E’ definitivamente giunto il momento di dire addio a PlayStation Vita dal momento che Sony ha arrestato la produzione in giappone della propria console portatile; questo stop arriva dopo il blocco della produzione in occidente avvenuto tra 2017 e 2018.
I due modelli rimanenti PCH-2000 ZA11 (colorazione nera) e PCH-2000 ZA23 (colorazione blu) sono gli unici al momento ancora in vendita in giappone, con la loro distribuzione destinata ad esaurirsi nelle prossime settimane senza essere ulteriormente approvvigionata; del resto sul sito internet di Sony entrambe le console sono state etichettate come in esaurimento.
Pur essendo rimasta in distribuzione fino ad oggi nei paesi asiatici, la decisione di Sony non è stata improvvisata e in parte erano già filtrate indiscrezioni a riguardo.
Indiscrezioni confermate lo scorso settembre quando Hiroyuki Oda, presidente di Sony Interactive Entertainment Asia, confermò che la produzione di Vita sarebbe terminata nell’arco del 2019. All’epoca dell’annuncio Oda confermò anche che Sony non ha al momento in cantiere una nuova console portatile.
Pur avendo venduto nel 2018 un numero complessivo pari a circa 180.000 console, tutte collocate in giappone, il volume di vendite non è stato tale da garantire introiti sufficienti a coprire le spese derivanti dalle catene di produzione e distribuzione di PlayStation Vita.
Come fa notare Gematsu, storica rivista di informazione videoludica giapponese, l’annuncio è arrivato all’incirca nello stesso periodo dell’anno in cui nel 2017 Sony annunciò il termine della produzione di PlayStation 3; l’ultima console uscì dalla fabbrica due mesi dopo.
PlayStation Vita venne lanciata inizialmente in giappone a dicembre 2011 con alcuni titoli ad alto budget come Uncharted: Golden Abyss, progettati per essere delle esperienze di qualità in grado di portare la potenza di una console casalinga anche lontano da una TV.
Vita tra l’altro era tecnicamente più potente del suo più grande rivale, Nintendo 3DS, ma non è mai riuscita a scalfirne il successo o a prendere piede come la console della grande N. Così, una volta diminuiti i titoli blockbuster la console è stata abbandonata da parte dell’utenza, diventando terreno fertile per i giochi indie.
Già nel corso del 2018 sia Sony che altri publisher avevano interrotto la produzione delle versioni fisiche dei propri titoli, a causa dello scarso successo delle vendite retail; tuttavia nuovi giochi verrano ancora prodotti e resi fruibili direttamente sul PlayStation Store
Aveva le carte in regola per sfondare, ma il mancato supporto l’ha affossata presto… La presi in offerta qualche mese dopo è mi stupii, però a parte quelle 4-5 esclusive di punta, il nulla..