La PlayStation 3 è stata una dei grandi fallimenti di Sony, dato che all’epoca fu un vero e proprio scandalo poiché in pochi si aspettavano un tale ammontare di errori gravi da parte dell’azienda creatrice delle due popolari PlayStation. Le cattive decisioni prese per l’architettura dell’hardware (relative alla CPU Cell sviluppata da Sony, IBM e Toshiba) hanno trasformato la programmazione sulla console in quello che era considerato come un inferno in terra, dato che lo sforzo economico e di tempo raramente valeva la pena. Recentemente un importante creativo di Capcom ha ricordato quegli anni e non in senso buono.
PlayStation 3: brutti ricordi
Durante la sua visita al Bokeh Game Studio, la software house di Keiichiro Toyama (creatore di Silent Hill), Hideaki Itsuno, responsabile di Devil May Cry 2 e 4 e creatore di Dragon’s Dogma, ha parlato degli anni in cui Capcom ha affrontato insidioso hardware della PlayStation 3 e della sfida che questa ha rappresentato. Itsuno ha sottolineato che durante l’era delle precedenti console di Sony gli sviluppatori si sono specializzati nella gestione di strati semitrasparenti per creare effetti visivi impressionanti, tutti si aspettavano di proseguire in quel verso con la terza console della compagnia giapponese.
Tuttavia, Sony cambiò il sistema di programmazione mettendo gli sviluppatori in un gran problema, come sottolinea il creativo di Capcom: “Siamo stati obbligati ad imparare da zero ed in breve tempo come utilizzare un’architettura senza senso. Tutto ciò fu strano dato che con PlayStation e PlayStation 2 potevamo lavorare con molteplici strati semitrasparenti senza problemi, questa comoda ed intelligente funzione ci è stata negata su PlayStation 3. Tutti abbiamo lottato con quella orrenda architettura, ci siamo davvero sentiti traditi e delusi“.
Infine il creativo di Capcom ha affermato che gli errori di Sony con la sua terza console hanno avuto un tale impatto sulla scena dello sviluppo che è diventò una lotta portare avanti i progetti sulla console, dato che tutto ciò che avevano imparato nei sistemi precedenti era inutile: “Quel cambiamento è avvenuto proprio tra Devil May Cry 3 e Devil May Cry 4. Ci è stato detto che non potevamo nemmeno replicare quello che avevamo fatto prima. La nostra esperienza affinata in due generazioni non era servita a niente, spero che la compagnia non commetterà più tali errori”.
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