A volte ritornano, e se lo fanno in questo modo bene venga. Oggi tocca a Pocky & Rocky Reshrined ripresentarsi sulle console moderne dopo ventuno anni dalla sua ultima apparizione. Il gioco infatti uscì originariamente per arcade nel lontano 1986 con il nome di Kiki Kaikai, seguito nel 1992 da Pocky & Rocky e nel 1994 da Pocky & Rocky 2, entrambi disponibili su Super Nintendo, fino ad arrivare all’ultima installazione del 2001 su Game Boy Advance, Pocky & Rocky with Becky.
Tutti questi capitoli appartengono allo stesso genere videoludico, ovvero uno sparatutto a scorrimento, meglio noti anche con il nome di Bullet Hell, nel quale controlleremo Pocky e il suo amico Rocky e li aiuteremo a combattere orde di demoni, yokai e tantissime creature provenienti dal folklore e dalla mitologia giapponese.
Pocky & Rocky Reshrined, anche arrivando nel mercato videoludico in questi giorni, ha optato per il modernizzarsi ma mantenendo gran parte della sua spina dorsale, una scelta che secondo lo scrivente ha avuto successo.
L’incipit della storia è semplice e serve solo da pretesto per gettarci nella mischia; Rocky ci metterà al corrente che i mostri, una volta pacifici e sotto controllo, sono impazziti e diventati aggressivi senza un apparente motivo, dopodiché il gioco ci catapulterà immediatamente nel centro dell’azione. Occhio però, perché non ci saranno tutorial o altro, ma in pieno stile dei giochi del passato, saremo lasciati a noi stessi, e non è improbabile che i meno avvezzi si ritrovino con un game over dopo solo pochi minuti.
Pocky & Rocky Reshrined: gameplay
Pocky & Rocky Reshrined si presenta come uno shooter a scorrimento con visuale dall’alto, dove controllando uno dei due personaggi, dovremo sconfiggere orde di nemici evitando i loro colpi. Semplice? Per niente. Al contrario di molti titoli similari, dove basta poco per avere la meglio sul nemico, qui bisognerà utilizzare al meglio le azioni disponibili oltre che imparare i movimenti e attacchi degli avversari.
Le azioni che i due protagonisti potranno compiere durante la loro avventura saranno quattro:
- attacco normale: consiste in diversi colpi a media/lunga gittata che gode di molteplici potenziamenti sparsi nei livelli, i quali non solo ne aumenteranno la potenza, ma anche il raggio d’azione;
- deviazione: può essere anche usata come attacco corpo a corpo, ma di scarsa potenza. Servirà più che altro per respingere al mittente i diversi proiettili che ci spareranno contro. Fondamentale per sopravvivere in Pocky & Rocky Reshrined ma purtroppo non gode di potenziamenti;
- schivata: la mossa evasiva per eccellenza. Occhio ad abusarne però, perché ci lascerà per un breve lasso di tempo scoperti dopo il suo utilizzo;
- attacco speciale: un attacco di potenza immane che spesso riuscirà a pulire lo schermo da tutti i nemici presenti, ma con usi limitati.
Oltre questo, come dicevo prima sarà importante conoscere il nostro nemico e i suoi attacchi, come i subdoli scheletri i quali, una volta sconfitti, esploderanno lanciando ossa in ogni direzione e servirà assolutamente la deviazione per non essere colpiti. La caratterizzazione dei nemici e dei loro attacchi è uno degli elementi vincenti di Pocky & Rocky Reshrined e servirà a non far mai calare l’attenzione al giocatore, anche perché il titolo riesce anche a essere punitivo.
Ritorno tecnico
Pocky & Rocky Reshrined si presenta come una gioia per gli occhi (a meno che tu non odi la pixel art), con ambienti sempre vari, ben caratterizzati e ottimi effetti ambientali. Godono di una grande caratterizzazione e rappresentazione grafica, anche i diversi nemici che incontreremo sul nostro cammino, quasi tutti appartenenti alla mitologia e al folklore giapponese. Particolare riguardo è stato messo ai diversi boss di fine livello, i quali oltre a essere ben caratterizzati, offriranno una sfida notevole fino a quando non avremo imparato i loro pattern d’attacco.
Il sonoro è riuscitissimo e i vari motivetti dotati di diversi arrangiamenti, riusciranno a far fiorire tantissimi ricordi ai giocatori di vecchia data, ma anche a risultare accattivante ai più giovani.
Il gameplay risulta molto semplice, ma tutt’altro che facile da padroneggiare. Servirà diversa pratica e un buon numero di tentativi per riuscire a padroneggiare al meglio le azioni disponibili che Pocky & Rocky Reshrined offre al giocatore. Se giocato in cooperativa poi, il titolo riesce a risultare ancora più divertente e un pelo più facile, ma anche giocato in solitaria si fa apprezzare tantissimo.
Forse una pecca può essere riscontrata nella mancanza di checkpoint nei vari livelli; una volta finiti tutti i tentativi, ci imbatteremo nel game over e dovremo ricominciare il livello dal principio. Punitivo? No, vecchio stile, ma questo potrebbe risultare frustrante per i meno pratici, soprattutto per il fatto che la modalità facile esiste, ma dovrà essere sbloccata raccogliendo diverse monete in game. Insomma Pocky & Rocky Reshrined vuole proprio mostrarsi per quello che è senza fronzoli, prima di dare l’opportunità di giocare più tranquilli con la modalità facile, anche se secondo me, i livelli di difficoltà non dovrebbero chiamarsi facile, normale e difficile, bensì normale, difficile e hardcore.
Inoltre per tutti gli amanti delle versioni fisiche, ININ Games rilascerà delle spettacolari versioni del titolo che puoi vedere qui.
Recensione molto buona. Il titolo è indubbiamente validissimo (anche se vedendo vari commenti sotto alcuni aspetti il suo gameplay è rimasto indietro nel tempo quando nel corso degli anni sono usciti titoli come gli Shock Troopers (fine anni ’90 circa, ma sicuramente ne esistono altri di cui ora mi sfuggono i titoli) strutturalmente più evoluti e pratici). Non dico di stravolgere la formula (sono il primo ad essere contro gli stravolgimenti), però qualche tocco di modernizzazione, come il potersi muovere mantenendo una specifica direzione di sparo, non avrebbe in nessun modo stravolto la natura originale del gioco.
Chiusa la parentesi leggendo la sua recensione ed altre recensioni purtroppo dovrò rinunciarci, non tanto per me visto che con un po’ di pratica riuscirei a gestirlo, ma per eventuali amici da cui non posso pretendere che imparino il gioco in dieci minuti. Poi una cosa è coinvolgerli in un arcade tradizionale qualsiasi (tipo i Metal Slug, ma anche Time Crisis, Deathsmiles ecc…) dove i miei amici nella peggiore delle ipotesi faranno solo punteggi bassissimi (ma non li biasimo perché il gioco lo stanno imparando oltre a giocarli con una frequenza minore rispetto al sottoscritto).
Diversamente è la questione di quelli che personalmente li chiamo i “finti arcade” in quando hanno si l’aspetto e l’estetica di un gioco arcade, ma non lo sono nel senso pratico in quanto sistema di checkpoint, game over con la penalità di ripartire il livello da zero (in alcuni casi anche il gioco intero) lo rendono incoerente con la natura originale degli arcade.
Per evitare fraintendimenti io non sto dicendo che Pocky & Rocky Reshrined è un brutto titoli, anzi ben venga e chi vuole cimentarsi in tale titolo i miei complimenti, ma per me non ha la praticità tipica di un arcade (ed il fatto che la modalità cooperativa deve essere sbloccata è un’indicazione tristemente chiara).
Sono molto d’accordo col tuo commento, soprattutto sulla parte che la possibilità di sparare mantenendo la direzione sarebbe stata davvero utile. Però secondo me avrebbe snaturato troppo il gioco. Se ci pensi bene questa possibilità lo avrebbe reso davvero molto più facile.
In quanto giocarlo in compagnia beh, se hai amici pratici ti spassi, altrimenti si, potrebbe risultare molto frustrante.
Si purtroppo non ho amici praticissimi con i videogiochi in generale (forse un paio) e visto che il gioco a quanto pare non permette sessioni tranquille per guadagnare dimestichezza (come su molti arcade dove nessuno ti chiede di fare il punteggio record già al primo tentativo) lo trovo limitante.
Quindi ci dovrò rinunciare seppur a malincuore visto che pensavo che avrei potuto fare delle belle sessioni co-op, ma sicuramente non è il gioco adatto e di conseguenza passo.