: Youtube e gli youtuber sono ormai termini noti a tutti, sentiti quasi quotidianamente sia dai più giovani che dai più attempati. Per i primi, questo mestiere esiste da sempre ed è quotidianità mentre per chi ha qualche hanno in più, di questo lavoro ha visto la nascita e la crescita nel temo. Io faccio parte del secondo gruppo e sono qui proprio per raccontarti come tutto ciò ha avuto inizio.
Youtube e Youtubers
Ora chi sia uno youtuber lo sai già ma, andando ad analizzare la sua etimologia è chiaro che il termine derivi da youtube. Quindi partiamo dal primo assunto, all’origine di tutto c’è la piattaforma di video sharing più famosa del mondo. Poco importa se ora i canali utilizzati dagli streamer sono tanti e diversi, quello che ci interessa è che senza la nascita di Youtube, non sarebbe mai esistito lo youtuber.
Già perchè anche youtube non esiste da sempre come potresti pensare. Fondato nel 2005 da tre menti geniali, precedentemente operative presso PayPal, si è mostrato al pubblico con un video di 18 secondi di uno dei fondatori, davanti alla gabbia di uno zoo. No, nessun effetto wow effettivamente ma, quando crei una cosa così nuova dovrai pur provarla in prima persona.
L’effetto wow arriva ora. Nel giugno 2006, circa 1 anno e mezzo dopo la sua nascita, Youtube girava attorno alle 100 milioni di visualizzazioni al giorno, con un miliardo e mezzo di visitatori mensili e oltre 65 mila filmati caricati ogni 24 ore. Numeri incredibili, secondi solo a Google che ha ben pensato di comprarselo per 1,65 miliardi di dollari. Da lì un successo senza fine che ha portato gli utenti a visualizzare ogni giorno, oltre un miliardo di ore di video.
Quindi dal 2005 in poi è stato messo a disposizione un ambiente completamente gratuito per caricare i propri video e mostrarli al mondo intero.
Contestualmente alla nascita di youtube, nascono quindi gli youtuber che di fatto, sono coloro i quali caricano contenuti originali su youtube. Il termine è diventato talmente famoso che la Treccani lo ha inserito come neologismo nel 2015.
La definizione che ne riporta l’autorevole sito è questa:
“Persona, di solito giovane, iscritta alla comunità del sito di condivisione YouTube®, che carica video originali in cui si esibisce in una sorta di spettacolo personale, consistente nel commento più o meno scherzoso delle fasi del videogioco in cui è impegnata, nelle imitazioni di celebri cantanti pop e simili, ottenendo talvolta popolarità e successo commerciale”
Tecnicamente ineccepibile, ma già in parte datata, in quanto mancante di uno degli elementi ormai più cari agli youtuber. Il live streaming. Mentre buona parte dei video fino a qualche tempo fa erano registrati, montati e pubblicati con una vera e propria sorta di regia, ora sempre più di moda vanno le dirette. Continua certamente ad essere vivissimo il volume di video caricati in modalità standard ma sempre più successo stanno avendo le famose “live”.
Streaming Live
Oltre al canonico upload di video montati, il fenomeno che stà prendendo piede negli ultimi tempi è quello dello streaming live, dove uno youtuber, condivide un contenuto in diretta, permettendo quindi agli utenti di vedere realtime cosa sta facendo l’utente e poter anche interagire con lui.
Lo streaming online è quasi tutto relativo al settore dei videogames e questo ha portato alla creazione di vere e proprie piattaforme apposite per lo sfruttamento di questa funzionalità. Prime tra tutte Twitch piattaforma dietro la quale c’e’ l’altro colosso mondiale, Amazon.
Anche youtube fornisce un suo servizio di streaming, Youtube Live che permette agli utenti di fare delle vere e proprie dirette così come Facebook. In tutto ciò Microsoft non è stata a guardare. Ha acquistato Beam, un altro servizio di streaming, trasformato poi un Mixer.
Quest’ultimo non ha avuto il successo sperato portando la piattaforma a chiudere ufficialmente il 22 Luglio trasferendosi su Facebook Gaming. La battaglia è aperta su tutti i fronti tra i vari big e, per far scendere in campo Google Amazon Facebook e Microsoft, l’argomento deve essere diventato veramente importante e soprattutto d’uso quotidiano.
Visti gli elementi in gioco, è facile intuire come il giro d’affari che c’è dietro è enorme e ha portato quindi gli utenti a tentare la “carriera” degli youtuber sempre più frequentemente, portando questo passatempo a diventare un vero e proprio lavoro, il lavoro più ambito dai giovani d’oggi. Ma attenzione, questo come l’influencer sono nuovi lavori che promettono solo divertimento e soldi a palate, ma la realtà è diversa e sicuramente più complessa.
Professione Youtuber
E’ probabile che se sei un giovane videogamer, tu abbia almeno una volta avuto la voglia di essere uno youtuber. E’ lecito e normale, capita anche a me a volte di pensare che sarebbe letteralmente “fico” farlo per divertimento e, perchè no, per lavoro. Non è errato pensarlo o addirittura farlo, ma è sbagliato credere che sia facile farlo diventare un mestiere.
Partiamo dalle basi, farlo, lo possono fare tutti quelli dotati di una webcam, un pc ed una connessione internet. Anzi, si puo’ fare streaming anche direttamente da console, persino senza webcam. Questo indica che la possibilità di condivisione dei contenuti è fattibile e facile.
Quello che risulta molto meno facile è creare un contenuto appetibile e soprattutto riempirsi di follower che sono poi la benzina di questi nuovi personaggi. Il numero di follower è ormai il parametro di valutazione di uno youtuber ed è anche il parametro sul quale possiamo capire se questo passatempo può diventare un mestiere o meno.
Innanzi tutto, per non scoraggiarti, ti assicuro che di persone che ce l’hanno fatta ce ne sono molte, tante al punto da avere una pagina Wikipedia dedicata. Un elenco parziale, in continuo aggiornamento e che in realtà manca di moltissimi elementi, soprattutto gli youtuber italiani.
Andando quindi ad analizzare cosa succede nello stivale, prendo spunto da un articolo di Webboh per segnalarti che solo in italia ci sono 55 youtuber con oltre 1 milioni di iscritti.
Se prendiamo in considerazione la TOP 3 sicuramente sai di chi parliamo e avrai probabilmente visto almeno un loro video
- FavijTv – 5.6M
- Me contro te – 4.87M
- iPantellas – 4.84M
Ma quanto si guadagna a fare lo youtuber? Veniamo al sodo perchè sicuramente è la prima domanda che ti sei fatto. Prendendo spunto da un vecchio articolo de La Stampa, si parla di incassi che vanno dai 2000 ai 4000 dollari per canali da 1 milione / 2 milioni di visualizzazioni.
A questo punto il conto è facile e facile è fare un rapporto in base agli iscritti. Se un canale da 5,6 milioni di iscritti è sicuramente molto redditizio pensate quando possa esserlo il canale di PewDiePie che ha ormai raggiunto i 105 milioni di iscritti!
Ora il mercato gira molto forte intorno agli streamer, che sono youtuber che invece che caricare video fanno principalmente delle dirette. Pensate che Ninja, uno dei più famosi streamer di Fortnite ha rifiutato un’offerta da 90 milioni di dollari (almeno queste sono le voci) da Facebook Game ed è ritornato a Twitch dopo che è saltato Mixer, piattaforma che si era accaparrata le sue prestazioni.
I’m surprised a lot of people didn’t know what my tweet was about. If you didn’t know, after mixer was bought by Facebook gaming Ninja was completely released. He was offered 90m to come finish out the time on FB platform and he said no.
— TFG (@TFGmykL) June 24, 2020
Riguardo l’etica di questo mestiere, a dispetto di quanti possono parlarne meno bene, è semplicemente un modo diverso e nuovo di proporre contenuti digitali come fossero video musicali, serie tv e film e, se nessuno si sognerebbe mai di criticare un attore, credo sia giusto che nessuno si prenda la briga di criticare gli youtuber e chi li segue in quanto a tutti gli effetti, sono soggetti universalmente riconosciuti apprezzati e seguiti che fanno a loro volta girare l’economia delle pubblicità attorno al quale si muove mezzo mondo.
C’è quindi da guadagnare e anche da arricchirsi ma non è facile, non è solo un gioco. Bisogna sicuramente essere fortunati ma anche maledettamente bravi. Provare non costa nulla, o quasi!
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