Dopo aver ripercorso la storia di Altaïr Ibn La’Ahad con il PLAYER ONE #94 è giunta l’ora di… DOOD! Scusaci, volevamo dire che, per il PLAYER ONE #95 abbiamo deciso di parlare di… DOOD! Ma insomma, Prinny, dobbiamo scrivere noi o vuoi scrivere tu, umh? Sta buono o ti lanciamo dal balcone e ti facciamo esplodere. Oh. Bravo. E no, niente occhioni o singhiozzi, non ci comprerai facilmente… Tornando a noi, caro lettore, come avrai potuto intuire, questo appuntamento col Player One riguarda Prinny. Chi, o meglio, COSA è un Prinny? Scopriamolo insieme!
Anatomia e storia dei Prinny
Cos’è un Prinny? Dunque, a prima vista… è un pinguino con dei pioli (o trampoli che dir si voglia) di legno marroni al posto delle zampe posteriori e dotato di ali da pipistrello. Ah sì, hanno anche un pratico marsupio. Sono nati nel mondo videoludico e la loro prima comparsa è avvenuta ufficialmente nel videogioco Disgaea: Hour of Darkness (primo capitolo della folle saga di strategici a turni ideata da Nippon Ichi Software). Da allora, i Prinny sono stati considerati la mascotte (non ufficiale) della saga e, in effetti, non mancano mai. In ogni Disgaea, stanne certo, troverai un Prinny (e in ogni gioco, queste buffe creature riusciranno a strapparti almeno una risata, garantito). Col passare del tempo – non molto, onestamente – i Prinny son diventati la mascotte ufficiale dell’intera azienda: la Nippon Ichi. Pensa un po’ alla carriera fortunata di questi pinguini disgraziati!
Ma torniamo a focalizzarci sulla natura del nostro protagonista del Player One #95: cos’è un Prinny? Di certo, lo avrai capito, non è un banale pinguino. No, no… è peggio. Si tratta di una creatura demoniaca di basso rango (letteralmente degli schiavi/servi) e che è, letteralmente, la reincarnazione di esseri umani che hanno vissuto una vita senza valore. Esatto, sono pessimi umani che vengono tramutati in coccolosi pinguini destinati a essere schiavizzati nell’oltre vita. Ma non finisce qui! Oh no, questi pinguini hanno anche un’altra caratteristica: ESPLODONO.
Esattamente, un Prinny che si rispetti è, letteralmente, una bomba “vivente”. Non per niente una delle strategie più abusate nei vari capitoli di Disgaea è raccogliere e lanciare questi pinguini come se fossero delle granate. E funziona, fanno dei danni ad area notevoli. In ogni caso, come la “padrona dei Prinny” anche conosciuta con il nome di Etna (altro personaggio famoso della saga di Disgaea), queste creature sono degli ottimi minion. Ebbene sì, come i Minions di “Cattivissimo Me”, anche i Prinny di Disgaea agiscono spesso in gruppo dando vita a gag imprevedibili e dalla conclusione esilarante.
Infine, neanche fossero dei Pokémon, i Prinny hanno un loro verso caratteristico che è, letteralmente: DOOD. La gran parte dei Prinny ha un manto di colore blu ma esistono delle eccezioni. Così come esistono eccezioni che riguardano la diffusione degli stessi Prinny. Esattamente, questi pinguini bomba son diventati così caratteristici e così famosi da invadere anche altri titoli videoludici!
Prinny nel mondo
Forse più dei Rabbids (i folli conigli targati Ubisoft, nati dalla serie Rayman e ormai totalmente autonomi), i Prinny si son ritrovati a essere – probabilmente involontariamente – parte di innumerevoli gag anche fuori dal mondo di Disgaea. Tra i vari titoli (quasi tutti targati Nippon Ichi) c’è Phantom Brave, Makai Kingdom (dove la natura dei Prinny è prettamente demoniaca), Last Rebellion (dove i Prinny diventano mega boss speciali), Cross Edge, Trinity Universe ed altri ancora.
Da evidenziare a parte il caso di Team Fortress 2, noto sparatutto multiplayer in prima persona sviluppato da Valve Corporation, dove i Prinny diventano degli accessori (come dei cappelli). Così come è possibile ritrovare le loro armi tra cui il noto machete. Ah già, non ti ho ancora detto che i Prinny sono armati e che riescono anche a causare un discreto disagio quando si applicano. Rimediamo subito, DOOD!
I Prinny fanno male
Ogni Prinny che si rispetta è quasi sempre armato di machete. Due per Prinny. Dove porta le armi? Ma semplice, ti abbiamo già detto che ogni pinguino porta con sé un marsupio. Ecco, nel marsupio ci sono le armi dei Prinny. Oltre ai machete, ti capiterà di trovare Prinny armati di bombe o Prinny che decideranno di scagliarti contro il loro micidiale “Pringer Beam”! Una sorta di iper raggio che può fare abbastanza male. Insomma, saranno anche dei disastri demoniaci ma i Prinny non vanno preso troppo sottogamba o ti troverai umiliato. Decisamente umiliato.
Can i really be the hero?
Can i really be the hero? Questa domanda è la stessa che si pone Prinny (detto Hero Prinny), l’eroico protagonista dell’omonima serie spin-off unicamente dedicata ai Prinny e il cui titolo è proprio: Prinny: Can i really be the hero? Il titolo è un complesso, e anche abbastanza frustrante, platform action in 2D dove, appunto, comandi un Prinny per tutta l’avventura. Il gioco introduce un’altra particolarità. Etna, motivata dalla missione del povero Prinny (che deve andare a recuperarle degli ingredienti) decide di regalargli (o prestargli?) una sciarpa magica rossa che gli permette di NON esplodere.
Particolarità del titolo è il fatto che a tua disposizione avrai 999 Prinny con morte permanente. Morto uno, la sciarpa rossa passerà al prossimo Prinny e così via. Possiamo garantirti che 999 Prinny potrebbero essere pochi considerando quanto facilmente un Prinny muore… in ogni caso, Prinny: Can i really be the hero? uscì originariamente su PSP nel corso del 2008. Ma la sofferenza dei Prinny non finì a quel capitolo, oh no, ci fu un sequel intitolato Prinny 2: Dawn of Operation Panties, Dood, sempre per PSP e che uscì nel corso del 2010. Oggi, gli amanti dei Prinny, possono consolarsi con una collection per Nintendo Switch (intitolata: Prinny 1 & 2 Exploded and Reloaded) che oltre a due titoli su cartuccia include anche un meraviglioso Prinny composto interamente da mattoncini.
Da minions a leggenda
Nonostante l’innata sfiga che sembra far parte della natura dei Prinny, che di loro son già stupidi e pigri, seppur intramontabilmente ottimisti (la maggior parte di loro), questi semplici servi, probabilmente nati come demoni qualunque, son riusciti a conquistare l’amore e l’affetto dei videogiocatori. Il ruolo di mascotte presso la Nippon Ichi, li ha resi infatti noti anche a chi non si è mai approcciato a Disgaea e non nascondiamo che potrebbero continuare la loro strada da solisti con chissà quanti spin-off.
D’altronde, i pinguini bomba non hanno nulla da invidiare ai Rabbids di Ubisoft, con cui condividono diversi atteggiamenti, soprattutto le derive catastrofiche e i disastri imprevisti. Se i conigli bianchi e pazzi son riusciti a incontrare Mario e soci, chissà i Prinny a quale futuro saranno destinati! In ogni caso, rivederli in Disgaea, pronti a essere lanciati per farsi esplodere… è una piacevole, seppur strana, abitudine di cui è difficile fare a meno.