Ricordi Kadabra? Molti di noi, soprattutto i più piccoli, hanno visto questo pokémon soltanto in due forme: Abra e Alakazam. Questo perchè, nel 2003 circa, una quisquiglia legale con un personaggio pubblico, che accusò Nintendo di aver “copiato” il pokémon in questione dai suoi spettacoli, fece ritenere all’azienda nipponica che sarebbe stato meglio eliminare la fase intermedia d’evoluzione, mantenendo solo Abra e Alakazam.
Ora, dopo quasi 20 anni, il tipo in questione, la cui popolarità evidentemente deve essere scesa al livello del nucleo terrestre, ha revocato, tramite tweet, le sue avversità sul personaggio, concedendo gentilmente a Nintendo il permesso di riutilizzarlo. Ma grazie veramente di cuore, Uri Geller.
La controversia legale
Il personaggio che causò tale questione fu l’illusionista israeliano Uri Geller. Questo disagio vivente, che sosteneva di possedere abilità psichiche e paranormali, era famoso perchè andava in televisione a piegare cucchiaini con “la mente”. Non nuovo a cause legali basate su motivi sciocchi e unicamente votati alla sete di denaro facile, questo Harry Potter dei poveri, anzi dei poverissimi, deve aver pensato che Kadabra rappresentasse un’occasione troppo ghiotta per tirarsi indietro. Così, Uri denunciò Nintendo sostenendo di aver creato un pokémon malvagio ingiustamente basato sulla sua persona e che sul ventre riportava simboli nazisti. Capisci la follia? Ovviamente, il genio perse la causa ma il battibecco bastò a Nintendo per oscurare il povero Kadabra.
Il ravvedimento
Dopo quasi 20, il figliol prodigo è tornato a chiedere perdono per la sua stoltezza in un Tweet. Egli non solo si dice dispiaciuto per quanto fece all’epoca ma sostiene che Nintendo dovrebbe riportare in vita Kadabra. Ora, fra le cose che sappiamo sui futuri piani della casa dei Pokémon, un eventuale ritorno di quella che, sostanzialmente, è solo la fase intermedia di Alakazam non risulta essere la priorità. Ti terremo comunque aggiornato per ulteriori novità sulla vicenda.