Bentornato a PokéLEGO per la nostra terza fermata! La carne al fuoco non manca, e te ne renderai conto anche oggi. In pratica, ti terremo compagnia almeno fino all’Epifania e oltre.
Comunque, ricapitolando, lo scopo di questa lunga retrospettiva è quello di elencare tutte le feature tagliate che tristemente contraddistinguono la serie Pokémon nel suo complesso. Fino ad ora abbiamo dedicato la prima puntata alle prime due generazioni, mentre l’appuntamento di ieri è stato dedicato alla terza generazione. Questo 4 gennaio sarà tutto dedicato ai primi giochi della serie per Nintendo DS: la quarta generazione, quella di Sinnoh e del ritorno a Johto e Kanto. Si comincia!
Quarta generazione (2006-2010)
Pokémon Diamante e Perla
Il Global Trade System
Triste a dirsi, ma il sistema di scambio globale, all’inglese Global Trade System o più colloquialmente noto come GTS, è tra le vittime della cernita di contenuti di Pokémon Spada e Scudo. Un vero peccato, quando Diamante e Perla sono riusciti ad abbattere l’ultimo grande muro per la serie senza troppi problemi. O meglio, un muro per questa feature all’inizio c’era: non si potevano richiedere Pokémon non ancora catalogati quantomeno tra i “visti” del Pokédex, andando un po’ a tradire il senso stesso di questa novità.
Ad ogni modo, il GTS permetteva di posizionare online un Pokémon stabilendo al contempo quale si volesse avere in cambio, e così è stato su tutte le console portatili. Attendiamo speranzosi che i futuri titoli Pokémon – o, ad Arceus piacendo, persino Pokémon Spada e Scudo stessi mediante una patch – facciano presto ammenda riportando una delle feature più vitali di sempre.
Il… PokéKron!
Già, l’orologio multifunzione di Lucas e Lucinda – nomi canonici dei due avatar – era solo un orologio, a conti fatti. Eppure, nelle sue funzioni basilari (un display delle ore è molto più utile di quanto si pensi, in un gioco Pokémon) per essere “l’aggeggio multifunzione” di Diamante e Perla, il PokéKron annoverava anche trovate utili. Ad esempio, c’era un display con cui monitorare i Pokémon alla Pensione (con annesse uova), o un altro con cui tenere d’occhio i “cuoricini” (corrispondenti a un valore numerico mai mostrato chiaramente) corrispondenti alla felicità dei propri compagni di avventure.
L’Esplorokit
Questo strumento permetteva di accedere al sottosuolo dell’allora neonata regione di Sinnoh, inspiegabilmente intercollegato. Non che l’Esplorokit portasse alcun beneficio a livello di “scorciatoie” esplorative, ovviamente, ma il gameplay ci ha dato probabilmente la variazione sul tema migliore di sempre per quanto riguarda l’ottenimento di due particolari tipologie di strumenti: pietre evolutive e fossili. Entrambi erano infatti reperibili tramite un minigioco che ci vedeva provetti minatori, in quello che era probabilmente uno dei primi utilizzi del touch screen di Nintendo DS più timidi mai visti da una software house (d’altronde, Game Freak raramente si tuffa al volo in mare, per dirla con una metafora). Se c’è un modo intelligente per proporci di ottenere pietre evolutive e fossili senza permetterci il lusso di comprarli direttamente, è questo.
Un minimo sindacale di post-game
La Zona Lotta, l’isola a nordest della regione di Sinnoh, era accessibile solo dopo aver conquistato il titolo di Campione, e prevedibilmente consentiva la cattura di Pokémon forti anche al di fuori del Pokédex regionale. Su quest’isola erano presenti il Pokémon leggendario Heatran, la Torre Lotta (o il Parco Lotta nel caso di Pokémon Platino), l’Area Svago in cui gestire una Villa e molto altro. Non sarà stato ai livelli della regione di Kanto in Pokémon Oro, Argento, Cristallo, Oro HeartGold e Argento SoulSilver, ma come post-game la Zona Lotta se la cavava.
Pokémon Platino
Bellocchio
Non si tratta propriamente di un elemento di gameplay, ma con l’introduzione del personaggio di Bellocchio in Pokémon Versione Platino abbiamo l’esempio lampante del “rifarsi alla lore della serie” che abbiamo menzionato nella precedente generazione. Questa sorta di “ispettore Zenigata in salsa Pokémon” fa parte della polizia internazionale, e come tale farà capolino in altri giochi della serie, almeno fino a Pokémon UltraSole e Pokémon UltraLuna. Il “filo conduttore vivente” dei giochi Pokémon infatti non ha (ancora) raggiunto la regione di Galar: vedremo se il futuro ha qualcosa in serbo per lui.
Il Mondo Distorto
Sebbene le follie geografiche siano esplose solo con gli Ultravarchi di Alola, la dimensione nativa di Giratina ci ha fornito un’esplosione di fantasia da parte dei creatori della serie come raramente se ne erano viste nella serie fino a questo punto. Il Mondo Distorto ci ha visti camminare sui muri e sui soffitti come se ci trovassimo in un delirio di M. C. Eischer, e io personalmente ne ho adorato ogni singolo minuto. Peccato che la nostra visita lì fosse durata così poco!
Pokémon Oro HeartGold e Argento SoulSilver
Un buon sistema per coltivare le bacche
Contrariamente ai titoli precedenti, Oro HeartGold e Argento SoulSilver hanno dato ai giocatori dal pollice verde un’alternativa decente alle zolle di terra viste nei capitoli precedenti: una piccola serra portatile in cui coltivare le bacche in tutta tranquillità. Il Piantabacche rimane tuttora la migliore implementazione delle meccaniche agricole nella serie principale.
Leggende… estere
Non è ben chiaro se come segno di ammenda per il reboot rappresentato da Rubino e Zaffiro o come frecciata verso chi ha detestato la terza generazione ma, mentre Diamante e Perla hanno ampliato il numero di leggendari introdotti in una singola generazione, Oro HeartGold e Argento SoulSilver hanno fatto lo stesso con i leggendari ottenibili in un solo gioco.
Ecco dunque arrivare versioni catturabili di Kyogre, Groudon, Rayquaza, Latios e Latias, reintrodotti in un contesto differente dalla regione di Hoenn. Il motivo, tenendo a mente l’hardware di più recente introduzione al tempo di questa coppia di giochi, è davvero semplice: poiché il Nintendo DSi fece a meno dello slot per cartucce Game Boy Advance, Game Freak ha preferito evitare che qualunque giocatore venisse escluso dall’albero della cuccagna.
Una periferica esterna davvero utile
Alludiamo al Pokéwalker. Data la dipendenza maniacale da parte della serie Pokémon nei confronti di periferiche tematiche prive di utilizzo al di fuori del “loro” gioco, volevamo parlare bene quantomeno di una di esse. Saltando dunque a piè pari l’adattatore wireless per Game Boy Advance, il Pokémon GO Plus e la Poké Ball Plus, abbiamo preferito optare per un’estensione del concetto di gaming all’aria aperta tanto incoraggiato dai giochi Pokémon della serie principale.
Il Pokéwalker, oltre ad includere la possibilità di scarrozzare uno qualsiasi degli allora 493 Pokémon, accumulare strumenti ed esperienza, esplorare percorsi, affrontare Pokémon e catturarli all’interno del dispositivo, aveva l’aggiunta di essere utile di suo. L’aggeggio in questione, infatti, detiene tuttora il record di contapassi più preciso al mondo. Niente male per un dispositivo mirato a massimizzare i profitti di due remake! Va detto che l’abbiamo menzionato perché, nel caso di futuri “giocattoli aggiuntivi”, vorremmo davvero ritrovarci ad utilizzarli al di fuori delle nostre sessioni da Allenatori: gli amiibo di Super Smash Bros. sono multifunzione, perché per le periferiche Pokémon dovrebbe essere diverso?
Il Pokéathlon
Dopo essere stato introdotto in terza generazione (vedi PokéTivù, sezione Pokémon RossoFuoco e VerdeFoglia), Guido De Guidis ha deciso di fare un’ultima comparsata come gran finale. Nella regione di Johto – o meglio, in quella riveduta e corretta – si è messo a gestire il Pokéathlon, una sorta di risposta Pokémon a Mario & Sonic ai Giochi Olimpici, dove i personaggi giocabili erano… praticamente tutti i Pokémon, grazie a uno schema di comandi univoco per ognuno di loro nelle varie discipline. Guardarsi indietro potrebbe aiutare Game Freak a ricordare un tempo perduto, in cui anziché definire “già tanto” una serie di animazioni ripartita su 400 personaggi in Pokémon Spada e Scudo si dava da fare per animarne cento in più.
Doppia colonna sonora
Spesso e volentieri con un remake pensiamo a Crash Team Racing Nitro-Fueled o Spyro Reignited Trilogy, ma in realtà la possibilità di passare da una strumentazione all’altra – in fatto di colonne sonore – ha origini più vecchie. L’unico gioco Pokémon a farne uso finora è stato il duo Oro HeartGold/Argento SoulSilver, come premio per i giocatori capaci di accaparrarsi tutte le sedici medaglie presenti nel gioco. Dai giochi futuri della serie – soprattutto i remake – non chiediamo qualcosa di ciclopico come il passaggio di sonoro e grafica tra 3D e 2D di Dragon Quest XI: Echi di un’era perduta, ma di certo il talento musicale di Junichi Masuda e Go Ichinose potrebbe venire valorizzato da più soundfont differenti.
Utilizzi molto speciali per i Pokémon leggendari
Diciamoci la verità: i cosiddetti Pokémon evento, quelli disponibili nelle notti di luna piena negli anni bisestili in un remoto anfratto di Akihabara, sono sempre stati tanto difficili da ottenere quanto fini a sé stessi nel loro utilizzo. E mentre questa tradizione è stata fortunatamente sradicata negli ultimi anni tra un Dono Segreto e un altro, nel caso di Celebi e Arceus in Pokémon Oro HeartGold e Argento SoulSilver le cose sono state un pelo diverse.
Con Arceus, per esempio, abbiamo avuto modo di vedere… qualunque cosa sia stato il suo evento, in una delirante ricreazione dell’universo da zero per avere un piccolo Dialga, Palkia o Giratina tutto per noi. Anche in futuro vorremmo vedere i Pokémon evento usati a dovere!
E anche oggi ci dobbiamo fermare. La quarta tappa è prevista per la prossima puntata, dove ci avvicenderemo nel tramonto dell’era di Pokémon su Nintendo DS: la quinta generazione. Anche nella regione di Unima, dunque, dissotterreremo molti dei tesori che Game Freak finge non esistano più. Alla prossima!
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