Il vice primo ministro ucraino, ovvero Mykhailo Fedorov, ha ufficialmente richiesto a Microsoft, Sony e Valve di togliere Atomic Heart dai propri store digitali. Il gioco, considerato da molti un’erede spirituale di Bioshock, è stato fortemente criticato poiché considerato razzista e profondamente irrispettoso nei confronti del popolo ucraino, in un periodo storico dove le tensioni tra Ucraina e Russia sono alle stelle.
La richiesta di ban per Atomic Heart via Twitter
La documentazione è stata pubblicata ufficialmente tramite l’account ufficiale governativo del vice ministro Fedorov, il quale recita:
“Official requests to ban selling Atomic Heart game. I do believe neither of these businesses support bloody regime, murders or romanticizing communism. Brand new level of Russian digital propaganda – using gaming industry”
Tradotto
“Chiedo ufficialmente di bannare il gioco Atomic Heart. Non credo che nessuna di queste aziende voglia supportare un regime sanguinario, che uccide e che romanticizza il comunismo. È un nuovo livello di propaganda russa in digitale – utilizzando l’industria videoludica”
Oltre a quanto scritto, nel Tweet è anche mostrata la lettera che è stata inviata a Jim Ryan (CEO di Sony Interactive Entertainment), Kenichiro Yoshida (Presidente di Sony Group Corporation), Brad Smith (Vice presidente di Microsoft) e Gabe Newell (CEO di Valve).
Official requests to ban selling Atomic Heart game. I do believe neither of these businesses support bloody regime, murders or romanticizing communism. Brand new level of Russian digital propaganda – using gaming industry.@Sony @PlayStation @Microsoft @Xbox @valvesoftware @Steam pic.twitter.com/DpaNO57bZC
— Mykhailo Fedorov (@FedorovMykhailo) March 3, 2023
La lettera inviata recita afferma di ringraziare il giro di vite che è stato fatto da moltissime compagnie private, decidendo di non collaborare più commercialmente con la Russia. Se non ne fossi a conoscenza, parecchie aziende videoludiche hanno deciso di non vendere più i propri prodotti in Russia a causa del recente conflitto.
Fedorov continua nella lettera e lamenta il fatto che Mundfish, ovvero gli sviluppatori di Atomic Heart, hanno un management interamente russo e questo sarebbe essere un grandissimo rischio, in quanto le vendite del titolo potrebbero finire nelle casse del governo e quindi riutilizzate per continuare la guerra contro l’Ucraina.
Oltre a quanto detto sopra, il vice ministro uncraino, afferma che il gioco viola la legge del proprio paese, in quanto il gioco promuove il regime comunista, con tanto di simboli sovietici. A fronte di questo è stato richiesto ufficialmente il ban del titolo dagli store di Microsoft, Sony e Valve, nel caso non vogliano essere considerate piattaforme che supportano il comunismo.
La questione come puoi ben notare è particolarmente spinosa e nessuno delle tre aziende interpellate ha ancora risposto alla richiesta. Staremo a vedere se Atomic Heart avrà vita breve.