PlayStation 5, a quasi un anno di distanza dal suo lancio ufficiale, rimane l’oggetto del desiderio per moltissimi giocatori. La console di Sony continua a frantumare ogni record di vendita, confermandosi come uno dei migliori lanci di sempre per un’hardware in ambito gaming, anche in piena pandemia e con la forte crisi del settore produttivo dei semiconduttori ancora in piedi.
La multinazionale giapponese, però, continua ad operare nell’ombra per migliorare la sua macchina ed i suoi servizi, cercando di non perdere il posto nei cuori dei milioni di appassionati di tutto il mondo.
A tal proposito, un brevetto registrato proprio da Sony e tornato alla ribalta nelle ultime ore, ha suscitato la curiosità di molti addetti del settore, nonché di moltissimi utenti intenzionati a comprendere le mosse dell’azienda di Tokyo.
Ecco i dettagli del brevetto di PlayStation 5
Il brevetto in questione, registrato ad aprile e reso pubblico sul finire del mesi di ottobre, si chiama “Computer-Implemented Method for Completing an Image” e dovrebbe riguardare lo sviluppo e l’implementazione di un complesso sistema di apprendimento automatico per applicare dei filtri volti a nascondere le immagini di alcuni elementi danneggiati o assenti e mostrarne altre.
Tale meccanismo di machine-learning, legato ad un’I.A. all’avanguardia per il settore, promette di rendere meno onerosi per l’hardware alcuni processi grafici, garantendo così upscaling di alta qualità con immagini complesse riducendo drasticamente i costi in termini di performance e tempi di elaborazione.
Ricordiamo che molti giochi Sony, sfruttando innovative tecniche di upscaling da risoluzione più basse, permettono di giocare con immagini in 4k. Returnal, ad esempio, sfruttava un compromesso simile.
Tale brevetto dovrebbe poi rendere più semplici le cose anche nell’ambito della realtà virtuale, settore in cui Sony ha letteralmente avuto campo libero per spadroneggiare nell’ultima generazione in ambito console.
Le immagini in realtà virtuale, infatti, richiedono enormi potenze di calcolo per offrire esperienze soddisfacenti, a causa dei loro avveniristici sistemi di funzionamento. Questo brevetto sarebbe così in grado di permettere agli sviluppatori e agli ingegneri di accedere a prestazioni elevate senza rinunciare a dettagli grafici o al frame-rate.
Sembra quindi che il futuro della VR per la console nipponica passi anche dall’implementazione di simili tecnologie.
Per il momento Sony non ha ancora annunciato nulla al riguardo, pertanto dobbiamo considerare l’eventualità di possibili modifiche o ulteriori tecnologie.