I videogiochi sono una passione che accomuna davvero tantissime persone, di ogni età, indipendentemente dalle loro caratteristiche e apparenti differenze culturali. Sotto gli abiti di un professore scolastico chi può dire che sotto non si nasconda un fan di Super Mario? Chi può dire che dietro al camice di un medico, o al caschetto protettivo di un muratore, non possa nascondersi un appassionato di Crash Bandicoot?
Al giorno d’oggi i videogiochi sono considerati argomento di gran dibattito, in quanto considerati uno strumento perditempo da quella bassa percentuale di persone legate ad una particolare linea di pensiero, nonostante numerosi studi di carattere psicologico e medico abbiano dimostrato come le nostre console con i loro affascinanti titoli possano combattere stress e ansia, numerosi disagi psicologici, oltre che allenare i riflessi e tenere il giocatore molto più reattivo e allenato sensorialmente.
Un’opinione pubblica maggiormente positiva, nonché affascinata dal mondo videoludico, ha fatto in modo che il concetto di “videogioco” potesse essere applicato fin dove non si credeva possibile, almeno fino ad oggi, dato che al concorso riservato all’Arma dei Carabinieri è stato posto un particolare quesito ai concorrenti inerente in materia.
Domanda a tema Pokémon al concorso dell’Arma dei Carabinieri: avviato già il processo di contestazione!
Ebbene si, a quanto pare ci si ritrova in un periodo storico in cui i Carabinieri sono tenuti a conoscere le caratteristiche principali dei Pokémon, i mostriciattoli tascabili nati dalla mente di Satoshi Tajiri. Durante un quiz a risposta multipla, i concorrenti si sono ritrovati la seguente domanda sul proprio foglio: qual è, tra le altre, una caratteristica dei Pokémon, le creature dell’omonimo videogioco di Satoshi Tajiri?
Le risposte a disposizione sono state le seguenti:
- Si nutrono di pizza
- Camminano all’indietro
- Si spostano con biciclette a una ruota
- Non muoiono in combattimento
Una domanda certamente facile anche per i videogiocatori più neofiti, ma non per chi non mastica neppure lontanamente il concetto basilare del mondo videoludico. Il quesito è divenuto immediatamente motivo di contestazione e dibattito grazie a Antonio Nicolosi, Segretario Generale del sindacato UNARMA, ponendo all’immediata attenzione al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri una lettera firmata, da cui si può leggere:
Magari, forse per mettere più a suo agio il candidato, si poteva chiedere se Pikachu fosse un personaggio base o già una forma evoluta. Oppure, riformulando il quesito, se l’argomento piace così tanto a chi lo ha inserito, chiedendo qualcosa che riguardasse il fenomeno Pokémon più in generale come fenomeno ludico-sociale o anche contestualizzandone il successo, ma forse una domanda del genere avrebbe richiesto conoscenze più ampie al candidato?
Una vicenda che ha davvero dell’assurdo, ma che in un momento così può certamente far sorridere qualcuno. E tu saresti stato in grado di rispondere alla domanda?