PlayStation e Bungie, da pochissimo, sono unite. Sony ha infatti ufficializzato l‘acquisto della storica software house, specificando la natura di questo accordo e l’atipica strategia aziendale, con la previsione di mantenere le produzioni della stessa come multipiattaforma e come game-as-service.
Nelle ultime ore, sono emersi dettagli molto interessanti sul nuovo corso dell’azienda e sui nuovi videogiochi in cantiere.
PlayStation e Bungie e la nuova IP
Nel corso della classica call con gli investitori, il CFO di Sony ha commentato l’operazione di mercato, spiegando la nuova pianificazione. Hiroki Totoki ha infatti affermato che Bungie, dopo Destiny 2 ed il supporto connesso a questo, è già al lavoro su una nuova importante IP.
Nello specifico, Toroki, ha poi ammesso che PlayStation ha già in produzione ben 10 game-as-service da distribuire entro il 2026. Dalle parole di questo personaggio è chiaro che Sony voglia modificare parte della sua strategia commerciale, ampliandola e cercando di espandersi in settori prima inesplorati.
Offrire unicamente esclusive per la console di riferimento non sembra essere più abbastanza per rimanere a galla in un mercato che si sta sempre più espandendo, raggiungendo anche utenti prima del tutto disinteressati verso questo tipo di intrattenimento.
Aspettandoci ulteriori sorprese e mosse strategiche da parte di tutte le corporazioni, con Microsoft che ha ancora molti assi nella manica dopo un ottimo 2021 e delle prospettive radiose.
Che Sony abbia finalmente deciso di aprirsi totalmente agli altri mercati, come sta già facendo con le recenti uscite di alcuni suoi titoli su PC, è chiaro.
PlayStation e Bungie hanno molto da dire e siamo convinti che questo nuovo assetto aziendale possa contribuire a migliorare enormemente questo settore, anche se non genererà nuove esclusive per la console nipponica.