Secondo il punto di vista di IO Interactive, la software house danese che ha dato vita alla saga dell’Agente 47, si tratta del miglior capitolo in assoluto. Con Hitman 3 dovrebbe sospendersi il ciclo di questa saga ed iniziare i lavori su progetti completamente nuovi. Dico “sospendersi” e non “chiudersi” poiché c’è sempre la probabilità che lo studio possa in qualche modo riprendere la figura dell’Agente 47.
Hitman 3: lo sprint finale di IO Interactive
Attualmente i piani prevedono lo sviluppo di Project 007 dopo la distribuzione di Hitman 3. Un elemento aggiuntivo a questa situazione è la cessazione della collaborazione con Square Enix, perché Hitman non è stato soddisfacente dal punto di vista delle vendite.
IO Interactive ha dichiarato che questo capitolo della saga è stato lavorato meticolosamente per garantire al giocatore la massima flessibilità e libertà nella gestione dell’esecuzione dei vari bersagli. Ciò ha implicato uno sforzo in più da parte degli sviluppatori nell’arricchimento del level design per costruire mappe con la massima quantità di dettagli ludici possibili.
Hitman è già conosciuto nel mercato per le sue divertentissime meccaniche di gioco caratterizzate dalla possibilità di eliminare un target in svariati modi, dal più diretto al più subdolo.
Nonostante ci sia la possibilità di agire alla luce del sole, è sempre consigliabile l’approccio stealth perché non solo è una peculiarità specifica del gioco, ma permette al giocatore di trarre il massimo dall’esperienza ludica. Lo stile alla “Rambo” rischia di far decadere l’efficacia del gameplay.
In ogni caso l’Agente 47 è quasi sicuramente il Sicario più amato nella storia dei videogiochi sebbene la figura del sicario in sé ha sempre avuto un significato negativo poiché nella stragrande maggioranza di storie (dal cinema ai videogiochi) i sicari sono quasi sempre state figure ostili nei confronti di quelli che sono i vari protagonisti di un film o una serie o di un gioco.
In questo caso assistiamo ad un’inversione di ruolo che ci porta a provare una certa simpatia per un modello di personaggio che da nemico, viene preso come protagonista.