Anche questa settimana raggiunge il mercoledì sera e, come sempre, è il momento del nostro appuntamento periodico con la rubrica dove discutiamo dei personaggi più iconici dei videogiochi: Player One.
Oggi, caro lettore, il fuoco si sposta su un personaggio che, pur essendo un’icona nel panorama videoludico, è decisamente più insolito e misterioso; stiamo parlando del cosiddetto Skull Kid: il ragazzo teschio
Chi sono gli Skull kids?
Prima di parlare dello Skull Kid che abbiamo conosciuto nel capitolo più oscuro della saga The Legend of Zelda, ossia Majora’s Mask, è doveroso precisare che il ragazzo teschio non è una figura unica nel suo genere, bensì esistono delle particolari condizioni che se soddisfatte danno vita ad un essere del tutto simile.
In The Legend of Zelda: Ocarina of Time, titolo che ricordiamo avere il punteggio più alto di sempre su Metacritic nonché primo videogioco ad aver ottenuto il perfect score dalla rivista Famitsu, è possibile incontrare un ragazzo teschio nella foresta dei kokiri. Se lo si incontra mentre si controlla Link bambino è possibile inquadrarlo con Navi che ci in tutta risposta ci dirà una di queste due frasi:
“Skull Kid – Is this what happens to kids who wander into the forest? It looks like he doesn’t like grownups.”
“Skull Kid – Is this what happens to kids who get lost in this forest? He seems unhappy to have no face…“
Per i non anglofoni, la prima inquietante frase dice che diventare un ragazzo teschio è il destino dei bambini che vagano per la foresta e ci informa anche che sembra non gli piacciano gli adulti. Se hai giocato The Legend of Zelda: Ocarina of Time sai bene che è possibile tornare in quel bosco controllando la versione adulta di Link e se deciderai di farlo ciò che ti troverai davanti è uno Skull Kid decisamente ostile che non esiterà ad attaccarti appena fai il tuo ingresso nell’area, se riuscirai a sconfiggerlo otterrai soltanto qualche rupia.
Se invece proverai ad avvicinarti al ragazzo teschio con Link bambino non otterrai nulla, non appena ci avviciniamo troppo lo Skull Kid sbiadirà fino a non lasciarti solo nella foresta dei kokiri. Non tutti sanno che c’è una terza opzione di interazione con l’evanescente figura: rimanendo a debita distanza con Link bambino e suonando la canzone di Saria con l’ocarina il ragazzo, probabilmente consolato dalla melodia, ci regalerà un frammento di cuore.
Come avrai certamente notato, la seconda frase riportata da Navi sul ragazzo teschio termina in modo differente dalla prima, la piccola fatina sottolinea il fatto che il ragazzo è triste di non avere un volto… decisamente creepy.
The Legend of Zelda: Majora’s Mask – un eccezione come sequel e come ambientazione
Sebbene abbiamo appena visto che è possibile imbattersi in un ragazzo teschio in Ocarina of Time, nel suo sequel diretto The Legend of Zelda: Majora’s Mask esso sarà il villan principale. Iniziamo col dire che Majora’s Mask è un titolo decisamente particolare: per la prima volta, ad eccezione del meno fortunato Zelda II: The Adventure of Link, un titolo si pone come sequel diretto di un capitolo principale della serie, in questo caso proprio di Ocarina of Time. Dato l’incredibile successo del titolo in moltissimi si sono precipitati ad acquistarlo ma dopo ben pochi minuti di gioco ci si rende conto che questa volta il nostro eroe del tempo dovrà affrontare un’avventura dai toni decisamente più cupi e in forte contrasto con le ambientazioni degli altri capitoli della saga, anche di quelli successivi.
Ti informo che questa sezione contiene ovviamente pesanti spoiler su Majora’s Mask quindi ti invito a smettere di leggere nel caso volessi recuperare questo titolo più avanti, detto ciò entrerò esclusivamente nei dettagli della trama rilevanti al fine di comprendere la storia del ragazzo teschio.
Le vicende di questo titolo si ricollegano al finale del precedente, un Link tornato bambino si avventura nella foresta alla ricerca della sua fidata compagna Navi ma finirà inevitabilmente per imbattersi in un ragazzo teschio, il quale avrà un qualcosa di profondamente diverso rispetto a quello di Ocarina of Time, una terribile maschera a coprirgli il volto.
Nonostante sia assodato che possano esistere ben più di uno Skull Kid, una particolare frase che questo ragazzo rivolge al nostro protagonista ci toglie ogni dubbio, è lo stesso ragazzo teschio che abbiamo incontrato in Ocarina of Time:
“Eh-hee-hee…You have the same smell as the fairy kid who taught me that song in the woods…“
Abbiamo lo stesso odore del bambino che gli suonò quella canzone nella foresta.
Lo Skull Kid sfrutta i poteri derivati dalla maschera, o forse dovremmo dire che la maschera sfrutta il corpo dello sventurato ragazzo teschio, per trasformarci in un bambino deku; dopo una serie di eventi spiacevoli riusciamo a recuperare la nostra forma usuale e scopriamo, grazie alle rivelazioni dell’inquietantissimo allegro venditore di maschere, che lo Skull Kid gli ha rubato la potente e antica maschera di Majora, un artefatto intriso di potere malvagio utilizzato da tribù antiche per catalizzare i loro rituali.
La maschera vuole portare il caos nel regno di Termina, un mondo parallelo ad Hyrule in cui si svolgono le vicende di Majora’s Mask, ed entro 3 giorni esso sarà distrutto dalla collisione della luna sul regno a causa del povero ragazzo teschio.
Un countdown costante e la terrificante luna che si avvicina pericolosamente giorno dopo giorno rendo l’atmosfera del titolo claustrofobica e gli incontri con lo Skull Kid non fanno che aggravare la situazione.
Grazie ai racconti della nonna di Anju, figura presente anche in Ocarina of Time e che sembra avere una controparte anche a Termina, scopriamo che il ragazzo teschio era un tempo amico dei 4 giganti che proteggevano Termina. Improvvisamente i giganti decisero di partire, ognuno in una delle 4 direzioni cardinali, ma giurarono di ascoltare il pianto degli abitanti di termina se ci fosse stato bisogno di loro. Lo Skull Kid perse improvvisamente i suoi unici amici e iniziò a creare scompiglio e problemi nel regno. Gli abitanti di Termina, giunti al punto di non ritorno, implorarono i giganti di intervenire ed essi ascoltarono il loro pianto. Gli esseri intimarono al loro vecchio amico di andarsene da Termina e di tornare nel paradiso e così fece il ragazzo, i giganti vennero quindi venerati come dei dagli abitanti del regno.
Non è mai stato chiarito cosa fosse il paradiso a cui fa ritorno il ragazzo teschio ne, dato che questa vicenda avvenne molto prima degli eventi di Majora’s Mask, come mai sia tornato.
L’incredibile illusione di Termina
Dopo aver salvato Termina dalla collisione con la luna si scoprono dei fatti, arricchiti in questo testo con informazioni recuperate da libri ufficiali Nintendo, che evidenziano in maniera incredibile la natura nostalgica e triste dello Skull Kid. Il ragazzo ha effettivamente incontrato l’allegro venditore di maschere ma in quel momento Termina è ormai un lontanissimo ricordo. La combinazione della nostalgia rabbiosa del ragazzo teschio nei confronti di Termina e la magia oscura della maschera di Majora hanno effettivamente ricreato il regno di Termina, i suoi abitanti e i giganti così come li ricordava lo Skull Kid.
Alla fine della nostra avventura, un volta recuperata la maschera di Majora, il mondo di Termina che abbiamo salvato con non poca fatica inizia a sbiadire fino a scomparire, così come era comparso.
Tutto quello che ti ho raccontato oggi evidenzia come lo Skull Kid sia un’anima in pena che ha perso la sua via nella foresta assieme al volto ma non il desiderio di tornare nei suoi luoghi familiari, persino una canzone suonata da un bambino, forse familiare, può dargli un briciolo di conforto.
Molto c’è ancora da scoprire sulla vera natura dello Skull Kid e, in attesa che la saga torni ad ospitare questa triste figura ti lascio con un bellissimo corto amatoriale su questo affascinante personaggio.
“You have met with a terrible fate, haven’t you?”