La Maschera Turchese, prima parte del DLC Il Tesoro Dell’Area Zero, contenuto aggiuntivo dedicato agli ultimi titoli di Game Freak ovvero Pokémon Scarlatto e Violetto, è finalmente disponibile per tutti gli aspiranti allenatori di mostriciattoli.
Quando arrivano dei contenuti aggiuntivi, soprattutto quelli con un costo importante come quello de La Maschera Turchese, ovvero 34,99 euro, la domanda che ci poniamo è sempre la stessa, ovvero se l’acquisto vale la pena. A questa domanda non c’è una risposta ben precisa, perché è molto soggettiva e spesso decisa dalle aspettative del giocatore, quindi procediamo con l’analizzare quello che questo DLC aggiunge all’esperienza del titolo originale.
Il Tesoro dell’Area Zero – La Maschera Turchese
Partiamo subito con la doverosa premessa che questo DLC è la prima parte di due, quindi la sua parte narrativa non si concluderà totalmente, ma avrà bisogno della seconda parte. Detto ciò, questo nuovo contenuto aggiuntivo ci porta in una nuova regione, quella di Nordivia, che anche se piccola nelle dimensioni presenta una caratterizzazione buona composta da diversi biomi.
La scusa narrativa per l’esplorazione di questo nuovo luogo è quella di un viaggio scolastico che affronteremo insieme alla professoressa Rea. Una volta sul posto verremo a conoscenza di misteri e leggende che attireranno la nostra attenzione, soprattutto quella che racconta di tre Pokémon che sono riusciti a salvare la regione da un Orco, ovvero Okidogi, Munkidori e Fezandipiti. Il caso vuole che noi visiteremo Nordivia proprio durante le festività annuali per la celebrazione di questi tre Pokémon.
La parte inerente alla nuova storia principale è sia croce che delizia de La Maschera Turchese: delizia perché è molto piacevole da affrontare mentre si scoprono nuovi Pokémon, accompagnati da personaggi godibili, come Rubra, Ribem e la sopracitata professoressa Rae, croce perché si conclude in poche ore. Anche se breve comunque riesce a buttare solide basi per quello che sarà il prossimo DLC, dove si spera che tutte le domande trovino risposte.
Nuove e vecchie attività
Il cuore del gameplay ne La Maschera Turchese è identico a quello già visto in Scarlatto e Violetto, senza nessuna innovazione nelle meccaniche. Questo non è necessariamente un difetto, ma più un pregio mirato. Diciamo mirato perché se ti interessa il DLC di un gioco, molto probabilmente ti è piaciuto il gioco stesso, quindi magari un more of the same non ti scoraggia. Se però guardi a questo DLC per avere innovazioni che ti invoglino a riprendere in mano il titolo, beh, rimarrai deluso.
Le novità che La Maschera Turchese offre sono poche, anche se gradevoli. L’esplorazione riprenderà gli stessi canoni del gioco base, ma avremo nuovi Pokémon da catturare per completare l’aggiornato Pokédex, così come ci saranno nuovi indumenti per modificare l’aspetto del nostro personaggio, e sappiamo bene quanto questa feature sia apprezzata nei giochi.
Troviamo poi il bastone rotoselfie che, come il nome lascia intendere, servirà a scattare dei selfie nelle nostre avventure garantendo un angolo più ampio, e proprio con le fotografie viene introdotta una nuova attività secondaria, una vera e propria caccia al tesoro nella quale dovremo fotografare diversi oggetti.
Altra attività secondaria fine a sé stessa, anche se fornisce alcune ricompense, è la caccia all’Orco. Un nome ingannevole perché in questa attività, utile anche per spezzare il ritmo di gioco, l’unica cosa che dovremo fare sarà quella di raccogliere delle bacche e piazzarle in un contenitore apposito, il tutto a bordo di Koraidon o Miraidon.
Insomma, chi cerca un po’ di più di quello che ha già goduto nei titoli originali, sicuramente sarà felice de La Maschera Turchese, mentre gli altri invece potrebbero rimanere un po’ delusi.