Il brand Pokémon deve la sua fama non tanto ai videogiochi in primis, che ne hanno caratterizzato forma e sviluppo, ma bensì al gioco di carte collezionabili: lanciate sul mercato per promuovere inizialmente il franchise, le carte Pokémon costituiscono la gran parte dei ricavati del brand, riunendo a se milioni di persone in tutto il mondo che a suon di pacchetti ed espansioni sperano di completare i propri set e trovare le più antiche gemme da collezione.
Protagonista dell’ultima vicenda che riguarda proprio il gioco di carte collezionabili è un Magikarp: dopo la cessione milionaria di un Pikachu Illustrator, considerato il Sacro Graal delle carte Pokémon, sbuca dal nulla un’asta proveniente dal Sol Levante che si conclude con una vendita stellare: la carta in questione riguarda il debolissimo Magikarp.
Un Magikarp da $125.000: qual è la carta misteriosa che ha arricchito il panorama del TCG Pokémon
Spunta dal nulla su Yahoo Auction Japan una carta che si pensava nemmeno esistesse data la sua enorme rarità: un Magikarp distribuito da CoroCoro in occasione di un contest indetto alla fine degli anni 90′, dove si chiedeva ai bambini di mandare i loro migliori scatti provenienti da Pokémon Snap: il vincitore avrebbe ricevuto ben 20 copie della sua carta personalizzata.
Carte estremamente difficili da trovare e da acquistare dato il contesto. Si è pensato per anni che questo Magikarp nemmeno esistesse quando all’improvviso spunta un’asta che raggiunge la cifra record di 15 milioni di Yen, al cambio $125.000, ovvero €114.000 circa. La carta è stata gradata da PSA, ente famoso per la valutazione di carte collezionabili di moltissime raccolte.
Ancora una volta il mondo del gioco di carte collezionabili prende i riflettori del protagonista del contesto Pokémon: il collezionismo può essere un hobby davvero divertente e appagante, soprattutto se si riesce ad entrare in possesso di certe carte rare, ma fino a che punto può davvero spingersi un collezionista pur di arrivare a possedere una rarità di questo genere?