Bentornato su Player One, la rubrica in cui ogni settimana analizziamo e parliamo di un personaggio diverso del mondo videoludico. Questa settimana parleremo di Edward Carnby investigatore di eventi funesti della saga Alone in the Dark. Piccola nota, codesta saga prende ampiamente spunto sia come trama, ambientazioni e creature dai racconti di H.P. Lovecraft e se non lo avete mai fatto vi consiglio vivamente di recuperarla e giocarla per intero dal primo capitolo.
Player One: chi è Edward Carnby
Edward Carby è il personaggio principale della serie Alone in the Dark ideato da Frédérick Raynal e pubblicato da Infrogames, un investigatore specializzato in eventi paranormali la cui infanzia e identità dei genitori restano un mistero, quel poco che sappiamo deriva dall’ultimo capitolo del videogioco datato 2008 e cioè che nasce nel 29 settembre 1897 a New Orleans negli Stati Uniti, nient’altro.
Le sue strampalate avventure ai limiti dei Miti di Cthulhu
La prima apparizione del personaggio l’avremo nel 1992 nel primissimo titolo della saga ambientato nel lontano 1923 quando apparentemente il nostro beniamino dovrebbe avere circa 26 anni, Edward verrà assunto da Emily Hartwood per investigare su un caso di apparente suicidio dello zio, un artista famoso dal nome Jeremy Hartwood, in quanto la stessa Emily non crede alla pista del suicidio.
Giunto a quella funesta abitazione dal nome di villa Derceto, Carnby si renderà presto conto di dover affrontare delle strane e incredibili creature e ciò lo spingerà ad intensificare le indagini e dare il meglio di se.
SPOILER
La villa fu costruita da un certo Ezejial Pregzt al fine di perseguire scopi esoterici e successivamente giustiziato dalle milizie locali il suo spirito venne confinato in un albero posto nelle grotte sotto la villa alla ricerca di un nuovo corpo.
Ciò pone una spiegazione logica al suicidio del signor Hartwood e comprendendo il destino che lo attende Carnby riesce bruciare l’albero che vincolava lo spirito di Ezejial per poi fuggire via
FINE SPOILER
Alone in the Dark 2
Le avventure di Edward Carnby non finiscono qui e anzi proseguiranno, un anno dopo gli eventi accaduti a villa Derceto verrà a conoscenza della dipartita di Teddy Striker, un suo collega trovato morto presso una città limitrofa, quindi che si fa? Si parte all’avventura anche stavolta.
Carnby scoprirà che ad uccidere Teddy sono stati dei sicari di una cosca mafiosa che si dilettano anche in rituali Voodoo e giusto per non farsi mancare nulla dovrà anche salvare Grace Saunders, una bambina del posto rapita. Vendetta e salvataggio sono le frasi che riassumono questo Alone in the Dark 2 in un avventura che vede di gran lunga diminuita la sua componente horror.
Alone in the Dark 3
Nel capitolo successivo siamo a 4 anni di distanza dagli eventi di villa Derceto e nel Deserto del Mojave, più precisamente a Slaughter Gulch dove scomparirà un intera troupe cinematografica, e chi chiameranno i Ghostbusters? No.
Le autorità locali tenteranno di ingaggiare Carnby che inizialmente sarà restio ad accettare il caso per poi tuffarsi all’avventura non appena gli sarà rivelato che il paese è infestato da fantasmi e nella troupe figura il nome di Emily Hartwood, cosa non si fa per una donna ma questa volta non ci saranno soltanto i fantasmi a dare noia al nostro Edward bensì anche dei cowboy mutati dalle radiazioni di una cava scavata da Jeb Stone, un criminale ormai morto che anni addietro insidiava la città.
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Il nome di Emily non è l’unico a riaffacciarsi in questo terzo capitolo in quanto il nostro eroe verrà a conoscenza di un collegamento un po’ forzato ma d’effetto, Jeb Stone nient’altro è che il figlio di Ezejial Pregzt ed è proprio lo spirito di Jeb ad aver assalito la troupe.
FINE SPOILER
La trama di questo Alone in the Dark 3 vede in realtà un approccio un po’ troppo forzato nel dare continuità alla saga legandola in qualche modo al primo capitolo, ma anche stavolta Edward Carnby sembra cavarsela egregiamente mostrando tutta la sua “figaggine”.
Edward Carnby si rifà il look
Successivamente alle avventure sopracitate se ne aggiungeranno altre due rispettivamente nel 2001 e nel 2008 e inizieremo proprio da quella del 2001 dal titolo “The New Nightmare” poiché non solo in questo capitolo verrà stravolto l’aspetto di Edward ma l’avventura, ambientata nel 2001, é considerata un “reboot” scollegato dai capitoli precedenti, va da se che se Edward è nato nel 1897 nel 2001 difficilmente poteva avere quell’aspetto.
Tutto sommato le meccaniche di gioco restano pressoché le stesse, anche se ovviamente rese più attuali per lo standard dell’epoca, anche l’avventura inizia in un modo un po’ simile ad un precedente capitolo in quanto Edward dovrà indagare sull’assassinio di Charles Fiske, suo amico e collega. Ma non è che sto Edward porta un po’ jella no?
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L’avventura si svolgerà su un’isola dal nome Shadow Island (che inventiva) vicina al Maine, dove Edward scoprirà un varco verso una dimensione parallela da cui provengono alcune creature aperto da Alan Morton, proprietario dell’isola, che intende sterminare il genere umano.
Inutile aggiungere che l’epilogo sarà nero per Alan Morton mentre il nostro eroe, dopo aver salvato l’umanità, farà ritorno nel Massachusetts.
FINE SPOILER
L’ultima avventura: Alone in the Dark (2008)
In quest’ultimo capitolo si cerca di non commettere l’errore temporale del precedente capitolo con Edward Carnby nato nel 1897 e ancora in campo nel 2001 creando un successore diretto della saga principale, e per cercare di spiegare i 111 anni di Edward (nato nel 1897 e ancora vivo nel 2008, anno in cui si svolge l’avventura) scende in campo la più classica delle frasi “e io che ne so, dormivo”.
Edward infatti, da come ci spiega la trama, scomparve nel 1938 per ricomparire misteriosamente a New York nel 2008 senza alcun ricordo e tenuto prigioniero da quella che sembrerebbe essere una setta che vuole ucciderlo, riesce ad ogni modo a fuggire ed aiutato da un personaggio che afferma di conoscerlo dagli anni ’20 riesce a svelare l’arcano mistero legato ad alcuni studi che per l’appunto lo stesso Carnby stava conducendo “nel suo tempo”.
Ci tengo a segnalare che su PC, Xbox 360 e PlayStation 3 il finale è multiplo a seconda di una scelta nelle parti finali del videogioco mentre su Nintendo Wii abbiamo la possibilità di assistere ad un solo finale.
In conclusione
Ultime note da aggiungere sono legate all’aspetto di Edward Carnby e della presenza di ben due film non proprio osannati dalla critica uno uscito nel 2005 con la regia di Uwe Boll (Bloodrayne, House of the Dead) con un magistrale Christian Slater che interpreta il protagonista e un secondo film nel 2009 con Rick Yune come attore protagonista e non più Christian Slater, entrambi i film furono a dir poco stroncati dalla critica e “vivono” soltanto negli scaffali di alcuni collezionisti.
L’aspetto fisico del personaggio invece è stato spesso cambiato nel corso della saga videoludica passando da un uomo sulla trentina con occhi marroni, capelli tirati indietro e baffi fino ad avere occhi azzurri e lunghi capelli scuri nel capitolo The New Nightmare, mentre nell’ultimo capitolo subisce un ulteriore cambio di look, gli occhi tornano del colore originale, i capelli gli vengono accorciati e resi più chiari e gli viene aggiunta una vistosa cicatrice sul lato sinistro del viso.
Se ti è piaciuto questo episodio di Player One ti invito a seguire tutta la nostra rubrica recuperando nel frattempo l’episodio precedente quì, ti aspettiamo la prossima settimana con un altro episodio ed un nuovo eroe dei videogiochi.