Nonostante la gravissima pandemia a livello globale causata dal virus Covid – 19 abbia rallentato molte produzioni. Rinvii di titoli tripla A e sospensioni di importantissimi eventi nel mondo hanno infatti danneggiato e anche di molto le aziende del settore, ma da poco si è levata una notizia di speranza per l’intrattenimento e la sorte di una delle console più attese degli ultimi anni. Pare infatti che Sony in una intervista ufficiale sul noto portale Blomberg.com abbia rilasciato ottime notizie per quanto riguarda il futuro del brand PlayStation, e della neo console che a breve vedrà la luce degli scaffali di ogni negozio nel mondo.
Pare infatti che il gigante nipponico abbia in progetto di rispettare la prevista data di uscita della console, senza quindi “aprire un paracadute” in caso di necessità, continuando spedita con lo sviluppo e la produzione di PlayStation 5, ma con delle dovute “precauzioni” dettate purtroppo dalle componentistiche che iniziano a scarseggiare nel mercato, e che vedrebbero una larga produzione far aumentare nettamente il prezzo finale della console, che ad ora (da fonti estremamente vicine alla corporazione giapponese) si aggirerebbe sui 499/ 549 dollari, scoraggiando pertanto gli acquirenti che si troverebbero in difficoltà nell’evenienza di un futuro acquisto.
PlayStation 5 non rallenta la sua avanzata, ma avrà qualche piccola restrizione
Quindi in vista di ciò la compagnia ha deciso di limitare, almeno nel primo anno di lancio sul mercato, la produzione delle macchine da gaming in modo tale da garantire una stabilità di prezzo iniziale, per poi continuare la produzione ovviamente in tempi più rosei di ripresa di mercato. La compagnia a comunque affermato che se le condizioni del mercato economico dovessero migliorare, ovviamente si riterrebbe pronta in qualsiasi momento a stravolgere i suoi piani per l’emergenza, in base all’evolversi della situazione.
La compagnia continua nello sviluppo e il miglioramento della console anche con moltissimi dipendenti in smart working casalingo, ovviamente pronti a tornare in pista nel momento dell’assemblaggio finale. Stando ai dati attuali forniti dalla compagnia i pezzi assemblati si andrebbero ad aggirare intorno alle 5/6 milioni di unità, fino alla fine del primo anno fiscale che si concluderebbe il 31 marzo del 2021. Per capire un po’ di cifre, quando fu lanciata sul mercato nel 2013 l’old gen di PlayStation 4, solo nei primi sei mesi Sony vendette 7,5 milioni di unità.
Secondo diverse fonti la strategia di Sony per “contenere” il boom della nuova console e non rischiare un crollo sul nascere delle prime economie utili (date da una troppa domanda d’offerta e numero di prodotti limitati), sarebbe quella di sfruttare i vari modelli di PlayStation 4 in modo da puntare maggiormente sul miglioramento dei servizi attivi al momento sul PlayStation Network, come PlayStation Now e il servizio Plus, e nel mentre lanciare sul mercato la nuova console. Questo produrrebbe un calo di prezzo delle console “old gen”, producendo un effetto “migratorio” graduale sulla next gen. Lo stesso Kenichiro Yoshida ha dichiarato che la società punterà ad aumentare le entrate ricorrenti anziché gli acquisti di hardware una tantum.
A fronte di queste importanti notizie però, la commissione amministrativa a causa delle regole contro Covid – 19 non è stata in grado di riunirsi fisicamente per approvare i piani aziendali relativi all’anno fiscale imminente, che sarebbero dovuti essere stati approvati a marzo.Tuttavia la compagnia ha dichiarato che ha già informato i vari partners riguardo le decisioni prese.