Ripercorriamo insieme la storia di questo successo a partire dal primo giorno della sua uscita.
PlayStation VR, arriva sul mercato mondiale a partire dal 2016, precisamente durante il mese di ottobre. Il suo primo periodo nei negozi fu abbastanza titubante: la gente, che aveva soltanto sentito parlare di realtà virtuale, non sapeva con precisione cosa aspettarsi da un prodotto simile; poi a un prezzo così elevato il pensiero comune fu: “Tanto vale che mi compri un’altra PlayStation piuttosto che spendere così tanto per un visore”.
Nonostante il tentennamento iniziale provocato indubbiamente dall’effetto novità, la gente iniziava comunque a incuriosirsi a questo bel pezzo di tecnologia e grazie agli eventi speciali organizzati nei negozi, chiunque poteva toccare con mano il visore testandolo personalmente. L’effetto provocato da questo approccio iniziale fu positivo perché permise al pubblico d’immergersi all’interno dei pochi titoli allora presenti con molto stupore. Ma proprio l’assenza di titoli di spessore scaturì in molti un effetto contrario. PlayStation VR piaceva ed eccitava chiunque lo provasse e a distanza di qualche mese i videogiocatori iniziarono ad acquistarlo allegri e soddisfatti, anche se ancora una buona fetta di utenti preferì starne alla larga.
L’entusiasmo era alle stelle e PlayStation VR iniziava sempre più a ingranare ma nel cuore dei giocatori albergavano ancora alcuni dubbi quasi esistenziali: “Ma cosa lo compro a fare se non ci sono titoli interessanti a cui giocare?”; “E se lo comprassi e dopo l’idea risultasse fallimentare come PlayStation Vita?”. Ma Sony sembrava credere molto nel suo progetto, tanto da incominciare a rilasciare giochi sempre più belli, rinominati e riadattati alla realtà virtuale. Grazie a ciò oggi possiamo godere di capolavori come No Man’s Sky, Robinson: The Journey, Moss, Resident Evil 7, Gran Turismo Sport o Marvel’s Iron Man appena annunciato.
Col passare degli anni il prezzo del prodotto di Sony si compattava sempre più, così come la sicurezza nell’acquirente. La maggior parte del pubblico ancora oggi vorrebbe provare il suo VR e in molti attendono la giusta offerta per poterselo portare a casa. A differenza di altri progetti dell’azienda giapponese (console portatili), PlayStation VR è riuscito a conquistare passo passo la fiducia di grandi e piccoli giocatori, proponendo loro un modo alternativo di “vedere” l’esperienza di gioco casalinga.
Per questo oggi Sony Interactive Entertainment festeggia il raggiungimento di 4.200.000 unità vendute, di cui ben 1.200.000 negli ultimi sette mesi, registrando un guadagno complessivo impressionante.
Speriamo che il successo riscosso sia da monito per continuare a investire su questo progetto, magari per migliorare o sviluppare una tecnologia ancora più potente che sfrutti software e giochi più complessi.