Un vero e proprio ritorno agli anni ’90, tanto coinvolgente quanto stimolante: PopSlinger è il titolo oggetto della recensione di oggi, un gioco sparatutto con elementi arcade e d’azione, che include numerosi nemici da sconfiggere. PopSlinger è disponibile su eShop per Nintendo Switch a partire dal 26 gennaio 2022.
PopSlinger si presenta come un titolo al femminile: il giocatore vestirà infatti i panni di Ria, una popslinger, che dovrà attraversare e completare i vari livelli, pieni di invasori “gelatinosi”. Ria dovrà sconfiggerli utilizzando la sua pistola, alimentata dalla soda.
Appena l’avventura ha inizio, si scopre che Ria non sarà sola, ma accompagnata da Gin, ex popslinger che aiuterà la protagonista nel momento del bisogno (o quasi…). PopSlinger si presenta quindi come un classico gioco da console vintage, che permette di andare avanti solo se distruggi tutti i cattivi, che si presenteranno in più ondate, in quella sezione del gioco.
Comandi e gameplay: a tutta soda!
PopSlinger presenta un pattern di comandi semplici: sarà possibile far spostare Ria tramite lo stick o il pulsante +, premere il tasto B per sparare ai nemici e il tasto A per schivarli. Inoltre, per richiedere l’aiuto di Gin si dovrà premere il tasto X: la nostra compagna arriverà immediatamente al nostro fianco. A fronte di comandi essenziali, il gameplay non è per nulla semplice, a causa sia della limitata quantità di vite a disposizione del giocatore, che aumenteranno nel tempo, ma ci vorrà molta pazienza, sia della poca utilità di Gin, ma andiamo per ordine.
Ria avrà inizialmente 3 vite a disposizione per un livello composto da varie sezioni. In particolare, la parte in cui la protagonista affronta in una “sezione” chiusa i nemici che escono da vari portali si rivela ardua: è davvero complesso schivarli quando aumentano di numero anche perché Ria all’inizio ha a disposizione una sola “tecnica di combattimento”, ovvero la pistola “a soda”. Proseguendo in PopSlinger potrà ottenere dei miglioramenti per l’arma ma ci vorrà del tempo.
Se è vero che Ria può tranquillamente schivare nemici, altrettanto vero che il comando non è così pratico in PopSlinger, non dà un vero e proprio aiuto. In realtà, spesso non utilizzarlo è molto più utile, perché permette al giocatore di concentrarsi sullo sparare ai nemici, che compaiono sempre davanti a una distanza perfetta per prepararsi all’attacco.
In più, è possibile evocare Gin tramite il tasto X, ma solo dopo aver distrutto 4 nemici dello stesso colore di seguito. Una volta arrivata, la nostra compagna PopSlinger non si rivelerà così d’aiuto: anche lei ha un’arma simile alla nostra, che non le permette di sparare molto lontano e non è autonoma.
Gin sparerà ogni volta che lo farà il giocatore, nella sua stessa direzione e continuerà a stargli accanto per tutta la durata del suo intervento in PopSlinger. Insomma, è quasi la nostra ombra e se all’inizio è piacevole, dopo poco si rivela non così d’aiuto: potrebbe almeno sparare nella direzione opposta. Infine, appena urtiamo un nemico Gin si dissolverà, in attesa di un’altra combo per essere di nuovo disponibile. Insomma, chi fa da sé fa per tre.
Ria potrà comunque ottenere vantaggi da altre combo, ma questi si rivelano brevi e comunque non così utili, tutti condizionati sia dal piccolo numero di vite iniziale a disposizione in PopSlinger sia dal numero di mosse di Gin davvero limitato. Il titolo si rivela perfetto per chi ama le “ondate” e i livelli a tappe (una parte a scorrimento, una parte scontro frontale) meno abbordabile per quelli a cui piace muoversi rapidamente attraverso i livelli, anche per apprezzarne il design.
Comparto tecnico: PopSlinger è un tuffo negli anni ’90
PopSlinger, a livello visivo, rimanda subito ai giochi arcade anni ’90: uno stile grafico 2d, colorato e dalle linee sfocate riporta subito indietro nel tempo, tanto che a tratti sembra di non essere davanti a una Nintendo Switch, ma ai primi giochi arcade a scorrimento 2d.
Lo stile fumetto non è solo nella grafica ma anche nei movimenti di tutti i personaggi. Anche l’impostazione dei livelli sembra venire direttamente dal passato: via le regole di prospettiva e impostazione 3D per far muovere Ria praticamente solo avanti e indietro. Lo stile grafico risulta coerente e apprezzabile per tutti i nostalgici!
Il comparto sonoro di PopSlinger è di buon livello: la colonna sonora, ritmata e coinvolgente accompagna il proseguimento dei livelli in modo eccellente e a tratti fa venire voglia di muoversi a ritmo. Molto apprezzabile è il doppiaggio di Gin, ragazza dalla voce robotica coerente con il suo aspetto fisico “evanescente”. La voce della compagna incoraggia Ria livello per livello e, almeno a livello emotivo non la fa sentire sola nell’affrontare i livelli.
Insomma, a una prima impressione, PopSlinger si rivela un titolo apprezzabile, ma mancano alcuni elementi che potrebbero fare del gioco un titolo ancora migliore, a partire dall’utilità di Gin. Sicuramente offre qualche ora di intrattenimento, ma dopo un po’ fa storcere il naso sia per le poche vite a disposizione sia per la durata di ciascun livello.
Guarda il teaser trailer: