I PlayStation Studios, dopo un lungo periodo di silenzio, si trovano ora al centro di voci e speculazioni, complice anche la crescente incertezza legata ai giochi live-service e ai tagli di personale nel settore. Secondo un recente report, Sony avrebbe cancellato due giochi live-service in sviluppo presso Bluepoint Games e Bend Studio.
PlayStation, una strategia fallimentare sui live service
La notizia è stata diffusa da Jason Schreier di Bloomberg, che ha rivelato come questi progetti siano stati improvvisamente abbandonati. Schreier ha anche aggiunto che, nonostante le cancellazioni, entrambi gli studi rimangono operativi e ben integrati nella famiglia PlayStation Studios. Nel comunicato, Sony ha confermato che i team stanno collaborando con la compagnia per definire nuovi progetti, sottolineando il valore di Bend Studio e Bluepoint Games come membri fondamentali dell’ecosistema PlayStation.
Un dettaglio particolarmente significativo riguarda il gioco in sviluppo presso Bluepoint Games, che, stando al report, sarebbe stato un titolo live-service ambientato nell’universo di God of War. Non sono invece noti i dettagli sul progetto cancellato di Bend Studio, anche se un anno fa lo studio aveva annunciato di essere al lavoro su un titolo live-service AAA con elementi di fantascienza militare.
Le cancellazioni sollevano interrogativi sul futuro di PlayStation nel mercato dei live-service. Negli ultimi anni, Sony ha affrontato diverse difficoltà in questo ambito, inclusa la chiusura di London Studio e il ridimensionamento di Bungie, una mossa che riflette un ripensamento strategico e il potenziale fallimento del modello live-service per l’azienda.
Questa decisione potrebbe ritardare ulteriormente il lancio di nuovi titoli da parte di Bluepoint e Bend Studio, alimentando le preoccupazioni dei fan. Considerando la portata relativamente ridotta di entrambi i team, è improbabile che i progetti cancellati fossero secondari rispetto ad altri giochi in sviluppo, il che implica che i tempi di attesa per nuovi annunci o lanci saranno prolungati.
La vicenda rappresenta un altro capitolo della complicata gestione di PlayStation nel settore dei giochi live-service.