La serie di Dragon Ball ci ha portato un’infinità di titoli che negli anni hanno colpito il cuore di mille fan. Visto il gran numero di giochi oggi ci soffermeremo solo su quelli usciti sulle console Sony.
Dragon Ball Z Ultimate Battle 22
Questo è il primo titolo uscito per la piattaforma PS. Il titolo non aveva un grandissimo numero di personaggi, ma in compenso regalava comunque diverse emozioni. Un roster numeroso non fa parte dei primi titoli di Dragon Ball. Lo stile di gioco era un picchiaduro in 2D che però permetteva un po’ di freneticità grazie alla possibilità di muoversi all’interno del rettangolo di gioco. Vi era una barra della vita e una del caricamento dell’energia. I personaggi erano circa una ventina.
Dragon Ball Z: The Legend
Questo titolo rispetto a tutti i Dragon Ball usciti sino ad ora ha un sistema di gioco molto particolare che tiene in considerazione la forza dei personaggi. Per farvi un esempio, se utilizzate Nappa contro Goku SS3 ogni colpo che vi darà sarà molto più potente del vostro. Ogni personaggio può subire massimo 3 mosse speciali prima di morire ed è permesso combattere 3vs3. Però la peculiarità di Dragon Ball Z: The Legend è la presenza di una barra che inizialmente sarà metà blu e metà rossa. Tutti i vostri colpi muoveranno la barra blu verso destra e quando sarà completamente del vostro colore partirà una special. Di norma i combattenti possiedono due mosse speciali diverse.
Dragon Ball GT: Final Bout
Come da titolo questo è il primo che tratta la serie di Dragon Ball GT. I personaggi iniziano ad essere più numerosi anche per sbloccarli tutti bisogna utilizzare dei trucchi. Uno di questi che non si può ottenere in alcun modo è Goku SS4 ed è ovviamente il personaggio più potente. Non ha molte modalità, infatti ha la storia e una serie di missioni in cui dovrete far salire di livello il vostro personaggio per lottare al meglio. Qui inizia ad essere evidente il miglioramento ed è possibile far scontrare le proprie onde energetiche.
Dragon Ball Z: Budokai
LA ps2 segna il passaggio alle serie di titoli a catena che arrivano a completare una trilogia nella maggior parte dei casi. Il primo è Budokai che per la prima volta implementa un sistema di trasformazioni all’interno del gioco. Seppur con qualche difetto assistiamo ad un combattimento più dinamico, anche se troppo spesso incentrato sul recupero dell’energia.
Dragon Ball Z: Budokai 2
Questo gioco è un miglioramento del precedente che sistema qualche difetto, migliora la grafica e il comparto tecnico in generale. Fare combo diventa più semplice ed emozionante, infatti mentre si fanno una serie di attacchi è possibile concatenare onde energetiche o tecniche come L’artiglio del Lupo di Yamcha. Possiamo personalizzare le abilità e nuove modalità sono presenti. Una simpatica caratteristica è la possibilità di fare fusioni improbabili.
Dragon Ball Z: Budokai 3
Questo è l’ultimo capolavoro realizzato in 2D, a mio avviso. In questo Dragon Ball vediamo l’unione dell’esperienza maturata nei precedenti capitoli e le innovazioni di quello nuovo. Il sistema di combattimento viene completato anche con minigiochi a pressione per fare piccole combo e realizzare potenti mosse. Questo titolo contiene anche personaggi di GT e permette un escalation di trasformazioni. Tutto ciò che era possibile nel precedente titolo è stato migliorato in questo. Le special sono particolari e hanno un’interazione di attacco e difesa. Premendo al momento giusto si ottiene dell’energia, una volta finito la fase di raccolta si vede chi ne ha di più. Se vince la difesa i danni sono ridotti, al contrario i danni sono normali. Qui è presente una piccola storia alternativa.
Dragon Ball Z – Budokai Tenkaichi
Il primo gioco con un sistema di combattimento in 3D che permette nuove combo, scontri onde e tanti personaggi. la peculiarità della modalità storia è il rapporto di di forza dei personaggi. per capirci meglio, durante il combattimento di Vegeta Scimmia contro Goku, lui con semplici pugni ci farà parecchi danni, mentre noi pochissimi e sarà spesso una prova a tempo di resistenza. Una pecca che però possiamo notare è che alcuni combattenti sono in grado di assorbire determinati attacchi come Broly. Questo mentre subisce i nostri colpi è in grado di contrattaccare anche senza pararsi o utilizzando particolari tecniche.
Dragon Ball Z – Budokai Tenkaichi 2
Quando un gioco è ben fatto perché non farne un seguito? Così esce il numero due che amplifica le combo e migliora la grafica del titolo. Presenta tante modalità, tra cui una con sfide speciali. In questo titolo come negli altri di questa serie è possibile trovare le sfere del drago sparse nella mappa distruggendo le montagne o l’ambiente circostante. Diventa molto più frenetico e l’abilità del giocare è più sensibile. Il roster è notevolmente ampliato.
Dragon Ball Z – Budokai Tenkaichi 3
Da molti definito il miglior Dragon Ball di sempre, Tenkaichi 3 porta con sé lo sviluppo massimo della serie. Un numero di personaggi elevato e presenta ogni trasformazione possibile in Dragon Ball, Z e GT. La storia presenta diversi scenari e fasi di interazioni. Inoltre ad intervallare i combattimenti sono presenti delle cutscene. Non a caso il titolo spesso viene modificato per aggiungere i personaggi della saga di Super. Presenta diverse modalità come il precedente, nonché la possibilità di migliorare i danni dei personaggi. Non è presente un sistema di potenza dei personaggi, ma alcuni sono più rapidi nei movimenti, come Gogeta.
Dragon Ball Z: Infinite World
Le idee erano finite e volevano riproporre uno stile che era piaciuto quindi sullo stile di Budokai 3, esce questo titolo. Non è da mettere nella sezione da dimenticare, ma manca un po’ di mordente dopo Tenkaichi 3. Di innovativo abbiamo dei minigiochi da fare durante le varie fasi della storia, ad esempio il serpentone percorso da Goku per andare da Re Kaioh.
Dragon Ball Z: Sagas
Possiamo definirlo un piccolo esperimento fallito da parte di Bandai Namco. Perché senga il passaggio al multipiattaforma, ma perde di qualità. In questo gioco hanno provato ad unire ai combattimenti la moda nascente degli open world. Le combo sono molto semplici, presenta pochi personaggi e non è possibile volare o fare grandi movimenti. Ergo un esperimento fallito malamente anche se in qualche frangente può dare tante sensazioni. Gli intermezzi non sono male.
Super Dragon Ball Z
Un gioco a mio avviso da dimenticare. Super Dragon Ball Z presenta un roster molto contenuto e nonostante provi ad imitare i picchiaduro in stile Tekken, perde il suo charm e anche la qualità grafica. Dragon Ball non era nato per quella tipologia e ci sono mosse molto contenute e un gioco che procede a rilento. In compenso ha un menù molto bello da vedere e mantiene diverse modalità. Una pagina nera dei giochi sulla serie di Goku e amici.
Dragon Ball Z: Burst Limit
Vedendo gli errori dello scorso titolo ripartono dalla base di Budokai, migliorando alcune parti visto che il processore della nuova console permette di migliorare alcune componenti. Adesso viene implementata una barra di energia che permette di lanciare mosse speciali finali quando è completamente carica. Il resto del sistema si muove sulle tre dimensioni e mantiene lo stile di Buokai.
Dragon Ball: Raging Blast
Questa volta il team riprende il buon vecchio Budokai Tenkaichi e cerca di fare un lavoro di fino migliorando l’estetica e ampliando le zone di combattimento. Alcune combo variano rispetto al titolo della precedente generazione, ma la sua anima rimane inalterata.
Dragon Ball: Raging Blast 2
Seguito del precedente che non porta quasi nessun miglioramento se non piccole interazioni di battaglia che migliorano il coinvolgimento degli utenti. Nonostante non abbia molte novità dimostra il buon prodotto che era il precedente capitolo. Un gioco che vale la pena recuperare anche se mancante di una vera e propria storia.
Dragon Ball Z: Ultimate Tenkaichi
Bene se vi eravate stancati del solito gioco, questa volta il team di sviluppo si lascia di nuovo prendere dalla fantasia creando un gioco fatto tutto da interazioni. Ovvero dopo un paio di colpi iniziano delle animazioni in cui noi e il nostro avversario dovremo scegliere come muoverci per attaccare/parare. Il 95% del combattimento si svolgerà in questo modo. La vera grande novità è la presenza di un personaggio esterno al mondo di Dragon Ball se pur predefinito.
https://www.youtube.com/watch?v=-PHyGPjlk8k
Dragon Ball Z: Budokai HD Collection
Questo è il porting su PS3 della serie uscita per la old gen di quei tempi. Il gioco non porta alcun miglioramento se non quello visivo, questo però permetteva a tutti di recuperare un titolo ben fatto e molto emozionante da giocare.
Dragon Ball Z: Battle of Z
Il primo titolo che contiene la prima parte della storia di Dragon Ball Super, in cui Goku combatte contro il Dio della Distruzione Bills. Il sistema di combattimento è ormai fisso sul 3D e permette una varietà di mosse e combattimenti in gran numero. Quindi per esempio contro la Broly sarà possibile utilizzare un Guerriero Z, mentre gli altri saranno guidati dall’IA. Purtroppo l’intelligenza artificiale pecca di intelligenza. Il titolo è l’unico uscito anche su PS Vita.
PlayStation Portable: Dragon Ball Z: Shin Budokai
Come da nome il sistema di combattimento è similare se non identico a quello di Budokai anche se presenta una storia diversa se pur molto standardizzata. Il roster non è indifferente e permette di godere una piccola storia diversa dalla solita con gusto e divertimento.
Dragon Ball Z: Shin Budokai 2
Evoluzione del primo titolo in diversi aspetti. Primo la storia del tutto nuova ed emozionante. Altra interessante novità è la possibilità di essere aiutati dal computer. Infatti ogni parte di storia ha delle missioni da completare e diversi nemici da affrontare. Ogni missione può essere iniziata con un totale di due compagni che lotteranno contro gli altri nemici, mentre magari voi tenete il massimo della vita per il nemico della zona. Tutti i personaggi hanno delle classificazioni in base alla loro potenza e ovviamente non possono esserci più personaggi uguali a combattere.
Dragonball Evolution
Bisogna davvero sprecare parole? Oltre che un pessimo film è stato realizzato un gioco che non rende per nulla fede alla serie di Dragon Ball sia come tecniche utilizzate che come stile di gioco. Dovrebbe ispirarsi in maniera molto lontana a Budokai, ma le meccaniche sono farraginose e brutte da vedere. Non vale neanche la pena consideralo, ma per dovere di cronaca è giusto segnalarlo.
Dragon Ball Z: Tenkaichi Tag Team
Mancante di una vera e propria intro di gioco, il titolo pone il giocatore a sfidare il nemico in avvincenti battaglie 2vs2. Un gioco che presenta uno stile di combattimento simile a Battle of Z e che gli somigli anche per IA spesso non troppo intelligente. Un gioco che per essere goduto al 100% bisogna di un amico e la difficoltà di gioco al massimo per spalleggiarvi fra compagni.
PlayStation 4: Dragon Ball Xenoverse
Primo gioco in cui la personalizzazione del personaggio è davvero completa fin nei minimi particolare, partendo dall’aspetto fino ad arrivare alla razza con annesse trasformazioni. In questo titolo creerete il vostro personaggio come più vi aggrada salendo di livello e aumentando le statistiche. La storia arriva fino alla saga di Gold Freezer. Il gioco ha un evoluzione del sistema di combattimento in 3D visto che sfrutta pura una barra del vigore per teletrasportarsi ed un movimento più ampio e fluido. La storia vuole che Trunks Xeno in difficoltà evochi un Time Patroller per aiutarlo a sistemare gli eventi della storia. Oltre alla storia, abbiamo la presenza di missioni parallele in cui con amici o con il computer si potranno guidare altri due combattenti, con scenari segreti all’interno delle missioni.
Dragon Ball Xenoverse 2
Evoluzione del precedente capitolo e sistema alcune lacune come la possibilità di trasformarsi ampliata a tutti i personaggi. La storia è molto similare al precedente anche se arriva fino al Torneo contro il Sesto Universo e vede un upgrade del sistema di combattimento. La personalizzazione è migliorata e vi è un ampio roster, in cui ogni guerriero ha dei parametri di forza. Pecca è che i vostri compagni non si trasformeranno quasi mai. Nuovi eventi sparsi per la mappa sono presenti in questa versione di gioco e uan nuova modalità introdotta con un aggiornamento gratuito chiamata Hero Colosseum. Sicuramente c’è ancora da migliorare sotto molti punti, ma sono sulla giusta strada. Altro difetto è la mancanza completa dei personaggi della prima serie di Dragon Ball, quella in cui Goku è solo un bambino.
https://www.youtube.com/watch?v=tiThj8LPfBM
Dragon Ball FighterZ
Titolo fresco di uscita e prodotto da una casa diversa da Bandai. Il sistema di combattimento è in 2.5D e promette faville visto la grande presenza di combo e attacchi simultanei. Gli scontri sono 3vs3 ed è quindi possibile giocare con amici per lanciarvi in grandi sfide. Il roster non è molto ampio come in altri titoli, ma abbiamo una storia un po’ modificata e l’introduzione dell’androide N°21.