Ci siamo: tra una settimana esatta ci troveremo in un mondo che ha già conosciuto Pokémon Spada e Scudo. La tensione nell’aria, per i fan, è tangibile: ogni genere di critica è arrivata a Game Freak, sfociando – si vocifera – anche nelle minacce di morte. Purtroppo, non è un fenomeno, questo, di cui l’industria dell’intrattenimento è esattamente all’oscuro: ce ne ha dato prova il controverso sceneggiatore Dan Slott, il cui provocatorio ciclo fumettistico The Superior Spider-Man ha irritato (spesso volutamente) i fan a più riprese, e in risposta ha ricevuto messaggi non esattamente lusinghieri da parte dei lettori.
“Sorry, but not sorry”
Abbiamo già menzionato, oggi, la nascita dell’hashtag #ThankYouGameFreak in risposta ai fan più furibondi: un movimento, questo, verso il quale ci siamo dichiarati solidali. Tuttavia, Junichi Masuda di Game Freak ha dichiarato ad InsideGamer di non voler tornare indietro sulla sua posizione, come già noto, gettando altra benzina sul fuoco delle critiche. Stando a lui, non solo non ci sono piani per espandere il Pokédex, ma i giochi successivi si atterranno a questo standard.
“Al momento non abbiamo piani di rendere disponibili nel gioco i Pokémon estranei al Pokédex di Galar. Questo è un approccio che vogliamo mantenere nei futuri giochi Pokémon. Fino ad ora, non è stato possibile incontrare ogni Pokémon in alcuno dei giochi passati, così i giocatori dovevano ricorrere al trasferimento dei Pokémon dai giochi vecchi a quelli nuovi, usando la Banca Pokémon ad esempio. L’app Pokémon Home è attualmente in sviluppo, e con essa i giocatori potranno raccogliere i loro vari Pokémon, trasferendo a [Pokémon, ndt] Spada e Scudo solo quelli disponibili nel Pokédex di Galar. Ma il modo di giocare [con Pokémon Home] non è molto diverso da prima con la Banca Pokémon: fino ad ora, potevate sempre e solo incontrare i Pokémon di una certa regione in un determinato gioco. Incoraggiamo i giocatori a usare Pokémon Home per raccogliere i loro Pokémon dai vecchi giochi. Da lì potrebbero portarli in altri giochi in futuro. Quindi abbiate cura dei vostri vecchi Pokémon, perché forse potreste viaggiare di nuovo con loro in futuro.”
“Forse”?
Praticamente, abbiamo a che fare con la stessa presa di posizione a cui ci eravamo abituati, ma con una preoccupante enfasi sul modo condizionale. La dichiarazione tradotta dall’inglese fa infatti uso del verbo “might”, implicando che non ci sia alcuna garanzia, a prescindere dal fatto che si abbia pagato per avere Pokémon Home, che il proprio Pokémon abbia un’effettiva utilità nei giochi successivi. Inoltre, non è ancora stato detto nulla su in cosa consistano i “nuovi modi per interagire con i nostri vecchi Pokémon” all’interno di Home. Staremo a vedere.