I videogiochi devono essere completi, longevi, vari e capaci di dare un grande coinvolgimento ai giocatori. Sony sotto questo aspetto non ha mai toppato ed è sempre riuscita a portare titoli validi in grado di fare la storia. Così ha fatto nell’anno appena passato, il 2020, con i suoi due titoli di punta: The Last of Us Parte II e Spider-Man Miles Morales.
PlayStation riesce a farsi valere
Queste due produzioni PlayStation sanno il fatto loro. Naughty Dog, con il suo videogioco stile post-apocalittico vincitore di numerosi premi tra cui “migliore gioco dell’anno” ai The Game Awards ha saputo regalare ai videogiocatori un titolo completo sotto tantissimi aspetti, dal gameplay alla storia, portando il gioco ad essere il titolo più completato nel 2020 con una straordinaria percentuale. Anche il titolo di Insomniac Games sa il fatto suo, e già dal primo capitolo ha dato una lezione a chi produce titoli di questo genere ogni anno senza alcuna novità. Ma vediamo i risultati:
- The Last of Us: Parte II – 58%
- Final Fantasy VII Remake – 53,3%
- God of War – 51,8%
- Marvel’s Spider-Man – 50.8%
- Uncharted: The Lost Legacy – 50,3%
- Ghost of Tsushima – 50,2%
- Detroit: Become Human – 49%
- Assassin’s Creed Origins – 38.2%
- Far Cry 5 – 36.7%
- Days Gone – 34.7%
- Horizon Zero Dawn – 34.1%
- Assassin’s Creed Odyssey – 30%
- The Witcher 3: Wild Hunt – 29.8%
- Death Stranding – 28.6%
- Red Dead Redemption 2 – 28.2%
- Watch Dogs 2 – 24.9%
- Assassin’s Creed: Valhalla – 19.8%
Però attenzione, perché qui notiamo titoli di ogni genere, se invece guardiamo solo la parte dei titoli open world allora è il nuovo Spider-Man Miles Morales a dominare:
- Marvel’s Spider-Man Miles Morales – 66.1%
- Marvel’s Spider-Man – 50.8%
- Ghost of Tsushima – 50.2%
- Days Gone – 34.7%
- Horizon: Zero Dawn – 34.1%
- Death Stranding – 28.6%
E in queste due classifiche si nota come PlayStation possa vantare un ottimo open world. Purtroppo non è la grandezza di uno scenario a invogliare il giocatore ad esplorarlo, ma la sua varietà ambientale, la bellezza del mondo e le missioni, o attività, da completare. L’era degli open world e i single player, a discapito di alcuni e delle loro affermazioni, non è ancora finita per fortuna.