Hola Amigo e Bienvenido nella puntata numero #30 della nostra rubrica Player One. Nel numero 20 ho raccontato le gesta di un altro eroe iconico della serie della Lucas Art, Guybrush Treepwood, oggi vi porterò dalle assolate spiagge dei Caraibi alle lugubri e non meno spassose strade della Terra dei Morti con Manuel Calavera.
Correva l’anno 1998, quando la Lucas Arts ci offrì su un piatto d’argento Grim Fandango, la storia di un triste mietitore con falce e cappuccio che portava il nome di Manuel “Manny” Calavera.
“Mi chiamo Manuel (Manny) Calavera e sono il miglior agente di viaggi del Dipartimento della Morte. Almeno lo ero, sino all’arrivo di Don Copal, il mio nuovo capo, che sospetto abbia iniziato a passare tutti i migliori casi a Domino Harley.”
Manuel Calavera è un mietitore della tipica tradizione messicana, se avete visto il film d’animazione Coco della Disney avete un po’ presente quanto sia importante per i messicani la festa dei morti. Qui tutti i personaggi sono ispirati alle calaca. Una calaca (parola del linguaggio colloquiale messicano per indicare il termine “scheletro”) è la raffigurazione di un teschio o di uno scheletro (generalmente umano), usata come decorazione durante il festival del Giorno dei Morti in Messico, sebbene vengano prodotte e vendute durante tutto il corso dell’anno.
Manny ha un completo bianco alla Casablanca e uno charme da far invidia a Humphrey Bogart. Il suo mestiere è far “trapassare” le anime dalla terra dei morti fino al Nono Aldilà.
Ecco, Manuel Calavera è in realtà un’agente di viaggio per il D.D.M. (Dipartimento della Morte) che a seconda delle tue “buone azioni” sulla terra potrà farti viaggiare in prima classe su un treno fiammante (il numero 9), che ti farà arrivare in soli 4 minuti nell’aldilà, su una spider, su una nave da crociera, giù giù fino a un più economico misero bastone da viaggio con una bussola sulla maniglia, per non perdersi. Ovviamente con il bastone il viaggio durerà di più: 4 anni, non a caso il viaggio si chiama “Viaggio Quadriennale dell’Anima“.
“Hey, me ne andrò presto da qui, certo non grazie a casi disperati e inutili come il vostro […] quello che mi serve è un santo, un santo ricco e defunto.”
Calavera lavora nella terra dei morti come piazzista perché deve pagare un debito ed è incastrato tra le due vie. Quello che viviamo è un’avventura, con tinte fortemente noir e contemporaneamente comiche (le migliori battute, forse migliori anche di Monkey Island), nella terra dei morti.
Manny è il perdente iconico, un po’ come Guybrush Treepwood, ma mentre il pirata ha un bel 90% di innocenza, Calavera appare più “sveglio” e cosciente del mondo che lo circonda. Non si può non amarlo con i suoi sottoscarpe per sembrare più alto, con la sua voce profonda e charmant.
Manuel Calavera: C’è del marcio nella Terra dei Morti
Il sistema in cui si muove Manuel Calavera è fatto di favoritismi e corruzione. Ad esempio, Domino Hurley, che è il gradasso e cinico collega di Manuel Calavera al Dipartimento della Morte e il suo principale rivale, si mette in combutta con Hector LeMans (boss del crimine) per arricchirsi alle spalle delle anime oneste. Una di queste anime è Mercedes “Meche” Colomar, che fugge prima di finire nel losco giro di compravendita e per questo Manny rischia il licenziamento… se non peggio.
Ad un certo punto il nostro eroe conoscerà Salvador Limones dell’Alleanza delle Anime Perdute, sempre in cerca di nuove reclute. Manuel diventerà una sua spia per scoprire quello che sta combinando il crimine nel mondo dei morti.
Conosceremo città diverse e caratteristiche, percorreremo strade impervie con il nostro fidato pilota Glottis, un enorme demone della terra che verrà licenziato insieme a Manuel Calavera e deciderà di aiutarlo nella sua ricerca. Glottis ha la vocazione per la meccanica e la guida e trasformerà una normale auto del Dipartimento in un bolide, ribattezzato Vagone d’Ossa.
Insieme raggiungeranno una città di nome Rubacava dove Manny attenderà per lungo tempo Meche, che però non arriverà mai. Qui, come nei migliori film noir del secondo dopoguerra, Calavera aprirà un locale (molto, molto figo) e inizierà una nuova vita (qui la citazione a Casablanca è palese ed è fantastica). In quel periodo avrei voluto un locale così, vestendo come Manuel Calavera, con uno smoking bianco e facendo dei monologhi-assolo di quella fattezza (ma questo è un mio problema). A proposito, Glottis comincerà a suonare il piano (suonala ancora, Sam). A Rubacava il gioco d’azzardo la fa da padrone tra lecito e illecito, va molto forte la corsa dei gatti che si svolge in un enorme Gattodromo ed è facile fare arrabbiare poliziotti corrotti. Proprio a causa di una perquisizione che questi fanno chiudere il locale, così Manuel sarà costretto a scappare di nuovo, imbarcandosi su una nuova nave che lo porterà a capo di… una nave da Crociera. Insomma, Calavera ha una moltitudine di abilità.
Ma la sua carriera da Capitano, che dura un anno, finisce a Puerto Zapato dove l’attende l’ennesima trappola. Qui tutto il suo equipaggio è stato fatto fuori e Manny costretto alla fuga sotto l’oceano insieme a Glottis.
Ci vuole una piccola parentesi: in tutto il gioco avvengono degli omicidi (o scheletrocidi, non so come dire…). Ma come far morire dei morti? Cosa inventarsi? I geniacci della Lucas hanno pensato al “germogliamento”, sparandogli dei proiettili che facciano crescere delle piante fiorite sul loro corpo.
Manuel Calavera adesso è “infondo al mar, infondo al mar”. Qui trova la Perla, luogo dov’è tenuta prigioniera Mercedes come esca da Domino. Questo mette ai lavori forzati Manny e spinge ancora più infondo al mare Glottis. Cosa succederà ancora ai nostri eroi? Non voglio rovinare il vostro gioco, adesso tocca a te.
Come vedi, Manuelito ci porterà in diversissime location che saranno tutte affascinanti e divertenti con chiari riferimenti all’Art Decò e all’architettura Maya, ma anche e soprattutto ai film noir alla Casablanca e Falco Maltese
Suonala ancora Glottis
Il comparto musicale che accompagna le avventure di Manuel Calavera è favoloso, jazz, blues e foxtrot, Lo script è strepitoso, le gag e le battute sono esilaranti. Ho giocato da sempre il gioco in italiano e devo dire che i doppiatori sono degnissimi. Tra questi figura il doppiatore di Shrek, Renato Cecchetto.
Il motore grafico, sviluppato appositamente per il gioco, prese il nome di GrimE: Grim Fandango è la prima avventura Lucas a non utilizzare il sistema SCUMM, che aveva fatto la fortuna del genere negli anni ’90. Conseguentemente, anche l’interfaccia punta-e-clicca fu abbandonata, scelta non priva di difficoltà per il giocatore.
Manny: Beh, hai ragione a metà.
Hector: Oh Manny… sei cinico… cosa ti è successo, Manny, che ti ha fatto perdere la speranza? L’amore per la vita?
Manny: Sono morto.