Durante l’ E3 2019, presentando Pokemon Spada e Scudo, Game Freak ha annunciato, oltre agli elementi innovativi che contraddistingueranno questo nuovo passo del franchise, che non tutti i Pokemon sarebbero stati inseriti all’interno del Pokedex nazionale dei due giochi. Questo ha scatenato l’ira di numerosi fan che hanno criticato aspramente questa scelta, lanciando addirittura l’hashtag #BringBackTheNationalDex per manifestare il loro dissenso.
In risposta, il producer Junichi Masuda ha dichiarato che i Pokemon non inseriti a questo giro, ritorneranno in futuro. In una recente intervista a Game informer, ha riconfermato la sua dichiarazione e ha spiegato come mai i produttori hanno preso questa decisione. Dice Masuda:
“Siamo orgogliosi di essere stati in grado di includere così tanti Pokemon nei giochi (precedenti, NDR), ma come conseguenza di ciò, ci sono state diverse features o idee per il gameplay che siamo stati costretti ad abbandonare in passato. Guardando avanti, pensando al futuro di Pokemon, abbiamo voluto dare priorità a tutte queste idee, a nuovi modi per godersi il gioco, e abbiamo voluto sfidarci in quanto Game Freak per creare qualcosa di nuovo e divertente. Questo è ciò che ha realmente portato a fare delle scelte in questa direzione”.
Anche se molti fan sono decisamente in disaccordo con questa decisione, Game Freak pensa che: “Questo sia il miglior percorso da seguire per il franchise”. Masuda ha anche spiegato a Game Informer quale sia stato il criterio con cui Game Freak ha deciso quali Pokemon scegliere e quali no.
“Ci sono state parecchie discussioni: non c’è stato un solo criterio per stabilire quali Pokemon dovessero apparire nei giochi, ma molte ragioni differenti, molte direttive diverse, un lungo dibattito su quali sarebbero stati i più adatti per i giochi”.
Sembra che i Pokemon scelti per i giochi siano stati quelli che meglio si adattavano al setting dei titoli stessi. Masuda ha infatti aggiunto, facendo un esempio:
“Questi Pokemon sarebbero dovuti essere in grado di vivere nella regione di Galar. Abbiamo speso veramente molte energie per decidere quali Pokemon sarebbero stati più appropriati per l’avventura e le features che volevamo implementare”.
Masuda ha poi concluso l’intervista rassicurando i fan e affermando che tutti i Pokemon esclusi torneranno in futuro, sottolineando come Pokemon Home sia un primo passo fondamentale in tal senso. “Potrete aspettarvi di incontrare i Pokemon che non compaiono in questi giochi, in differenti regioni dei giochi futuri. Credo che Pokemon Home, per molti giocatori, servirà da trampolino di lancio per riunirli tutti lì e poi tuffarsi nelle future avventure. Lo stiamo disegnando in modo tale da potervi raccogliere insieme tutti i Pokemon, per questo è molto importante per il futuro del franchise: sarà qualcosa in più di una banale Pokemon Bank dove semplicemente mettere insieme tutti i vostri Pokemon”.
Mentre Pokemon Home non sarà lanciato prima del 2020, Pokemon Spada e Scudo usciranno esclusivamente per Nintendo Switch il 15 novembre 2019, anche se attualmente sono già preordinabili da Amazon.