PlayStation 5 è uno dei temi caldi della prima settimana di next-gen, e il designer Yujin Morisawa è stato intervistato dal Washington Post in merito alla pressione avvertita durante l’evento di giugno. Durante la diretta, il designer stava tremando: inquieto giace il capo che porta la corona, e in qualità di senior art director Morisawa era incaricato di progettare l’ultima PlayStation. Con la sua combinazione di bianco, nero e blu, il design rappresenta un distacco netto rispetto alle precedenti generazioni. Nonostante i meme (alcuni più sferzanti, altri meno) che ne sono nati, Morisawa si è sentito incoraggiato.
“Quando progetti qualcosa, dev’essere confortevole. A volte sembra una pianta, un animale o qualcos’altro. Credo sia più comodo di qualcosa di strano o comunque mai visto prima”, dice Morisawa. Man mano che le informazioni su PlayStation 5 sono saltate fuori, si è palesata un’altra caratteristica. Questa nuova PlayStation è grande, molto più di Xbox Series X o qualunque altra console precedente. In origine, però, Morisawa la voleva ancora più grande. “Nei primi disegni, era pure più grande sebbene io non sapessi quanta tecnologia ci andasse dentro. Fa quasi ridere che gli ingegneri mi abbiano detto che fosse troppo grande; in realtà, ho proprio dovuto rimpicciolirla.”
Botta e risPS5ta con il designer di PlayStation 5
L’intervista del Washington Post al designer di PlayStation 5 Yujin Morisawa è stata editata per motivi di lunghezza e chiarezza. Ricordiamo altresì che a causa della traduzione da giapponese a inglese, alcune delle risposte di Morisawa potrebbero essere formulate e strutturate in modo inusuale.
“C’è una parola o una frase che userebbe per descrivere il design di PlayStation 5?”
“Ho provato a scolpire la massa invisibile tra il giocatore e la tecnologia. Lo spiegherei così. C’è qualcosa tra il giocatore e l’hardware, e questo andrebbe espresso.”
“In merito all’estetica del design, cosa l’ha ispirato?”
“Ho concepito il termine ‘cinque dimensioni’. Pensando all’esperienza che abbiamo, è un po’ come vivere in un mondo parallelo o muoversi nel tempo e nello spazio. Questa è PlayStation 5, quindi le cinque dimensioni calzano.”
“Quando la console è stata rivelata, ci sono stati molti confronti divertiti con oggetti casalinghi. Come ha reagito ai meme?”
[ride] “Credo sia una cosa buona. Quando progetti qualcosa, vuoi che sia confortevole. Come se fosse una pianta, un animale o un altro oggetto. Credo sia più confortevole di qualcosa dall’aspetto strano o mai visto prima. Credo ci sia dell’equilibrio, ma la cosa mi diverte. Non sono offeso. Mi piace vedere che la gente giochi [con il design]. Non mi sembra una brutta cosa, anzi. Tutta energia positiva.”
“Crede che ‘divisiva’ sia un buon modo per descrivere la reazione del pubblico al reveal di PS5?”
“Beh, è qualcosa a cui miro sempre, quindi penso che sia una buona reazione. Se guardi a qualcosa di nuovo, reagisci e pensi: ‘cos’è’? Non sai come reagire. Poi guardi meglio e vedi una certa familiarità. E così capisci. Si tratta davvero di qualcosa al di fuori di ciò che già avevamo. L’ossatura è sempre stata composta da forme quadrate e rotonde. Ci sono misure precise quanto basta da renderla familiare quando la si guarda.”
“Il look di PlayStation 5 è un taglio netto dalle precedenti console della famiglia, un salto coraggioso. Può dirci come è arrivato a una simile decisione?”
“Ho voluto costruire il concetto basandomi sull’energia e sulle emozioni del giocatore, conformandomi ad essi. Credo che il design abbia espresso l’aura di una macchina potente. Forse ha qualcosa di organico, ma è nato da misure molto precise.”
“PS5 non è solo più grande di altre console PlayStation, ma anche della concorrenza. Durante il design, ha sentito di dover trovare il modo di renderla più piccola?”
“Non sapevo che aspettarmi all’inizio. Sapevo che sarebbe stata grande perché so quanta potenza ci sarebbe stata, quindi sapevo anche quanto spazio avrebbe occupato la ventola. All’inizio, quando ho iniziato a disegnare, era molto più grande sebbene non sapessi di preciso quale sarebbe stata la tecnologia. Fa quasi ridere, ma gli ingegneri mi hanno detto che era troppo grande. In realtà ho pure dovuto rimpicciolirla. Volevamo che fosse molto più piccola, quindi ora è perfetta. Se l’avessi snellita, ci sarebbe meno aria. Distrarrebbe il giocatore mentre gioca. In generale, ho cercato di raggiungere le dimensioni ideali.”
“Quanto hanno dettato legge i componenti interni sul design della console?”
“All’inizio, non sapevo a cosa mirasse il team di ingegneria con quello che cercava di fare. Ho iniziato a pensare al design concettuale come a un’esperienza. Però parlando con gli ingegneri mi sono reso conto della potenza a cui puntavano, così ho guardato i PC e gli altri macchinari che hanno problemi di ventilazione. Pensando al flusso d’aria nella macchina, ho provato a massimizzare lo spazio all’interno e distinguere cosa servisse e cosa no all’esterno senza disturbi. All’inizio come decisione è stata dura. Dovrebbe essere il successore di PlayStation 4 o qualcosa di mai provato prima? Abbiamo deciso di andare oltre, perché tutti cercano di superarsi e superarci.”
“Preferisce un orientamento verticale o orizzontale, a livello estetico e non?”
“Non ho ancora [una PS5]. [Ride] Se potessi, personalmente, opterei per entrambe. Ho progettato sia l’edizione standard che quella digitale, quindi ne comprerei due per metterne una in orizzontale e una in verticale.”
Pimp my DualSense
“Una delle cose più iconiche del brand PlayStation sono le forme dei tasti frontali e i colori ad essi associati. Credo sia la prima volta che i tasti sono privi dei loro caratteristici colori verde, rosso, blu e rosa.”
“Vero, ad eccezione di qualche edizione limitata abbiamo sempre usato quei colori. Per PlayStation 5, abbiamo provato ad eliminare quel che già c’era. Ho voluto semplificarlo e renderlo universale. La forma identifica già il pulsante, non serve il colore. Per questo ho deciso di rendere monotòni tutti i tasti.”
“Ci sono dettagli del design che ama particolarmente? Per esempio, la parte ruvida del controller è composta dalle iconiche forme di PlayStation in bassorilievo.”
“Già, quando ho iniziato a progettare PlayStation 5 ho detto al team di lavorare ad ogni minimo dettaglio. Dobbiamo impiegarci del tempo. Ho avuto l’idea del bassorilievo. La mia intenzione era quella di nascondere qualcosa come se fosse un easter egg o qualcosa che il giocatore potesse scoprire dopo aver comprato la console. Ma la cosa giù si sa, così possiamo parlarne. Le texture (intese come superficie del controller, ndt) devono essere funzionali. Per il controller, agevolano la presa. Per la console, riflettono la luce in modo particolare. Le forme rappresentano ciò che prova il giocatore e ho voluto dare vita a una sorta di microrganismo, in simbiosi con le emozioni dell’utente. L’idea l’ho avuta così.”
“Ci sono altri dettagli nascosti come questo?”
“Dovrete scoprirlo.”