Ammettiamolo, PlayStation Classic Mini non ha ottenuto tutto quel successo che in molti speravano. La stessa Sony credeva che la sua piccola console retro avrebbe cavalcato lo stesso successo delle due mini Nintendo, ma per i motivi che ti sto per elencare, così non è stato.
Il prezzo iniziale di PlayStation Classic è sempre stato poco accessibile rispetto alle potenzialità offerte. I titoli preinstallati su di essa infatti, che restano tutt’ora numericamente pochi, hanno subito una massiccia preselezione. Per questo motivo molti grandi successi di PlayStation One sono stati brutalmente scartati. Parliamo di opere dal calibro di Spyro, Crash, Dyno Crisis, Tomb Raider, Tombi, Gran Turismo e così via. Di conseguenza molti videogiocatori non sono mai stati completamente d’accordo sulla lista del parco titoli presente sulla versione mini, anche se a detta di Sony, gli stessi sono stati appositamente scelti mediante alcuni sondaggi rivolti al pubblico. L’assenza di queste colonne portanti, si sarebbe potuta giustificare se l’azienda giapponese avesse offerto un servizio online da cui gli utenti avrebbero potuto tranquillamente ampliare la propria raccolta di giochi acquistandoli da uno store. Ma purtroppo questo non è mai avvenuto.
Forse l’unico vantaggio che sfrutta la console è l’effetto nostalgico che crea nel cuore dei giocatori. Gli stessi che in passato hanno vissuto il suo periodo di maggior splendore. Difatti io stesso credo che vedere la sua riproduzione collegata alla TV su di uno scaffale sia una bella sensazione. Tuttavia, non credo che la nostalgia abbia la meglio sul prezzo: spendere circa 60€ che è stato il prezzo iniziale consigliato per la vendita, soltanto per tenerla in bella vista all’interno di una teca, sarebbe un tantino sprecato. Per questi motivi infatti, Gamestop ha deciso di svendere PlayStation Classic a 20.00€. Suppongo che l’offerta sia volta a favorirne lo smaltimento dai loro magazzini, tant’è vero che questo prezzo ha incentivato molta gente all’acquisto. Infatti attualmente le scorte per la vendita online sono esaurite. Le ultime attendono il proprio acquirente direttamente nei punti vendita.
Questa potrebbe essere definita come la metafora del giocattolo nuovo dato a un bambino: durante il periodo iniziale il bambino userà sempre il suo nuovo gioco. Ma col passare del tempo la cosa si affievolirà sempre di più, portando il piccolo a dimenticarsene, preferendone uno nuovo o un altro a cui è più legato. Con la mini console Sony il discorso è il medesimo, in quanto i titoli al suo interno possono essere giocati sì, ma non all’infinito. Una volta completati quale utilità avrebbe se non quella di restare a prender polvere? Considerando che anche noi abbiamo altri “giocattoli”: tra PC, console e titoli di nuova generazione, la piccola PlayStation entrerebbe nel dimenticatoio in fretta.
Traiamo le giuste conclusioni. PlayStation One a differenza del Nes e del Super Nintendo, ha offerto molti più titoli che nel tempo sono diventati le sue colonne portanti. Al contrario Nintendo ha sempre offerto pochi titoli di nicchia ma altrettanto popolari e amati. Di conseguenza le mini console della grande N hanno più motivo di esistere, in quanto contengono sì pochi titoli, ma quei pochi sono in realtà quelli che hanno reso onore all’azienda per tutto questo tempo. Questo discorso purtroppo non è da affiliare a Sony, che detiene un numero maggiore di giochi, peraltro totalmente assenti nella sua versione mini e per nulla irrinunciabili. Non è un mistero in realtà se una ha venduto un sacco di pezzi, tanto da spingere la propria azienda a rimetterle in commercio una seconda volta, e invece l’altra non ha venduto quasi nulla, costringendo i negozi a smerciarla.
E’ Evidente che Sony non sia in grado di gestire al meglio il mercato delle console portatili, tantomeno quello che concerne le rivisitazioni delle sue vecchie glorie. Questo è un peccato perché potrebbe benissimo pensare di creare altre tipologie di mercato: così come Nintendo, che gioca molto sulla nostalgia e sulle special edition, o Microsoft con la sua coppia Xbox – PC. Che l’azienda svolga un ottimo lavoro con la sua principale console non è da mettere in dubbio, ma limitarsi solo a questo non le dà modo di sviluppare altre fonti di guadagno potenzialmente apprezzabili da noi giocatori.