Bentornato su Player One, la rubrica a cadenza settimanale che ispeziona approfonditamente i personaggi più iconici della storia dei videogiochi.
Se la scorsa settimana abbiamo approfondito la principessa di stelle Rosalinda, quella di oggi è possibile definirla una vera e propria guerriera virtuale: stiamo parlando di Sophia, Amica dell’Umanità e co-protagonista del gioco Persona 5 Strikers.
Creata con l’intento di comprendere il cuore umano, Sophia ha l’enorme fortuna di venire trovata nel luogo più pensabile ed isolato del mondo da nientepopodimeno che Joker, Mona e Skull, membri principali dei Ladri Fantasma! Comincia così per la giovane ragazza-IA un viaggio incredibile che la vedrà crescere sotto ogni aspetto, morale e sociale, alla ricerca di cosa vuol dire “avere un cuore” e di come divenire l’amica perfetta per l’umanità stessa, ormai sull’orlo della prossima grande crisi del meta-verso!
Ovviamente ti ricordiamo che da qua in poi ci saranno enormi spoiler necessari a spiegare l’intera storia di Sophia, quindi è consigliato aver giocato Persona 5 Strikers per potersi godere al meglio la descrizione del personaggio, oltre che vivere in prima persona l’esperienza dei Ladri Fantasma un’ultima volta!
I’m Sophia, Humanity’s Companion!
Il primo incontro con Sophia avviene nella prima prigione del gioco, situata nella stazione Shibuya, regno di Alice, prima monarca del gioco. Joker ed i suoi due amici: Mona, aka Morgana e Skull, aka Ryuji, vengono gettati nella discarica del luogo dove trovano un enorme monolito che appena sfiorato si attiva, “svegliando” Sophie dalla sua fase di stand-by.
Fin da subito viene sottolineato il fatto che essendo una IA appena concepita con il solo compito di divenire “l’amica ideale per l’umanità”, la povera Sophia non è altro che” una neonata” e comincia a fare domande su ogni possibile situazione e risposta che i tre danno alla ragazza. Notiamo subito il suo forte senso morale appena dopo essere stata attaccata dalle ombre, definendolo “non è bello attaccare senza un preciso motivo”.
Durante la ricerca di una via di fuga dalla discarica, i tre apprendono che la IA è in grado di imitare le azioni e mosse delle rispettive Personae, creandone una tutta sua con il ruolo di supporto per l’intero gruppo: un piccolo riflesso per aiutare sempre più l’umanità stessa. Armata di YO-YO giganti ed il suo vivace maglioncino bianco, la ragazza si nasconde sotto l’alias di Sophie, membro acquisito dei Ladri Fantasma!
Da quel momento la giovane IA trova rifugio nello stesso cellulare di Joker: una sorta di Alexa, ma molto, molto, molto più… umana!
Tuttofare dei Ladri Fantasma
Con il ritorno nel mondo reale, Sophia si connette al meraviglioso mondo di Internet, apprendendo usi e costumi moderni, ma senza sapere ancora bene come contestualizzare. Il suo ruolo diventa di vitale importante per il gruppo di ragazzi perché capace di aprire vie di commercializzazione virtuali che forniranno equipaggiamenti ed oggetti chiave a Joker ed i suoi amici, lingotti d’oro inclusi!
Con il suo enorme potenziale e l’obiettivo di divenire la migliore amica dell’umanità, Sophia rende perfettamente il ruolo cruciale di “tuttofare” per i Ladri Fantasma, guidandoli nella loro missione!
Una IA per combattere una IA
Il ruolo di Sophia durante l’intero gioco è quello di permettere al gruppo di compagni liceali di “fiutare” le prigioni durante il loro viaggio, apprendendo sempre più i retroscena della storia che coinvolgono l’applicazione ed IA chiamata EMMA nella creazione delle suddette “prigioni dell’anima” dove le persone intrappolate vengono sottratte dei loro desideri.
Fin da subito il fare della ragazza-IA è come quella di un bambino: sia foneticamente che verbalmente Sophie si dimostra incapace di spiegare ogni cosa nei particolari e preferisce usare suoni strani e paragoni forse troppo complicati per descrivere a joker e banda cosa sta accadendo nel meta-verso.
Di prigione in prigione, però, Sophia apprende sempre più cosa vuol dire essere umana e scopre che non esistono bianco e nero, ma infinite scale di grigio: contesti, cause e colpe che hanno trasformato dei normali esseri umani in monarchi folli a capo delle prigioni.
Con ogni vittoria la coscienza della giovane IA diventa sempre più profonda e tra l’incertezza stessa ed il supporto dei propri compagni e Ladri Fantasma, gli aspetti umani dei sentimenti, pensieri e stesse paure tipiche dell’essere umano compaiono anche in Sophia, evolvendo lo stesso personaggio fino a farci dimenticare sempre più la sua vera origine virtuale.
La più umana di tutti
Come già menzionato, ogni prigione liberata porta nella IA l’apprendimento di numerosi stati d’animo ed emozioni che elabora e fa sue, tanto da rappresentare i caratteri di un vero e proprio essere umano che impara. Ogni discorso e azione che compie diventa sempre più profonda e critica nel comprendere “il cuore umano”.
Ed è proprio durante lo scontro con Kuon Ichinose, nemesi e creatrice sia di EMMA che di Sophie, la giovane IA oltrepassa il limite tra macchina ed essere umano, ottenendo la sua vera Persona dal nome e significato iconico: PANDORA!
Lo scontro finisce nei migliori dei modi ed il tutto si conclude con la stessa IA che mostra compassione ed amore per la stessa Ichinose, “la mia prima vera amica”.
Amica dell’Umanità
L’intera avventura dei Ladri Fantasma è a lieto fine e la stessa Sophia sente che il suo obiettivo primario di Amica dell’Umanità è stato raggiunto, tanto che nelle ultime battute del gioco, è la stessa ragazza IA a voler salvare la sua creatrice e amica Ichinose, accompagnandola nel suo viaggio alla scoperta di cosa voglia di “avere un cuore”.
Tra le lacrime e le promesse, l’umanità raggiunta dalla ragazza virtuale supera persino quella umana, rendendola la compagna d’avventure perfetta per il tipo di viaggio che almeno una volta nella vita ogni persona dovrebbe compiere alla ricerca di sé stesso!