Bentornati al cinquantaduesimo appuntamento con Player One, la nostra rubrica incentrata sui personaggi dei videogiochi. Nello scorso episodio abbiamo analizzato insieme la figura di Prophet, l’iconico combattente della serie di Crysis. Oggi ci spostiamo invece dal terreno degli sparatutto per addentrarci nel magico mondo di Super Mario Galaxy, dove analizzeremo insieme la figura di Rosalinda.
I titoli legati ai viaggi spaziali del nostro idraulico preferito si dividono in due capitoli, Super Mario Galaxy 1 e 2. In questi due giochi l’eroe baffuto viaggerà in giro nelle varie galassie, accompagnato nel primo titolo dalla fedele Rosalinda. Questa donna, che per certi tratti può richiamare a prima vista la più iconica Peach, nasconde una storia ben più diversa e profonda.
La vita di questa strana umana dai poteri inimmaginabili verrà spiegata dalla stessa Rosalinda nel primo capitolo della serie legata a Super Mario Galaxy, dove la potremo trovare nella biblioteca in compagnia dei fedeli sfavillotti. Nella lingua originale la nostra protagonista di Player One si chiama Rosalina, ma per ogni lingua esistente al mondo il suo nome acquisisce un significato particolare.
Il suo nome in italiano riprende le parole “rosa” e “bella”, ma anche un satellite che orbita intorno ad Uranio. Nel gioco la incontreremo nell’Osservatorio Cometa, la sua casa, nonché abitazione degli sfavillotti, ma sarà priva di energia. Questa gigantesca struttura non è solo una residenza, ma anche una navicella spaziale.
Quanto è importante Rosalinda su Super Mario Galaxy?
Dopo il temibile attacco del perfido Bowser, non solo la principessa Peach ed il Regno dei Funghi ne sono usciti sconfitti, ma anche l’Osservatorio Cometa. Rosalinda riuscirà a salvare Mario, in modo che costui recuperi tutte le Superstelle e le Megastelle in grado di far funzionare di nuovo la gigantesca struttura spaziale.
Una volta che l’idraulico avrà recuperato il necessario per riattivare l’osservatorio, Rosalinda lo aiuterà portandolo da Bowser e salvando così la Principessa Peach. Riguardo a quest’ultima, la proprietaria dell’osservatorio non sembra mostrare dei sentimenti positivi, infatti nel corso dei vari dialoghi sembra proprio che lei sia gelosa di Mario ed invidiosa del suo rapporto con Peach, tanto da esprimersi nei suoi confronti come di una “amica” dell’idraulico.
Il baffuto eroe riceverà dei poteri magnifici grazie agli sfavillotti ed alla cosmica umana, la quale lo aiuterà comunque a salvare la Principessa rosa. Durante la permanenza di Mario nell’Osservatorio Cometa, avremo la possibilità di partecipare alle sessioni di lettura da parte di Rosalinda nella biblioteca, dove la “mamma” racconterà una storia agli sfavillotti.
Il libro illustrato di Rosalinda, raccontato agli sfavillotti
Il racconto in questione è letto da “Il libro illustrato di Rosalinda”, dove in 9 capitoli differenti troveremo la storia completa della donna in questione. Le vicende partono proprio dal pianeta Terra, dove Rosalinda trovò una navicella al cui interno viveva un piccolo sfavillotto. Parlando con il piccolo alieno, la bambina scoprì che la povera stellina aspettava il ritorno della sua mamma, la quale si muoveva su di una cometa.
Dopo anni di attesa, la madre non si rivelò, perciò la bambina e lo sfavillotto usarono il telescopio del padre di Rosalinda. Gli anni passarono ma della cometa non vi fu traccia, perciò la bambina si è decisa ad aggiustare la navicella della piccola stellina. Una volta riparato il mezzo spaziale, i due sono scappati di nascosto dal pianeta Terra e sono partiti alla ricerca della cometa, e con essa anche della mamma dello sfavillotto.
Dopo alcuni giorni in viaggio per lo spazio i due avventurieri hanno trovato solo dei piccoli pianeti e satelliti rocciosi. Dopo un’attenta analisi, la piccola si accorse che si era portata soltanto da mangiare, lasciando quindi a casa l’acqua. Per sua fortuna lo sfavillotto le ha fatto scoprire il suo nutrimento, cioè le astroschegge, le quali a sua detta sapevano di miele.
Rosalinda grazie a questo consiglio riuscì a sopravvivere quindi al lungo viaggio. Dopo svariato tempo la bambina inizia ad accusare i primi problemi del viaggio nello spazio, fra cui soprattutto la mancanza di un sole. Il non vedere tramontare o albeggiare ha fatto si che la piccola cadesse in una incredibile tristezza.
Purtroppo nel nostro mondo vi sono paesi in cui il sole manca per intere settimane e la popolazione, soffrendo anche di questo fenomeno, è più incline a cadere proprio in depressione. Tornando alla storia di Rosalinda, finalmente dopo molto tempo trovarono la cometa blu. Una volta che i due salirono su di essa, non trovarono la madre.
Riusciranno i nostri eroi a trovare la mamma?
Dapprima Rosalinda fu visibilmente sconsolata per ciò, ma lo sfavillotto ha scoperto che la cometa in questione era fonte di acqua ed astroschegge. Data la fonte inesauribile di risorse, i due usarono proprio quest’ultima come mezzo di trasporto e ripresero quindi la ricerca della mamma, ma vivendo sulla cometa.
Dopo un po’ di tempo, Rosalinda sognò la mamma, la quale venne interrogata dalla piccola. “Dove vai?” Chiese alla mamma, girata di spalle, ed essa le rispose senza voltarsi, dicendole: “Non mi muovo. Sono sempre qui a proteggerti. Di giorno, alla luce del sole, e di notte, al chiaror della luna, sono sempre qui”.
Rosalinda si rattristò e, chiedendole come avrebbe fatto in assenza del sole o della luna, la mamma pensò un po’ e rispose così: “In forma di stella, da sopra le nuvole, attendo che tu smetta di piangere”. La piccola dopo questo sogno comunicò allo sfavillotto la più brutta delle notizie, e cioè che nessuno dei due avrebbe mai più rivisto la propria madre.
La stellina iniziò a piangere disperata, allora Rosalinda gli promise che proprio lei le avrebbe fatto da madre. La bambina, esplorando la cometa, trovò svariati attrezzi nel ghiaccio e, grazie ad essi, creò tutte le stanze che vi sono nell’Osservatorio principale. Nel gioco, queste stanze, suddividono i vari livelli da affrontare e grazie ad essi potremo viaggiare per le galassie.
La vita nell’Osservatorio Cometa grazie alla nuova mamma
Una volta completate le svariate stanze, i due abitanti si resero conto di essere da soli in un enorme abitazione. Il giorno dopo dalla costruzione, Rosalinda si trovò vicino ad un pianeta color albicocca, dal quale uscirono fuori un enorme numero di sfavillotti che la chiamarono subito “mamma”.
La figura materna torna fondamentale nella storia e nella vita di questa piccola umana, la quale non demorde dal gran numero di “nuovi figli”, e trova un nome per ognuno di essi. Fatto ciò, Rosalinda diede posto a tutti gli sfavillotti nell’enorme cometa in cui vive, riempendo così il vuoto di questa abitazione. Dopo aver visto ben 100 differenti comete, la bambina si ricordò di avere il telescopio del padre.
Qui i capitoli diventano molto malinconici. Rosalinda da uno sguardo e riesce a scorgere così il suo pianeta natale. Continuando a guardare riconosce la Terrazza Mirastelle, luogo a lei molto caro, ma soprattutto una collina con un albero. Dopo aver elencato tutte le cose belle fatte in quel posto, Rosalinda scoppia a piangere e desidera solo di tornare a casa.
Gli sfavillotti, sgomenti, cercano di consolarla, ma ecco che durante il racconto tutto si ferma. Non c’è più suono, né musica od illustrazione, allora la bambina rivela il suo intento. La ricerca della piccola nella galassia era proprio quello di trovare la sua mamma, morta da tempo e sepolta sotto l’albero in quella collina, lo stesso luogo in cui lei ha accumulato così tanti bei ricordi.
Ricordati che la mamma è sempre la mamma
Rosalinda cadde quindi in un pianto che durò giorni, fino a quando un giorno lo sfavillotto babylume, il primo che incontrò, le rivelò che i membri della sua specie sono destinati a diventare stelle. Fatto ciò, la piccola stellina divenne una vera e propria stella, la cui coda potenziò l’Osservatorio Cometa.
Rosalinda, dopo questo gesto, ha capito il vero ruolo degli sfavillotti, e si diresse così verso il suo pianeta natale. Nell’epilogo del libro, Rosalinda ha ormai formato una splendida casa, dove col tempo ha accolto numerosi sfavillotti. Lei ormai è la mamma di questi piccoli esseri e, rimanendo legata sentimentalmente al suo pianeta, ogni 100 anni torna nell’enorme sfera blu.
Quando l’Osservatorio Cometa passa quindi dal pianeta al centesimo anniversario, si festeggia la caduta delle astroschegge, da cui ha inizio la storia di Super Mario Galaxy. Un ruolo affascinante che acquisisce questo personaggio richiama proprio quello della mamma: essa stessa fa uno splendido discorso dove dice che vuole stare per sempre con gli sfavillotti, pronta ad accudirli sotto la sua ala, ma anche sorridente quando diventeranno delle stelle.
Il ruolo di una madre è proprio quello di accudire i suoi figli, finché stanno sotto lo stesso tetto. Quando una madre vede il proprio pargolo uscire di casa, non deve disperarsi ma accogliere il corso normale della vita con il sorriso sulle labbra.