopi e sulla sua tragica caduta. Del resto, si tratta di una lunga storia, iniziata nel 1996, con il primo Resident Evil, e terminata nel 2009, con Resident Evil 5.
Resident Evil
Fu in questo gioco che Wesker comparve per la prima volta. Una squadra speciale denominata S.T.A.R.S., localizzata in Raccoon City, viene inviata fra le Arklay Mountains per indagare su alcune misteriose ed inquietanti sparizioni e brutali omicidi compiutisi proprio nella foresta che inghiotte le cupe montagne, svettanti sullo sfondo di una teoricamente tranquilla e piccola cittadina americana, sede della multinazionale Umbrella Corporation.
Wesker, in quanto capitano della squadra Alpha, dopo che sono state perse le traccia del team Bravo, guida i suoi soldati quando, improvvisamente, tutti vengono attaccati da dei ferocissimi doberman imbrattati di sangue. I sopravvissuti trovano rifugio nella gigantesca Villa Spencer.
La villa
All’interno della villa i pochi superstiti si disperdono in cerca di indizi sulla situazione e, in pochi secondi, Wesker fa perdere le sue tracce, lasciando presumere il peggio ai suoi ignari compagni. L’amara verità verrà scoperta alla fine del gioco: il capitano della squadra S.T.A.R.S. è in realtà al servizio della Umbrella.
La missione non era altro che un modo per accedere alla Villa Spencer, nascondiglio di un laboratorio segreto proprio della Umbrella, distruggendo poi le prove del proprio coinvolgimento con le attività illegali della corporazione, che prevedevano lo sviluppo di armi bio-organiche e biologiche ad uso militare/terroristico. Ma i piani del freddo biondone tenebroso vanno ben oltre.
Il Tyrant
Wesker intende usare i suoi compagni di squadra come cavie per testare le potenzialità del Virus T, creato proprio dalla Umbrella e sfuggito al controllo all’interno della villa, e delle creature da esso generate. Tutto ciò allo scopo di dimostrare la letalità del virus e venderlo al miglior offerente, tradendo così anche la Umbrella.
A coronare il piano di Wesker avrebbe dovuto essere il Tyrant, la prima, vera arma bio-organica della Umbrella, un energumeno incredibilmente forte, feroce e resistente dotato di artigli, mostruosamente mutato dal virus e completamente privo di razionalità. Ecco perchè, prima di affrontare i protagonisti Chris e Jill, squarcerà il petto del capitano, uccidendolo.
Resident Evil: Umbrella Chronicles
In questo capitolo, interamente narrato da Wesker, scopriamo come costui sia in realtà sopravvissuto alle letali ferite inferte dal Tyrant, iniettandosi nelle vene uno speciale virus consegnatoli dallo scienziato William Birkin, anch’egli in rapporti poco facili con la Umbrella. Questo composto rende l’ex capitano S.T.A.R.S. praticamente un x-man: rigenerazione, velocità, forza e riflessi sovraumani sono adesso alla sua portata.
Pur avendo perduto la sua merce, dato che il Tyrant è stato ucciso da Chris e Jill e la villa sta per essere distrutta, il redivivo Wesker ha con se i dati ottenuti durante la disavventura e intende farne uso per entrare a far parte di un’organizzazione rivale della Umbrella.
Resident Evil 2
In questo capitolo Wesker agisce come un fantasma, celato alle spalle di Ada Wong, una mercenaria che si ritroverà, suo malgrado, nel bel mezzo dell’epidemia di Virus T che ha distrutto Raccoon City. Incaricata di prelevare William Birkin e la sua ultima creazione, il potente e terribilmente pericoloso Virus G, troverà una città sconvolta dall’infezione provocata proprio dallo scienziato che, dopo essere mutato in un mostro senz’anima a causa del virus da lui creato, ha causato involontariamente il contagio.
Dopo una lunga ed estenuante lotta per la sopravvivenza assieme ad un poliziotto locale, Leon S. Kennedy, Ada riuscirà a recuperare un campione del virus per consegnarlo a Wesker, pur iniziando un cambiamento morale.
La strada fino a Resident Evil 5
Fino al 2009, data d’uscita del famigerato Resident Evil 5, Wesker continuerà ad apparire come ombra dietro le quinte e in camei vari in diversi capitoli, tra cui Resident Evil 4.
In questo periodo vediamo il villain potrebbe apparire come un personaggio abbastanza insipido, seppure misterioso. Lo si vede raccogliere ogni arma biologica e bio-organica disponibile sulla Terra, qualunque sia la sua origine, lavorando per diverse organizzazioni senza uno scopo apparente. Il grande e delirante disegno di Wesker, il suo fine ultimo, verrà rivelato soltanto alla fine.
Resident Evil 5
Spendiamo qui qualche parola su Resident Evil 5, non esattamente il fiore all’occhiello di Capcom. Infatti, tranne che per qualche breve sequenza, questo capitolo della saga assomiglia più ad un Call of Duty semplificato che non ad un componente della leggendaria saga di Shinji Mikami.
Con un Chris protagonista che sembra Action-man e il personaggio secondario più inutile di sempre (scusa, Sheeva), Wesker soffre in questo videogioco di un terribile danno alla colonna vertebrale. Infatti, porta su di sè il peso dell’intero gioco e ne rappresenta l’unico lato interessante, l’unico motivo per cui non ci pentiamo di averlo giocato (dai che te lo danno praticamente regalato).
Il diritto di essere un dio
In Resident Evil 5, il delirio di onnipotenza di Wesker raggiunge apici da cattivo dei fumetti, come afferma lo stesso Chris nel corso del gioco. Non solo veniamo a scoprire le tristi e fredde origini del villain, creato in laboratorio tramite esperimenti di manipolazione genetica orditi dai fondatori della Umbrella, ma scopriamo anche il suo piano: costruire un mondo di umani geneticamente superiori tramite il virus Uroboros, sviluppato in anni e anni di ricerche ed esperimenti.
Questo virus, infatti, trasforma chiunque non sia geneticamente “degno” come Wesker stesso, in un informe mostruosità melmosa e tentacolare, mentre rafforza e si fonde perfettamente con i prescelti. In un mondo simile, il nostro villain intende dichiararsi dio e creatore.
La fine
Messo alle strette dai tenacissimi quanto protetti da un pesantissimo plot armor Chris e Sheeva, Wesker si inietterà il virus e cercherà di combatterli sulla bocca di un vulcano dormiente. Inutile dire che, pur dopo una lunga ed estenuante battaglia, l’antagonista avrà la peggio e cadrà nella lava. Tuttavia, questa volta, colpito da un razzo durante la fuga degli eroi, Wesker morirà per davvero, mettendo così fine alla sua saga e segnando una svolta per Resident Evil.
Muore l’ultimo vero villain di Resident Evil
La saga di Mikami deve molto a Wesker. Un vero sociopatico, crudele e spietato, disposto a sacrificare chiunque pur di ottenere ciò che vuole. Afflitto da una malvagità dettata dalle sue origini e privo di sentimenti, forse dalle caratteristiche troppo eclatanti e, appunto, fumettose, per rientrare nei canoni della direzione che Resident Evil ha preso a partire da Resident Evil 7.
Crediamo, purtroppo, che la sua scomparsa definitiva. Tuttavia, chi puo dirlo? Con Capcom non si sa mai…