Bentornato al quinto appuntamento di Player One, rubrica dedicata ai personaggi storici che in qualche modo hanno cambiato il mondo dei videogame. Questa settimana ho deciso di scavarmi la fossa da solo portando un personaggio che è davvero impossibile non conoscere, un personaggio che è approdato nel mondo dei videogame nel lontano 1987 su MSX. Sto parlando del leggendario eroe, del leggendario mercenario, dell’uomo che rende l’impossibile possibile, parlo del solo e unico Solid Snake.
Come sicuramente saprai Solid Snake è il personaggio chiave della saga di spionaggio più famosa del mondo videoludico, nata dalla mente brillante di Hideo Kojima, la saga di Metal Gear.
In questo articolo affronteremo la sua vita travagliata fin dalla nascita e le sue numerosissime imprese che hanno reso quest’uomo una leggenda. Purtroppo però, per raccontare al meglio la storia di questo soldato, soprattutto le sue origini, sarò costretto a dilungarmi su molti altri argomenti e personaggi, cominciando a parlare in primis di un’organizzazione chiamata The Patriots.
“Sei tu, non i tuoi geni, a decidere il tuo destino”
The Patriots
The Patriots, i Patrioti, conosciuti originariamente con il nome di Cipher e in seguito come i La-li-lu-le-lo, erano un’organizzazione che segretamente controllava gli Stati Uniti d’America. Il gruppo venne formato per realizzare l’ideale di un mondo unificato, un ideale immaginato da un leggendario soldato con il nome in codice “The Boss” che per garantirlo cercò di controllare il mondo intero.
I The Patriots nascono come una versione riorganizzata degli “American Philosophers’”, fazione americana di una organizzazione delle menti più potenti provenienti dagli Stati Uniti, Unione Sovietica e Repubblica Cinese formata durante la prima guerra mondiale chiamata “Philosophers”.
L’organizzazione dei The Patriots è composta da sei membri: Zero, fondatore dell’organizzazione FOX (Force Operation X), nonché comandante dell’unità speciale della CIA; Big Boss, conosciuto come Naked Snake, considerato il più grande guerriero del ventesimo secolo; Ocelot, conosciuto anche con il nome di Shalashaska, maestro delle tecniche dell’interrogatorio nonché esperto pistolero; EVA, ex membro dei Chinese Philosophers’, conosciuta anche con il nome di Tatyana; Sigint, esperto di armamenti e equipaggiamento, conosciuto come Donald Anderson, prestò assistenza a Naked Snake durante l’operazione Snake Eater; Para-Medic, assistente medico di Naked Snake sempre durante l’operazione Snake Eater.
Les Enfants Terribles
Mentre questo gruppo di esperti militari cercava di riunificare il mondo controllandolo da dietro le quinte, i due maggiori esponenti, Zero e Big Boss cominciarono ad avere punti di vista differenti. Mentre Zero prese il concetto di The Boss come controllo del mondo da parte di un’unica volontà, Big Boss era convinto che The Boss volesse un mondo in cui i soldati non venissero usati come strumento dei governi.
A causa di queste incomprensioni, Zero cominciò a temere di perdere il miglior soldato che il ventesimo secolo aveva mai visto e decise così di creare un progetto segreto chiamato Les Enfants Terribles.
Tradotto dal francese come “I Bambini Terribili”, questo fu un progetto finanziato da Zero e sviluppato da Para-Medic. Lo scopo del progetto segreto era quello di impossessarsi del DNA di Big Boss per creare un certo numero di cloni. Utilizzando EVA come madre surrogata, nel 1972 nacquero due bambini, Liquid Snake e il protagonista di questo appuntamento, Solid Snake.
Con questo inquietante progetto l’intenzione di Zero non era quello di avere una serie di cloni tutti identici, ma voleva ottenere tutte le caratteristiche di tutti i geni superiori. Infatti dei due fratelli, uno possedeva tutti i geni dominanti di Big Boss mentre l’altro tutti quelli recessivi, come se Naked Snake fosse stato scisso in due persone diverse. Chi possiede dei geni e chi altri lo scopriremo più in là, quando i due fratelli saranno costretti allo scontro inevitabile.
Solid Snake
Dei primi anni di vita di Solid Snake, il cui vero nome è David, non si sa praticamente nulla, o almeno nulla di ufficiale. Una delle poche cose che si conoscono del futuro soldato leggendario è che nei primi anni novanta iniziò ad avvicinarsi alla milizia e decise di infiltrarsi in Iraq con un plotone di berretti verdi per combattere nella guerra del Golfo.
Una volta capito che la guerra sarebbe stata la sua ragione di vita, si unì alla FOXHOUND, un’unità di forze speciali capitanata da suo padre, Big Boss. In quel momento lui non sapeva nulla del progetto Les Enfants Terribles, quindi non poteva immaginare di essere guidato dal padre.
Da lì cominciò un duro addestramento diventando in seguito uno dei migliori soldati, se non il migliore, che la FOXHOUND possedesse.
Outer Heaven
Outer Heaven è l’ambientazione di gioco del primo capito della serie di Metal Gear. Questa è una città-stato immaginaria situata in Sud Africa.
Solid Snake, guidato da Big Boss, ha il compito di infiltrarsi con lo scopo di distruggere un’arma nucleare, un carro armato bipede, in grado di muoversi su ogni tipo di terreno. Quest’arma è il Metal Gear.
Il suo primo obbiettivo è quello di salvare e recuperare un suo compagno di armi, Grey Fox, che provò ad infiltrarsi per poter smantellare quest’arma ma, nonostante le sue grandi doti da soldato, fallì nell’intento e si fece catturare.
Una volta raggiunto il suo compagno, Solid Snake scopre che l’unico che sa come annientare l’arma nucleare è lo stesso scienziato che la costruì, il Dr. Madnar, anch’egli imprigionato da qualche parte nella città-stato.
I soldati di Outer Heaven nel frattempo tengono in ostaggio la figlia dello scienziato per costringerlo a costruire il Metal Gear ma, una volta che Solid Snake riesce a liberarla, si fa dire da Dr. Madnar il modo migliore per poter sconfiggere l’arma nucleare.
Quando il protagonista si trova ormai vicino al Metal Gear viene a sapere da un prigioniero che il capo di Outer Heaven era proprio il suo comandante, Big Boss. Infatti questa città-stato era il sogno del grande guerriero, una nazione libera da ogni governo dove i migliori soldati del mondo potessero rifugiarsi senza essere sfruttati dalle varie nazioni. Un posto in cui si potessero sentirsi liberi di combattere senza un fine politico ma soltanto per il gusto di farlo.
Solid Snake ora capisce perché ogni indicazione data da Big Boss lo portasse in situazioni ancora più complicate, il suo scopo era quello di depistarlo e fare in modo che Solid non raggiungesse mai il suo obbiettivo. In effetti, quando il protagonista raggiunge il Metal Gear e lo distrugge, Big Boss gli confessa che Snake fu mandato lì perché era ancora un soldato inesperto e che non si sarebbe mai aspettato una conclusione del genere.
Snake però riesce a sconfiggere anche il capo di Outer Heaven e a fuggire prima che tutto salti in aria. Di Grey Fox non si seppe più nulla ma di Big Boss si, lui infatti riuscì a contattare Solid Snake dicendogli che prima o poi si sarebbero incontrati di nuovo per una resa dei conti.
Solo nell’ultimo capitolo della saga, The Phantom Pain, si scopre che colui che Solid Snake sconfisse non era Big Boss ma bensì il suo luogotenente, Venom Snake.
Zanzibar Land
“Chiunque vinca, la nostra lotta non finisce qui. Il perdente è libero dalla battaglia, ma il vincente no. Il sopravvissuto dovrà vincere la sua vita di guerriero, fino al momento della sua morte”
Dopo le vicende di Outer Heaven, Solid Snake decide di abbandonare la FOXHOUND e di unirsi alla CIA nella quale rimarrà per soli sei mesi prima di diventare un mercenario. Una volta messo da parte un bel gruzzolo il nostro protagonista si ritira in una zona non precisata del Canada per trascorrere del tempo in solitudine. Il suo ritiro però non è destinato a durare a lungo.
Dopo poco tempo infatti viene ricontattato dalla FOXHOUND, ormai guidata non più da Big Boss ma da Roy Campbell, per sventare un’altra guerra nucleare. Questa volta la destinazione è Zanzibar Land, una provincia autonoma dell’Unione Sovietica che divenne una nazione indipendente dopo la “Guerra del Mercenario”, vinta soprattutto grazie all’aiuto di Big Boss e dai suoi soldati.
Grazie al suo determinante intervento, Big Boss fu incoronato capo di Zanzibar. L’ex comandante della FOXHOUND approfittò di tutto ciò per ricominciare il suo progetto da dove lo aveva lasciato. Proprio come accadde in Outer Heaven, Big Boss dedicò il 75% del prodotto interno lordo del paese per investire in armamenti e ricerche militari, affidò la sicurezza del paese ai suoi mercenari, tra i quali era presente anche Grey Fox, ex compagno di armi di Solid Snake, diventato alleato di Big Boss dopo la caduta di Outer Heaven, e Sniper Wolf, una ragazza di origini curde salvata, quando era ancora una bambina, da Big Boss. Da allora lei comincerà a chiamarlo Saladino, un sovrano curdo che sconfisse i crociati.
Se le cose dovevano essere come in Outer Heaven, mancava ancora un elemento per avere una nazione perfetta, mancava ancora il deterrente necessario per avere il rispetto che Big Boss meritava, il Metal Gear. Big Boss infatti mandò i suoi soldati all’assalto per recuperare le armi nucleari e i materiali necessari per la costruzione di questa nuova arma. Ingaggiò nuovamente il Dr. Madnar e diede inizio al suo nuovo progetto.
Questa volta il carro armato bipede venne chiamato Metal Gear D. che doveva essere ancora più potente e avere una maggiore forza di fuoco.
Tutto questo trambusto ideato da Big Boss venne chiamato “Disordini di Zanzibar Land”. Ovviamente tutto ciò non passò inosservato e nel 1999 il gruppo FOXHOUND decise di mandare nuovamente in missione il suo soldato migliore per impedire che Zanzibar Land diventasse una minaccia a livello mondiale.
Solid Snake patirà le pene dell’inferno per poter risolvere questa situazione, fino allo scontro decisivo con il Metal Gear D. e Grey Fox. Quest’ultimo confessò a Snake la stima che aveva verso Big Boss, non solo perché gli aveva salvato la vita ben due volte, ma anche perché gli aveva concesso la possibilità di essere un guerriero libero di combattere le sue battaglie senza nessuna nazione o governo ad imporre ordini.
Ovviamente Solid Snake nello scontro ebbe la meglio e, subito dopo aver sconfitto il suo ex compagno, si trovò nuovamente di fronte al suo vero antagonista, Big Boss. Qui Big Boss, ormai ultra sessantenne, non poté nulla contro Snake e alla fine dello scontro decise di rivelargli tutta la verità, ovvero di essere suo padre genetico e che Snake era nato grazie al progetto ideato dai The Patriots.
Con la sconfitta del capo di Zanzibar Land, tutta la nazione crollò e con sé trascinò tutti gli ideali in cui Big Boss credeva. Da allora non si ebbero più notizie sull’ex membro dei The Patriots e tutti credettero che fosse morto.
Dopo la guerra di Zanzibar Land, Snake abbandona nuovamente la FOXHOUND, affermando di essere ormai un uomo libero, e torna in Nord America, in Alaska, precisamente a Twin Lakes, con l’intenzione di dimenticare tutto quello che è accaduto e curarsi da un disturbo post-traumatico da stress, ma questa pace non durerà a lungo.
Shadow Moses
Il capitolo che stiamo per affrontare è probabilmente il periodo più conosciuto da tutti i videogamer e da tutti gli appassionati della saga. Le vicende di Shadow Moses compaiono in Metal Gear Solid, il titolo uscito nel 1998 su PlayStation, che divenne una pietra miliare dei videogame, dalla quale molti atri giochi con impronta stealth hanno preso spunto, rivoluzionando la filosofia dei videogiochi.
I fatti si svolgono nel 2005, anno in cui un’unità della FOXHOUND, la nuova generazione, decide di ribellarsi e minacciare il governo degli Stati Uniti con una nuova arma nucleare, occupando un’isola (nata sempre dalla mente di Hideo Kojima) di nome Shadow Moses, che in realtà è un impianto di smaltimento di armi nucleari creato dal governo, e tenendo in ostaggio il direttore della DARPA, Donald Anderson, e il presidente della ArmsTech, Kenneth Baker.
Guidato da Liquid Snake e Revolver Ocelot, questo gruppo aveva l’intenzione di chiedere agli Stati Uniti d’America una grande somma di denaro e il corpo di Big Boss, tenuto nascosto dal governo per qualche strana ragione. Se non avessero soddisfatto le richieste entro 24 ore, avrebbero lanciato missili nucleari verso Cina e Russia causando così la terza guerra mondiale.
Ancora una volta Roy Campbell deve intervenire e decide di mettere insieme una squadra per sventare questo nuovo pericolo nucleare, chiamando nuovamente il soldato per eccellenza, Solid Snake. Il protagonista quindi viene preso di peso dalla sua casa in Alaska e mentre Campbell gli spiega tutta, o quasi, la situazione, la dottoressa Naomi Hunter gli inietta delle nanomacchine per monitorarlo al meglio durante la missione.
Guidato via radio da Roy Campbell e McDonnell Miller, Snake ha come primo obbiettivo salvare i due ostaggi, entrambi possessori dei codici d’attivazione della nuova arma nucleare, il Metal Gear Rex. La missione è una corsa contro il tempo, Snake dovrà salvare i due ostaggi prima dello scadere delle 24 ore, farsi consegnare dai due i codici delle testate nucleari e sventare il lancio.
Grazie alle sue abilità, Snake riesce a trovare molto facilmente il primo ostaggio, il direttore della DARPA, che gli spiega che per lanciare i missili nucleari i terroristi dovranno impossessarsi dei codici di sicurezza, il suo e quello del direttore della ArmsTech. Purtroppo però i codici di Anderson sono stati scoperti grazie ai poteri telepatici di Psycho Mantis ed è solo questione di tempo prima che si impossessino dei codici di Baker.
Anderson inoltre spiega che c’è un metodo alternativo per disabilitare i lanci nucleari, ovvero impadronirsi di tre schede da inserire in tre terminali per bloccare tutti i sistemi di sicurezza e sventare la catastrofe. Una di queste tre è in possesso del presidente della ArmsTech che si trova nei piani sotterranei della base.
Prima che il dialogo tra i due possa continuare, il direttore della DARPA si accascia a terra a seguito di un attacco di cuore. Nel frattempo nella cella di fianco, Meryl Silversburg, nipote del colonnello Roy Campbell tenuta prigioniera, sente tutta la discussione e decide di intervenire. Con una scusa attira la guardia nella sua cella e la tramortisce, ruba i suoi vestiti e decide di controllare dentro la camera di Donald Anderson.
I due finalmente si incontrano, anche se Meryl inizialmente scambia Snake per il fratello data la loro somiglianza, e, dopo uno scontro armato con altri soldati arrivati per controllare la situazione, Meryl ancora mascherata fugge senza lasciare traccia.
Snake riprende la missione alla ricerca dei sotterranei e, dopo aver fatto esplodere qualche muro, raggiunge Kenneth Baker che però non può essere liberato a causa delle svariate bombe C4 attorno a lui. Prima di poter fare qualsiasi cosa, interviene un uomo dai baffi e capelli bianchi con un revolver in mano, Ocelot.
Avviene quindi lo scontro tra i due che verrà interrotto solo dopo l’arrivo di uno strano ninja con addosso una mimetica ottica. Questo tizio decide di aiutare il protagonista e quindi di tagliare la mano al nemico ponendo fine allo scontro.
Nel caos però viene colpito anche il presidente della ArmsTech che cade su una delle cariche causando una grande esplosione. Il ninja e Ocelot svaniscono nel nulla e finalmente Snake e Baker rimangono da soli. Il presidente spiega a Solid che purtroppo anche lui ha confessato i codici di sicurezza, questa volta non a causa delle tecniche psichiche di Mantis ma a causa delle orribili tecniche di interrogatorio di Ocelot. Inoltre aggiunge che la tessera di sicurezza, che era in suo possesso, l’ha consegnata ad una ragazza. Snake capisce a chi si stava riferendo, a Meryl.
Comunque Baker afferma che se non dovesse recuperarla c’è ancora una possibilità, ovvero trovare il Dr. Hal Emmerich, l’ingegnere del progetto Metal Gear Rex tenuto prigioniero dalla FOXHOUND, e farsi spiegare come distruggere il potente carro armato.
Grazie anche all’aiuto di Meryl, contattata da Snake, il protagonista riesce a raggiungere il laboratorio dove i terroristi tengono prigioniero il Dr. Emmerich. Prima di poter fare la conoscenza dello scienziato, Snake deve affrontare il ninja che poco prima lo aveva aiutato nello scontro con Ocelot. Non c’è bisogno di dire chi dei due ha la meglio. Alla fine della battaglia, poiché il ninja parla come se i due già si conoscessero, Snake capisce con chi ha avuto a che fare. Si tratta di Grey Fox, il suo vecchio compagno di armi caduto a Zanzibar.
Naomi Hunter spiega cosa è accaduto a Grey Fox dopo gli avvenimenti di Zanzibar affermando che egli ha preso parte ad una sperimentazione genetica con lo scopo di creare dei super soldati, il cui risultato era proprio il ninja con cui Snake si era appena battuto.
Dopo una lunga chiacchierata via codec con il colonnello e Naomi, Snake fa finalmente la conoscenza dello scienziato che, dopo essersi presentato con il nome di Otacon, gli confessa che non sapeva nulla delle testate nucleari sul Metal Gear Rex e che il suo scopo principale era puramente difensivo. In aggiunta Otacon riferisce a Snake la posizione esatta dell’arma.
Ora non resta che raggiungere Meryl e farsi consegnare la chiave per il blocco di sicurezza.
Una volta che i due si sono incontrati cominceranno a viaggiare insieme per arrivare al Metal Gear, ma lungo il tragitto la povera Meryl verrà fatta di nuovo prigioniera grazie all’intervento di Sniper Wolf, la stessa donna soldato che Snake incontrò a Zanzibar Land.
Dopo di lei anche il protagonista viene catturato dai terroristi. Incatenato su una piattaforma elettrica Snake fa la conoscenza del capo di questa ribellione, ha finalmente di fronte a sé Liquid Snake. Liquid, affermando di essere il fratello, esordisce accusando Solid di avergli rubato tutto quello che gli spettava di diritto dalla nascita e che il momento della vendetta è arrivato.
Chi conosce bene la storia sa benissimo a cosa si sta riferendo ma Liquid dirà tutto a Solid solo sul finale. Nel frattempo il compito di Snake è quello di fuggire dalla cella e soprattutto dall’infernale interrogatorio di Ocelot. La cella in cui si trova è la stessa in cui i terroristi tengono il cadavere del direttore della DARPA, che risulta essere lì da molto più tempo, secondo Solid Snake, e il suo stato di decomposizione sembra essere molto più avanzato di quello che dovrebbe.
Ovviamente riesce a fuggire dalla cella in cui l’avevano sbattuto per tornare alla missione principale. Per raggiungere il Metal Gear Rex Snake dovrà affrontare prima suo fratello a bordo di un Hind-D, un elicottero russo, e poi Sniper Wolf in uno scontro tra cecchini. Alla fine di quest’ultimo, la donna cecchino, nei suoi ultimi istanti di vita, parla delle sue origini, di quando è stata salvata da Big Boss e soprattutto Otacon confessa il suo amore per lei.
Shadow Moses – il finale
Arriviamo alla parte conclusiva di questo capitolo della saga. Snake riesce ad entrare all’interno della base in cui è tenuto il Metal Gear Rex ma nel frattempo Miller scopre che Naomi non è chi vuol far credere di essere. Si viene a scoprire infatti che la vera Naomi Hunter è stata ritrovata morta in Medio Oriente, arrivando alla conclusione che la Naomi fasulla potrebbe essere una spia al servizio di chissà quale organizzazione, per questo viene costretta agli arresti.
Nel frattempo Snake, dopo aver sconfitto un altro membro dei ribelli, Raven, si avvicina ai computer per bloccare l’attivazione dell’arma nucleare ma all’interno trova Liquid e Ocelot che cercano la migliore strategia per provocare la Casa Bianca, poiché il governo ancora non risponde alle loro richieste. Alla fine di questo discorso si viene a sapere che il vero obbiettivo di Liquid è quello di far rinascere il paradiso di Big Boss, Outer Heaven.
Rimasto nascosto, Snake scopre grazie ad Otacon che la scheda consegnata da Meryl per bloccare il Metal Gear è sufficiente per tutti e tre i terminali. Lo scienziato infatti afferma che la tessera è fatta di una lega a memoria di conformazione, ovvero cambia funzione in base alla temperatura a cui viene sottoposta. Lo svantaggio è che l’accesso ad ogni terminale è possibile una sola volta.
Mentre Snake è impegnato nel cambiare temperatura alla scheda, viene contattato da Miller. Lui continua a parlare di Naomi e di come potrebbe essere stata determinante all’interno di tutta quest’operazione. Miller sospetta di un virus chiamato FoxDie che uccide gli infetti simulando un attacco cardiaco, proprio come è accaduto al direttore della DARPA e al presidente Baker.
Il portatore del virus potrebbe essere proprio Snake poiché, prima di iniziare la missione, Naomi gli avrebbe fatto un’iniezione con la scusa di inserirgli delle nano-macchine che lo avrebbero monitorato per tutta la missione, invece avrebbe potuto inserirgli il virus per ucciderlo.
Poco dopo Naomi stessa contatta via codec Snake confessandogli tutto. Nonostante fosse pentita, l’obbiettivo di Naomi era la vendetta in onore del fratello, Frank Jaeger alias Grey Fox. In realtà non erano davvero fratello e sorella, Grey Fox trovò Naomi, un’orfana senza identità, e decise di portarla con sé nella terra di Big Boss. Dopo gli avvenimenti di Zanzibar Land Naomi promise di vendicarsi e uccidere colui che distrusse la sua casa e la sua famiglia, così entrò nella FOXHOUND per poter incontrare e uccidere Solid Snake.
Prima che la chiamata venga interrotta dall’arrivo del colonnello Campbell, Naomi spiega cosa è effettivamente il FoxDie. Un virus intelligente che non colpisce tutte le persone e anche se lo facesse non si può sapere quando colpirà. Inoltre confessa di non esserne l’artefice ma che il virus era previsto all’interno dell’operazione. Per motivi di sicurezza Campbell rifiuta di spiegare tutta la situazione a Snake, ricordandogli che il suo unico obbiettivo è fermare il Metal Gear Rex.
Incredulo di ciò, Snake continua per la sua strada pronto a inserire l’ultima scheda per fermare quest’incubo, però la risposta che il computer dà non è quella che Snake si aspetta. Inconsciamente il protagonista disattiva i sistemi di sicurezza e avvia la sequenza di attivazione del Metal Gear Rex, scoprendo che le mosse dei terroristi erano solo dei bluff.
A confermare tutto questo è Miller che, avendolo contattato solo tramite codec per tutto questo tempo, getta la maschera e rivela la sua vera identità, Liquid Snake. Come accadde in Outer Heaven, Snake si ritrova nuovamente ad essere stato guidato dal nemico.
L’unica soluzione rimasta è distruggere definitivamente il carro armato nucleare, guidato da Liquid, e chiudere la faccenda. Prima di tutto ciò, Liquid conferma tutta la storia del FoxDie, affermando che il compito di Snake era quello di entrare a contatto con i terroristi per contagiarli con il virus, riuscendo facilmente a sconfiggerli, permettendo al governo di impossessarsi del Metal Gear. Inoltre parla del progetto “Les Enfante Terribles”, dicendo che fra i due è Solid ad aver avuto i geni dominanti mentre Liquid quelli recessivi, difettosi. Proprio per questo Liquid lo accusa di avergli rubato tutto sin dalla nascita.
Nello scontro tra i due fratelli colui che avrà la meglio è certamente il protagonista, anche grazie all’intervento di Gray Fox che si sacrifica per permettere a Snake di finire il Metal Gear, questo era il suo ultimo desiderio.
Una volta annientata l’arma nucleare, i due fratelli si ritrovano faccia a faccia per l’ultimo scontro. Liquid, prima di concedersi al corpo a corpo, spiega a Solid tutta la situazione, descrivendogli al meglio il progetto di “Les Enfate Terribles” e aggiungendo che anche tutti i soldati incontrati fin’ora da Snake non erano altro che il risultato di quel progetto. Per farla breve Snake, per tutto il corso della missione, stava combattendo contro i suoi fratelli genetici.
Il tempo scarseggia, il segretario alla difesa infatti, dopo aver constatato che il Metal Gear fosse andato distrutto, decide di lanciare una bomba nucleare su Shadow Moses per insabbiare tutto l’accaduto ma Snake, Liquid e Meryl sono ancora lì mentre il countdown comincia a scorrere.
Snake si libera, temporaneamente, dal fratello e scappa verso l’uscita a cavallo di una jeep insieme a Meryl, ma negli ultimi metri che li separano dalla libertà, Liquid torna per un ultimo scontro armato che si conclude quando i due abitacoli si scontrano proprio all’uscita della lunga galleria.
Mentre Snake e Meryl rimangono incastrati sotto la jeep, un Liquid moribondo si avvicina a loro per poterli finire e avere finalmente la sua vendetta, ma poco prima di poter sparare il FoxDie si attiva provocando un infarto al fratello malvagio.
Nel frattempo gli attacchi nucleari sono stati annullati poiché il segretario alla difesa stava agendo per conto suo senza l’autorizzazione della Casa Bianca, quindi Snake, Meryl e Otacon hanno tutto il tempo per poter fuggire dall’isola.
Dello scienziato non si sa nulla, Snake chiede al colonnello di inviare una squadra per recuperarlo, mentre il protagonista e la nipote di Campbell prendono una motoslitta per sfrecciare verso l’orizzonte.
Nel finale, dopo i titoli di coda, si può ascoltare una voce, quella di Ocelot, che afferma che in realtà era Solid ad avere i geni recessivi e non Liquid, inoltre si capisce dalle sue parole che ne esiste un terzo, Solidus, il presidente degli Stati Uniti d’America.
Sons of Liberty
I fatti di questo capitolo sono presenti all’interno di Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty, disponibile dal 2001 su PlayStation 2 e in seguito anche su Xbox e PlayStation 3. La storia è divisa in due capitoli e solo in uno dei due potrai vestire i panni del leggendario Solid Snake, mentre nell’altro il protagonista è un giovane ragazzo, Jack, a cui verrà affidato il nome in codice Raiden.
Tanker
Le vicende avvengono due anni dopo l’incidente di Shadow Moses, in questi due anni Snake e Otacon formano un’organizzazione con lo scopo di distruggere qualsiasi Metal Gear esistente, in seguito alla vendita dei dati del Metal Gear Rex da parte di Ocelot, il nome del loro progetto è Philanthropy.
I due amici sono venuti a sapere che un nuovo modello di Metal Gear è stato sviluppato dai Marines e che sta per essere trasportato verso una base militare per condurre dei test. Snake, con il supporto via codec di Otacon, si infiltra all’interno della nave di carico, luogo in cui viene tenuto il Metal Gear, per poter scattare delle foto che possano dimostrare ciò che stava accadendo.
Proprio mentre stava raccogliendo tutte queste informazioni, entra in scena Revolver Ocelot che interrompe il discorso del comandante delle truppe americane per impadronirsi del Metal Gear.
In suo supporto irrompe un commando di ex soldati russi capitanati dal colonnello Sergei Gurlukovich, ma Ocelot, che dovrebbe essere un suo alleato, cambia le carte in tavola tradendo il colonnello per poter portare al suo vero capo la nuova arma, il Metal Gear Ray. In tutto questo trambusto però Snake nota che Ocelot ha di nuovo il braccio, infatti egli confessa di averlo preso dal cadavere di Liquid.
Il problema di Ocelot è che delle volte i geni di Liquid prendono il sopravvento facendo uscire la sua personalità, cosa che accade in quel momento, anche se la presenza del fratello con i geni dominanti dura molto poco. Ocelot riacquisisce coscienza di sé e fugge via con il Metal Gear Ray, mentre la nave comincia ad affondare con Snake all’interno.
Big Shell
Passano altri due anni, nel frattempo nel luogo dove la nave affondò viene costruita una base con lo scopo di depurare le tossine rilasciate dal relitto, Big Shell. In questa struttura si infiltra una ex squadra speciale del pentagono, la Dead Cell, per prendere in ostaggio tutti i presenti sulla piattaforma, compreso il presidente degli Stati Uniti in carica, James Johnson.
In soccorso arriva un nuovo agente della FOXHOUND, Raiden, guidato via codec dall’ormai noto colonnello Campbell. Durante la sua missione avrà il piacere di essere aiutato da un Sottotenente di Vascello, Iroquois Pliskin.
Nel corso degli eventi a Big Shell, Raiden scopre che all’interno della piattaforma è presente l’ultimo modello del Metal Gear e che gli eventi di due anni prima erano programmati dal governo per far sì che venisse costruita la struttura in cui si trova. Infatti lo scopo di Big Shell è ospitare il Metal Gear Ray e condurre i test necessari per l’attivazione. Di mezzo ci sono troppe organizzazioni in ballo, i Dead Cell, la FOXHOUND e i La-li-lu-le-lo, meglio conosciuti come The Patriots.
Anche il riscatto richiesto dai terroristi è tutta una messa in scena, il loro vero obbiettivo infatti è quello di utilizzare il Metal Gear per occupare Manhattan e renderla una nazione libera dai governi. Tutto molto familiare penserai, infatti si viene a sapere che il capo dei terroristi non è altro che Solidus, il terzo fratello, nonché ex presidente degli Stati Uniti d’America, accompagnato dall’immancabile Ocelot.
Quando il capo dei terroristi esce allo scoperto per occuparsi di Raiden, Pliskin getta la maschera e rivela al giovane soldato di essere Solid Snake, arrivato lì proprio per fermare suo fratello. I due vengono a sapere dall’attuale presidente degli Stati Uniti che ormai aveva già consegnato i codici per attivare l’arma nucleare poiché stufo di essere una marionetta dei The Patriots, i veri governatori degli U.S.A.
Inoltre racconta a Raiden che anche il suo predecessore, Solidus, stanco di sottostare agli ordini dei La-li-lu-le-lo, aveva la stessa intenzione, infatti fu proprio lui ad architettare l’incidente di Shadow Moses, per poi dimettersi per ordine degli stessi The Patriots.
Assetato di vendetta Solidus costituì i Sons of Liberty, formato dai militari della Dead Cell e dai soldati comandati dalla figlia di Gurlukovich, ignara del tradimento da parte di Ocelot verso il padre. L’intento di Solidus non è semplicemente possedere il Metal Gear come deterrente, ma prendere il possesso dell’intero Arsenal Gear, una fortezza mobile nascosta sotto Big Shell protetta da numerosissimi Metal Gear Ray prodotti in copia.
Si scopre inoltre che all’interno dell’Arsenal Gear c’è un’intelligenza artificiale conosciuta come GW, un’arma creata dai The Patriots per simulare le verità che loro vogliono proporre al mondo per poterlo controllare al meglio. L’unico modo per mettere fine a questa terrificante arma progettata dai dominatori del mondo è contattare uno dei suoi programmatori, Emma Emmerich Dazinger, sorellastra di Otacon, tenuta all’interno della struttura, capace di creare un virus che possa arrestare GW.
Il virus che lei gli consegna però viene inserito nel sistema al 90%, quindi danneggia solo in parte l’intera intelligenza artificiale. Mentre Raiden e Snake stanno per varcare il portellone per entrare dentro l’Arsenal Gear, entra in scena un ninja, molto simile a quello visto durante l’incidente di Shadow Moses, che poi si rivelerà essere Olga Gurlukovich, con la quale Snake si allea per poter avere accesso facilitato dentro la base. Per continuare la messa in scena però Raiden dovrà essere preso come prigioniero e portato nella stanza delle torture, come Snake nel capitolo precedente, e messo di fronte a Solidus.
Il terzo fratello afferma di conoscere Jack, Raiden, da quando era piccolo, infatti fu lui a prenderlo con sé facendogli da padre e addestrandolo alla guerra. Dopo che il capo dei terroristi lascia la stanza dell’interrogatorio, Raiden viene liberato da Olga cosicché il soldato può riprendere la missione. Dopo delle strane chiamate da parte del colonnello Campbell, Raiden viene a sapere da Otacon che le frequenze di trasmissione che riceve dal colonnello provengono proprio dall’Arsenal Gear, capendo che finora aveva parlato con un’intelligenza artificiale.
Sconcertato da tutto questo, Raiden comunque riesce a raggiungere l’hangar dove si trovano gli innumerevoli Metal Gear, trovandosi faccia a faccia con il suo patrigno che gli scaglia contro tutte le armi bipedi che possiede. Inizialmente il giovane soldato riesce a tenere testa a tutte quelle macchine ma dovrà essere salvato, come in Shadow Moses, dal ninja, ovvero da Olga, che finalmente mostra a Solidus il suo tradimento. Purtroppo la russa non avrà la meglio, facendo la medesima fine di Grey Fox contro il Rex.
Quando il sistema GW sembra essere completamente abbattuto dal virus, fa di nuovo la sua apparizione Revolver Ocelot che rivela la verità su di lui, ovvero di essere un agente dei The Patriots assoldato in questa missione per avviare un nuovo progetto, il piano S3, Solid Snake Simulation. Lo scopo di questo piano è quello di creare una simulazione d’addestramento per creare dei soldati perfetti, proprio come Solid Snake, riproducendo tutti gli avvenimenti di Shadow Moses.
In realtà in seguito il digitale colonnello Campbell rivela che la simulazione non è quella che Ocelot crede che sia, in realtà è la “Selezione della sanità mentale sociale”, un sistema di controllo mentale assoluto sugli uomini, sempre con lo scopo di controllare tutta la popolazione mondiale.
I fatti di Big Shell stanno per concludersi, Snake insegue Ocelot-Liquid che ha rubato il Metal Gear Ray, mentre Raiden rimane all’esterno dell’Arsenal Gear insieme a Solidus, diretti verso l’isola di Manhattan. Nello scontro tra i due ad avere la meglio è ovviamente il giovane soldato che sconfigge il terzo figlio genetico di Big Boss.
Sul finale Raiden incontra di nuovo il protagonista di questa rubrica. Mentre in Metal Gear Solid il tema principale era l’eredità genetica e di come in realtà gli uomini possano decidere del proprio destino senza dover ascoltare per forza il loro DNA, in questo secondo capitolo (in realtà il quarto) il tema è l’eredità culturale.
Ognuno deve trasmettere il lascito che desidera, non bisogna per forza scegliere l’identità culturale che ci viene imposta, soprattutto in un mondo come quello in cui viviamo, dove siamo perennemente bombardati da pubblicità e notizie che ci dicono come è meglio comportarci ed essere.
Guns of the Patriots
Arriviamo finalmente al capitolo conclusivo della saga, Metal Gear Solid 4: Guns of the Patriots. La storia è suddivisa in cinque atti ed è ambientata nel 2014, nove anni dopo gli avvenimenti di Big Shell. Il mondo militare cambia totalmente, i governi del mondo ormai fanno affidamento solo su un gruppo di mercenari che combatte senza ideologie né capi, i CMP, le Compagnie Militari Private.
Queste però vengono monitorate digitalmente grazie alle nano-machine che hanno in copro, in modo tale da permettere a chi le assolda di tenere sotto controllo le loro emozioni e le loro gesta. Addirittura ogni soldato possiede un proprio ID Tag che gli consente di utilizzare solo alcune armi specifiche, evitando così che chiunque possa appropriarsi di armamenti altamente pericolosi. Questo processo viene chiamato sistema SOP, Sons of the Patriots.
Solid Snake nel frattempo, insieme ad Otacon, è ancora sulle tracce di Ocelot che ormai sembra essere diventato in realtà Liquid Snake a causa del braccio che gli è stato innestato. Purtroppo durante questi anni il protagonista, a causa dei geni raccolti nel progetto “Les Enfants Terribles”, invecchia precocemente, prendendo le sembianze di un sessantenne.
Atto primo – il ritorno di Liquid
Dopo aver salvato dalle grinfie dei The Patriots la figlia di Olga Gurlukovich, Old Snake cerca di indagare sul suo invecchiamento precoce senza successo ma nel frattempo viene contattato da una sua vecchia conoscenza, il colonnello Roy Campbell, per affidargli un’ultima missione.
I CMP sembrano avere ormai una fetta del mercato bellico troppo grande e si scopre che a capo di questa compagnia militare c’è Liquid-Ocelot che pare stia per lanciare una rivolta contro tutti i governi mondiali e far tornare di nuovo Outer Heaven.
L’ormai vecchio Snake raccoglie le sue ultime forze e si dirige in Medio Oriente poiché pare che il fratello nel corpo di Ocelot si trovi lì. Sul campo di battaglia Snake conosce un tizio che si fa chiamare Debrin 893, un mercante d’armi capace di eliminare i codici ID delle armi, permettendo a Snake di usare tutte le armi che trova, però per poter utilizzare questi armamenti Snake sarà costretto a farsi iniettare delle nano-macchine, come accadde a Shadow Moses.
Snake prosegue la sua missione e cerca di mettersi in contatto con i suoi informatori, i RAT Patrol Team 01, nel quale, con grande sorpresa di Snake, opera anche Meryl che si scopre poi essere non la nipote ma bensì la figlia del colonnello, nata da una relazione segreta tra lui e la moglie di suo fratello.
Grazie alle informazioni di questo team, Snake raggiunge l’ubicazione di Liquid-Ocelot. Tenendolo sotto mira e pronto a far fuoco, Snake viene interrotto da un avvenimento misterioso: tutti i soldati sul campo di battaglia, lui compreso, iniziano ad avere delle convulsioni inspiegabili. Mentre cerca a stento di avvicinarsi ad Ocelot per terminarlo, Snake nota che in sua presenza c’è anche la dottoressa Naomi Hunter. In seguito Liquid-Ocelot riuscirà a fuggire e Snake verrà recuperato da un soldato dei RAT Patrol 01, Akiba, l’unico che non ha avuto quell’inspiegabile attacco.
Atto secondo – Naomi Hunter
Rinvenuto all’interno del Nomad, un aereo militare gestito da Otacon e Snake, il protagonista viene contattato tramite un video messaggio da Naomi. Questa è stata trascinata da Liquid in Sud America e costretta a lavorare al sistema SOP. Snake ha la possibilità di prendere due piccioni con una fava: uccidere Liquid-Ocelot e avere informazioni sul suo invecchiamento precoce dalla dottoressa che sicuramente saprà di questa faccenda più di chiunque altro.
Arrivato in Sud America, Snake viene messo in contatto con il colonnello Campbell in compagnia di una nuova assistente, Rosemary, l’ex fidanzata di Raiden, ora sposata con il colonnello. Inoltre scopre che sulle sue tracce sono stati sguinzagliate le forze speciali di Beauty and the Beast, ovviamente capitanati da Liquid.
Snake riesce comunque a raggiungere il laboratorio dove la dottoressa è tenuta prigioniera, lei gli spiega cosa è veramente accaduto in Medio Oriente, ovvero che a causa di una temporanea disattivazione delle nano-macchine, tutti i sentimenti repressi nei soldati si sono finalmente liberati causando loro un forte shock.
Per quanto riguarda il suo invecchiamento precoce, Naomi afferma che è il naturale processo delle sue cellule, destinate ad invecchiare precocemente perché così è stato deciso nel progetto “Les Enfants Terribles”, per evitare che l’arma che i The Patriots hanno creato, Solid Snake, non potesse durare a lungo e soprattutto non finisse in mani sbagliate.
Come ciliegina sulla torna, Naomi dichiara che a Snake mancano soltanto sei mesi di vita e che il virus FoxDie sarebbe impazzito nell’arco di tre mesi, ponendo a rischio molte altre vite e scatenando un’epidemia globale. L’unica soluzione per evitare tutto questo è l’uccisione dell’ospite, l’uccisione di Solid Snake. Poiché le brutte notizie non vengono mai da sole, la dottoressa scopre che nel sangue del leggendario soldato è stato inserito da poco un nuovo virus, sempre appartenente alla stessa famiglia del FoxDie, di cui non si conoscono gli effetti.
Snake viene a scoprire inoltre che Liquid sta cercando di prendere il controllo del sistema SOP con l’obbiettivo di annientare tutti i soldati mondiali eccetto i suoi, permettendogli di avere un controllo maggiore sul mondo intero, il nome di questo progetto è Guns of the Patriots.
L’atto si conclude con la fuga di Snake e Naomi che raggiungono il punto di raccolta stabilito da Otacon, grazie soprattutto all’aiuto di Debrill e Raiden, divenuto ormai un ninja come Olga e Gray Fox. Prima di lasciarli andar via e dopo aver combattuto per salvarli, Raiden, prima di perdere i sensi, riferisce a Snake queste parole: Big Mama, Europa dell’Est.
Atto terzo – Big Mama
La dottoressa Hunter comunica a Snake e Otacon che Liquid ha bisogno del corpo di Big Boss per accedere ai sistemi SOP poiché la password di accesso è rinchiusa nel suo DNA. Aveva già provato ad usare il suo e quello di Solid senza alcun successo quindi l’ultima spiaggia è situata in Europa dell’Est, nel luogo in cui nascondono il corpo, tenuto in vita dalle macchine, di Big Boss.
A tenere nascosto il corpo di colui che ha dato il via a tutta questa storia è questa Big Mama, capo dell’Esercito del Paradiso Perduto, quindi l’obbiettivo di Snake e rintracciare lei e il Dr. Madnar, l’unico che può salvare il malconcio Raiden ancora in fin di vita.
Snake, pedinando uno dei soldati di Big Mama, riesce ad arrivare al loro covo trovandosi di fronte proprio lei. Il protagonista si troverà a fare una scoperta sconcertante, Big Mama non è altri che sua madre, la donna che prestò il proprio grembo al progetto “Les Enfants Terribles”, la stessa donna che si faceva chiamare con il nome di Tatyana, EVA.
Lei gli spiega tutto quello che è accaduto davvero, di come lei con Big Boss, Major Zero, Ocelot, Sigint e Para-Medic abbiano formato i The Patriots con lo scopo di divulgare nel mondo l’ideale di The Boss, caduta durante la missione Snake Eater.
Sappiamo come è andata in seguito, l’unica cosa da aggiungere è che Zero riuscì ad ottenere il DNA di Big Boss dopo che lui finì in coma a seguito di un incidente aereo. Major Zero però era così ossessionato dal suo desiderio da creare delle intelligenze artificiali, GW, TJ, TR e AL, che continuassero il suo progetto di unificazione mondiale anche dopo la sua morte.
Il GW, che Snake era convinto fosse andato distrutto durante gli eventi di Big Shell, è finito nelle mani di Liquid e quando riuscirà ad accedere al sistema avrà ormai pieno controllo sulle forze militari mondiali. Il lungo dialogo tra madre e figlio si interrompe con l’arrivo delle truppe terroristiche, inizia così un inseguimento in moto con a bordo Snake e Big Mama che terminerà con lo schianto nei pressi di una costa.
Stremati dalla fuga Snake e Big Mama incontrano Liquid che afferma di avere ormai con sé il DNA di Big Boss e quindi la chiave d’accesso ai sistemi per controllare gli armamenti mondiali. Infatti a nulla è servito l’intervento di Meryl con una moltitudine di truppe marine che vengono disarmate grazie ai sistemi informatici che Liquid-Ocelot ormai possiede. Per chiudere in bellezza, il fratello malvagio disattiva di nuovo le nano-macchine dei soldati causando un nuovo shock emotivo.
Grazie a questo escamotage Liquid-Ocelot riesce a fuggire dai suoi inseguitori e con lui si aggiunge anche Naomi Hunter cambiando nuovamente schieramento. Nel frattempo Big Mama muore tra le braccia del figlio.
Atto quarto – ritorno a Shadow Moses
Ormai a Liquid, dopo aver preso possesso del GW, non rimane altro da fare che distruggere un’altra intelligenza artificiale per avere il massimo controllo, la JD, un satellite centrale. Il problema è che, dopo aver disattivato il sistema SOP per poter fuggire, non rimane altra arma attiva che gli permette di distruggere tale satellite. L’unica soluzione a questo dilemma è trovare un’arma abbastanza potente ma abbastanza vecchia da non essere stata ancora registrata con un ID Tag.
Anche Solid Snake e Otacon capiscono che l’unica arma ancora utilizzabile è il cannone a rotaia montato sul Metal Gear Rex. Dopo nove anni è tornato il momento di tornare a Shadow Moses, il luogo dove lo scontro tra i due fratelli iniziò.
Senza dilungarmi oltre, quello che c’è bisogno di sapere è che il protagonista non riesce ad impedire a Liquid di impossessarsi del cannone a rotaia e soprattutto che Naomi morirà tra le braccia di Solid Snake a causa di un cancro che stava contrastando utilizzando le nano-macchine.
Atto quinto – Outer Heaven
In quest’ultimo atto Solid Snake e tutti gli altri soldati dovranno infiltrarsi nella nave fortezza guidata da Liquid che decide di chiamare Outer Heaven. Per poter entrare Snake dovrà attendere che la Haven inizi la sequenza di lancio e quindi aprirà la calotta per sganciare i missili nucleari contro il satellite JD. Una volta dentro gli obbiettivi sono due: distruggere il GW utilizzando un cluster worm e bloccare il lancio dei missili.
Purtroppo si viene a sapere che per accedere ai sistemi di GW bisognerà passare tramite un corridoio inondato da microonde, impossibile uscirne vivi. Sapendo di doverla fare finita Solid Snake si offre volontario affermando che è la persona più indicata per completare quell’obbiettivo.
Dopo innumerevoli disavventure per arrivare di fronte a questo corridoio, un Solid Snake privo di forze cerca in tutti i modi di percorrerlo. Mentre la sua tuta e la sua carne si lacerano a contatto con le microonde, gli altri compagni sono in grave difficoltà, chi assediato dai colpi delle forze terroristiche e chi impegnato in uno scontro con svariati Metal Gear Ray. Sembra non esserci un lieto fine ma Snake raccoglie le sue ultime energie e raggiunge finalmente la sala del GW.
La tempestività del cluster worm riesce a disattivare tutti gli attacchi provenienti da Outer Heaven e a salvare la vita di Meryl, Raiden e degli altri compagni. Il cluster worm, programmato da Sunny, la figlia di Olga, aiutata da Naomi, non si limita semplicemente a distruggere GW ma anche JD, disintegrando quindi l’IA centrale del progetto dei The Patriots.
Alla fine di tutto ciò Snake si ritrova all’esterno in compagnia di Liquid-Ocelot che trionfante gli confessa che i suoi piani di distruggere i The Patriots sono andati a buon fine. Come sempre, quindi, Solid Snake non ha fatto altro che seguire i piani che qualcuno aveva già stabilito per lui. Ovviamente i due non potevano lasciarsi senza un ultimo scontro corpo a corpo nel quale, ancora una volta, ad uscirne vittorioso sarà il nostro protagonista.
Epilogo – padre e figlio
A Solid Snake non resta altro che concludere la sua ultima missione, togliersi la vita per evitare che il FoxDie lo trasformi in un’arma batteriologica di massa. Come ambientazione perfetta per svolgere tale compito David, ormai libero dal suo nome in codice, sceglie la tomba dell’uomo che sognava un mondo militare senza ideologie governative. Dinanzi alla tomba di Big Boss, Solid Snake inserisce la pistola nella sua bocca ma poco prima di premere il grilletto, preso dalla paura, fa partire il colpo in canna spostando la pistola e quindi evitando il suicidio.
Sudato e ansimante, David viene raggiunto alle spalle dall’ultima persona che si aspettava di incontrare, suo padre, Big Boss. Confuso, il protagonista punta l’arma contro il padre genetico ma Big Boss disarma facilmente suo figlio e lo stringe in un abbraccio affettuoso. Incredulo di ciò che sta avvenendo David si lascia abbracciare dal padre.
Il cofondatore dei The Patriots riferisce al figlio di essere stato per tutto questo tempo in un sonno forzato, finché il JD non viene disabilitato. Nel frattempo il suo corpo, a seguito degli avvenimenti di Zanzibar Land, venne ricostruito utilizzando le parti del corpo di Liquid e Solidus.
Il corpo che Liquid-Ocelot utilizzò per sbloccare i codici di accesso a GW era quello di Solidus, l’unico dei tre ad avere il codice genetico e i dati biometrici identici a quelli del padre. Con sé Big Boss ha portato un vecchio con un respiratore e in sedia a rotelle, Major Zero, fondatore dei The Patriots e creatore dell’intelligenza artificiale che rendeva immortali gli ideali e le intenzioni di quest’organizzazione.
Sapendo che il mondo costruito dai membri dei The Patriots sarebbe dovuto sparire per sempre, chiude la bombola dell’ossigeno costringendo Zero ad una lenta asfissia. In seguito Big Boss rivela al vecchio Snake che Liquid ha posseduto Ocelot solo ai tempi di Big Shell e che in realtà era tutta una messa in scena per attirare l’attenzione di Solid Snake e permettergli di cancellare i The Patriots per sempre.
Infine Big Boss spiega che l’ultima versione del FoxDie, iniettato da Debrill per ordine dei The Patriots nel corpo di Solid Snake, non è nocivo a lui o a chiunque altro ma soltanto ai membri restanti della stessa organizzazione, fatta eccezione per Zero. Quindi la morte di Big Mama, di Ocelot e a breve anche di Big Boss è dovuta proprio a questo nuovo virus. Snake quindi non ha più l’arduo compito di togliersi la vita, non correndo più il rischio di diventare un’arma batteriologica.
Stremato dall’attivazione del FoxDie, Big Boss chiede al figlio di portarlo sulla tomba del soldato che inconsciamente contribuì a costruire tutte queste vicende, The Boss. Amareggiato da tutti gli errori commessi e dal fatto di non aver capito finora il vero ideale di The Boss, il padre del nostro protagonista consiglia a Snake di vivere la vita che gli rimane quanto più serenamente possibile, cercando di cancellare tutti i serpenti che gli avvelenano l’anima.
Lasciato sulla tomba di The Boss il cadavere del padre, David cercherà di vivere una vita da David e non più da Solid Snake, passando i suoi ultimi mesi di vita accanto alle persone che ama, come Otacon, Raiden e Maryl consapevole di lasciare ai posteri un mondo migliore.
Player One – conclusione
In questo articolo dedicato alla vita del personaggio dei videogame che più ho amato ho cercato di essere più esaustivo possibile nel raccontare le sue innumerevoli gesta. Nonostante mi sia limitato a scrivere degli episodi che riguardano prevalentemente della vita Solid Snake, chiedo scusa se mi sono dilungato troppo nel presentarla ma nella saga di Metal Gear ogni dettaglio è importante per conoscere al meglio la sua vita travagliata.
Come molti sapranno infatti la saga non si limita ai capitoli da me citati, mancherebbero all’appello almeno, e sottolineo almeno, altri due capitoli importanti: Metal Gear Solid 3: Snake Eater, nel quale si narra delle vicende di The Boss e la nascita dei The Patriots e Metal Gear 5: the Phantom Pain, capitolo nel quale Big Boss getterà le fondamenta di Outer Heaven.
Inoltre chiedo scusa se ho volontariamente saltato alcuni passaggi, come ad esempio il matrimonio tra Meryl e Akiba o la relazione tra Raiden e Rosemary, ma ho voluto attirare la tua attenzione solo ed esclusivamente sul protagonista di questa settimana.
Sebbene in alcuni episodi semi-canonici dedicati alla saga, come Metal Gear Rising: Revenge ambientato nel 2018, sembra che Solid Snake sia ancora vivo e vegeto, non possiamo sapere con certezza cosa è accaduto al soldato leggendario dopo gli avvenimenti di Guns of the Patriots. Molti sperano sicuramente in un suo ritorno, molti altri come me invece sperano che si sia goduto i suoi ultimi giorni da uomo libero senza il peso delle armi e soprattutto dell’intero mondo sulle spalle.