PS Vita è l’erede spirituale di PlayStation portable o per gli amici PSP, se non sai di cosa si tratta pazienta un attimo e ci arriviamo! L’obiettivo dell’articolo di oggi è molto semplice: voglio raccontarti una storia, cioè la storia di uno dei più grandi fallimenti di Sony, per poi lanciarti una riflessione.
Più nel dettaglio, la vicenda che ti voglio raccontare è tratta da quella volta in cui Sony lanciò sul mercato una macchina dal grande potenziale ma infine non ci credette abbastanza, rovinando così un progetto molto promettente! Perciò se sei curioso di sapere di cosa si tratta, resta con noi e di certo non ne rimarrai deluso!
Sony ci prova, arriva la gamma portable console!
Prima di iniziare, dobbiamo fare un tuffo nel passato, precisamente nel 2004. Proprio così, l’anno del primo Nintendo DS e dove entrando in un qualsiasi negozio accessoriato con videogiochi, nei casi più fortunati riuscivi a trovare ancora qualche titolo PlayStation 1. Si tratta sicuramente di un periodo d’oro per il mondo del gaming e che al solo pensiero potrebbe provocarti grande nostalgia!
Proprio mentre PlayStation 2 ancora faceva battere intensamente il cuore dei player, Sony è finalmente pronta a svelare la propria prossima mossa e lanciare PlayStation portable o meglio PSP. Si tratta del primo non troppo timido, vero e proprio tuffo nel mercato portable, fino ad allora dominato da Nintendo con l’iconico Nintendo DS.
Come definire PSP? Probabilmente in molti modi, ma primo tra tutti si tratta di una console potente, piccola, ma soprattutto portatile e come se non bastasse in grado di contare su moltissime esclusive come: metal Gear Solid Peace Walker, God of War Ghost of Sparta, God of War Chains of Olympus e così via!
A oggi possiamo dirlo con certezza, l’azzardo di Sony ha premiato, dopo più di 10 anni di supporto, terminato nel 2014 l’azienda è riuscita a vendere ben 81.09 milioni di unità nel mondo e di queste ben 21 milioni solo in nord America. Tieni bene a mente queste cifre perché più avanti ci saranno molto d’aiuto per tirare qualche somma.
Ma cosa rende tanto speciale PSP? Difficile spiegare come mai la macchina suscitava così tante emozioni in noi player, però ci voglio provare!
In primo luogo non si tratta solo di una console con cui giocare, grazie all’interfaccia XMB (la stessa che poi ereditò PlayStation 3 e che a mio parere rimane una delle migliori Shell mai sviluppate da Sony). La macchina oltre a garantire l’accesso a moltissimi giochi tra cui come già accennato prima esclusive non di poco conto, è anche dotata di browser, possibilità di ascoltare musica, di messaggiare e molto altro!
Per elaborare al meglio queste informazioni, ti invitiamo a fare un tuffo nel passato e ripensare al 2004 che sicuramente non vanta lo sviluppo tecnologico di oggi e di conseguenza tali novità non erano di certo all’ordine del giorno!
Tanto per dirne una, ricordo che addirittura la usavo per guardare film all’epoca! Inoltre, ciliegina della torta in ambito gaming, la macchina è anche in grado di far girare in maniera non troppo problematica vecchi titoli PlayStation 1!
Come ha reagito il pubblico a una così succulenta uscita? I 249 dollari che PSP richiedeva al lancio non hanno scoraggiato nessuno e oggi possiamo definire tutto ciò come un successo inaspettato che ha portato una delle macchine più gettonate dell’epoca a meritarsi un successore: PS Vita.
PS Vita: l’erede spirituale di PSP!
Nel 2011, Sony annuncia alla stampa quella che doveva diventare al tutto per tutto il successore di PlayStation portable, cioè PlayStation Vita. Si tratta di una nuovissima macchina che noi italiani abbiamo visto nei negozi solo nel 2012.
Senza perderci in troppi tecnicismi è importante capire cosa la nuova creatura di Sony garantisce diverse migliorie e novità: in primo luogo due stick analogici che hanno portato i player a tirare un enorme sospiro di sollievo, questo perché mirare con il vecchio modello di PSP era un impresa non di poco conto!
PS Vita vanta anche uno scintillante display da 5 pollici OLED, non manca all’appello un multi-touch capacitivo touch screen (anche questa grandissima novità per l’epoca) e il supporto Bluetooth, Wi-Fi, ma anche un opzionale modulo per il 3G che però per ovvie ragioni non ha poi catturato così tanti utenti di PS Vita.
Sotto il cofano invece, PS Vita vanta un quad-core ARM Cortex-A9 MPCore come processore e un quad-core PowerVR addetto al comparto grafico. Niente più XMB però. Il tutto viene rinnovato per adattarsi al touch di PS Vita! Di seguito ti lascio una tabella con tutti i dettagli sui componenti nel caso tu fossi particolarmente curioso!
Insomma, sulla carta tutto bene a quanto pare, a maggior ragione se consideriamo che per fare fronte alle novità di Nintendo, Sony ha dotato la sua nuova PS Vita di fotocamera su entrambe le due facce e una piccola base di realtà virtuale, con tanto di speciali carte e video introduttivi mirati a spiegare al meglio tali novità!
Se le premesse per la scintillante succeditrice di PlayStation portable ci sono tutte, qualcosa è andato storto lungo il cammino, infatti la triste storia di PS Vita, non te lo nascondiamo, ha avuto un epilogo davvero toccante. Nel 2013, a soli 2 anni dall’uscita, Sony non felice delle scarse vendite annunciò un cambio di prezzo per PS Vita rendendola a tutti gli effetti più economica: si passava dai 249 dollari di prezzo di lancio alla modica cifra di 199 dollari.
Una notizia che a prima vista potrebbe sembrare buona, ma come i più fedeli fan dell’azienda sanno, si tratta del classico modus operandi di Sony per dire alla propria utenza “eh, forse faccio qualche passo indietro!”
E infatti i guai per gli utenti non hanno tardato ad arrivare: successivamente a tale diminuzione di prezzo, nel 2014 l’azienda cominciò ad ammettere di aver ridotto gli sforzi verso PS Vita e dichiarò pubblicamente che il numero di giochi prodotti per essa sarebbe diminuito.
Ovviamente il marchio di console portatile evitata persino dalla stessa azienda produttrice non tardo a diffondersi tra i vari studi di sviluppo, perché si sa che anche quando l’autore smette di credere nel proprio progetto allora tale progetto è segnato! Segnato come la scelta di Sony segnò la fine di PS Vita che nel 2019, a soli 7 dall’inizio della produzione andava in pensione!
Quella volta in cui Sony non ci credette abbastanza!
Dopo questa non troppo veloce carrellata di informazioni, arriviamo al succo della riflessione che voglio lanciarti. Una riflessione che si basa su un’unica domanda che mi sono posto per anni: PS Vita è davvero un flop? Per carità, se dovessimo guardare le vendite la risposta sarebbe sicuramente un sì!
Non solo non si è dimostrata all’altezza della rivale Nintendo 3DS, ma ha anche venduto “solamente” 10 milioni di unità fino al 2015. Non è chiaro quali siano le stime precise che tengono conto del periodo di tempo che va fino al 2019, ma una cosa è certa: contro le 81 milioni unità di PSP vendute non c’è verso di competere!
Ma ripeto, PS Vita si può davvero definire un progetto mal riuscito? A mio parere assolutamente no! Partiamo dall’hardware. Si tratta sicuramente di un macchinario con le carte in regola per l’epoca. Non solo stiamo parlando di una console portatile leggera e facile da portare in giro poco più grande di PSP, ma anche di un dispositivo capace di riprodurre fedelmente il catalogo retrò di Sony oltre a possibili esclusive degne di nota.
Insomma, nelle proprie mani all’epoca l’azienda aveva un dispositivo che se ben sfruttato poteva dare il via a una serie di esclusive a non finire che l’avrebbero aiutata ad accaparrare sempre più clienti. L’esempio l’abbiamo sotto gli occhi, Nintendo fa delle esclusive il proprio biglietto da visita: se io voglio giocare a Zelda, o mi prendo una console Nintendo o non ci gioco!
Ma quindi, appurato questo, perché il progetto PS Vita è fallito? Molto semplice, perché Sony non ci ha creduto abbastanza! Probabilmente se tu chiedessi al colosso nipponico stesso i motivi che l’hanno spinto a cessare il supporto alla console la risposta sarebbe un: “ci sono gli smartphone che hanno conquistato il mondo mobile/gli utenti non sono interessati” e via dicendo.
Ma la verità è che l’azienda si è arresa al proprio destino senza neanche provarci! PS Vita tutt’oggi presenta una soluzione congeniale per il gaming tascabile, i due analogici, lo schermo OLED e la leggerezza, la rendono un’alternativa vincente.
Quando una console portatile arriva a costare 240$ e gli sviluppatori esterni si trovano costretti ad abbandonare i loro progetti per tale macchina a causa degli elevati costi di sviluppo, qualcosa non sta andando per il verso giusto.
La domanda è: come Sony avrebbe potuto ovviare alla situazione PS Vita? Attraverso titoli first-party ovviamente! Ti ricordo che PSP ha avuto tra le proprie redini esclusive che sono poi diventate addirittura giochi dell’anno, come God of War e se vogliamo Metal Gear Peace Walker che seppur ora si possa giocare anche su console fisse, all’epoca era un esclusiva PSP.
Se invece pensiamo a PS Vita, che titoli in esclusiva ci vengono in mente? Quasi nessuna di rilievo per quanto mi riguarda! Dopo il primo anno di uscite succose, Sony ha sempre più scemato la propria produzione. Come se non bastasse, l’azienda ha anche pensato di vendere hardware proprietario giusto per allontanare altri clienti, magari interessati alla macchina.
Un esempio sono le schede di espansione a prezzi proibitivi. Vuoi espandere la memoria della tua PS Vita? Paga 40€ per pochi GB! Altrimenti non avrai spazio per i giochi. Ti assicuriamo che attualmente a meno di modding, non c’è verso di espandere la memoria della macchina senza passare per le Memory card di Sony che ovviamente oltre a essere fuori commercio sono anche vendute a prezzi proibitivi!
Insomma, l’azienda non ha creduto nel proprio progetto e come un bambino che si demoralizza dopo il primo esercizio sbagliato, ha piantato tutto a metà! Ma PS Vita poteva essere molto di più!
La community prende in mano la situazione!
Con la mamma di PS Vita che prende sempre più le distanze dal proprio progetto, cominciando a eliminare dalla console servizi molto gettonati come la messaggistica da app e chiudendo molti server di giochi First party molto giocati, alcuni membri della community decidono di intervenire!
Chiariamoci, al giorno d’oggi con una PS Vita si può fare ben poco senza i dovuti accorgimenti. I giochi in commercio sono ormai fuori produzione e le varie aziende indie che avevano puntato molto sulla macchina si sono ritrovate qualche tempo fa sotto l’ennesima mossa ostruzionistica di Sony che ha voluto limitare ulteriormente l’accesso al PlayStation Store. Ma allora perché ho appena esordito dicendo che la community ha preso in mano la situazione? Ci arrivo subito!
La rinascita di PlayStation Vita.
Dopo l’abbandono del progetto da parte di Sony e un silenzio che voleva dire più di mille parole, un team di hacker ha cominciato a mettere seriamente mano all’interno di PS Vita. Dopo anni di sperimentazione, il gruppo stesso di hacker è riuscito probabilmente a comprendere PS Vita molto meglio degli sviluppatori.
Ci sono voluti due anni, ma si è riusciti a penetrare le difese di Sony ed entrare nel kernel di PS Vita che per chi non fosse pratico, possiamo definire come il cuore del sistema operativo.
A tal proposito, è secondo me interessante capire il modo geniale in cui un gruppo di persone è riuscita a penetrare le difese del colosso nipponico: l’idea è stata quella di “disorientare” il sistema in modo tale da attaccarlo. Andando molto sul semplicistico, gli hacker hanno mandato molti più dati di quelli che la console potesse processare e facendo questo il sistema operativo non ha più capito come comportarsi.
Seppur detto così sembra facile, è stata solo la base per abbassare le difese dal console e procedere con l’attacco vero e proprio! Insomma, in poche parole nel giro di anni si è riusciti a trovare un modo per modificare PS Vita, ma che vantaggi può comportare tutto ciò?
PS Vita: lo strano caso della console evitata che diventa la prima scelta dei gamer!
Premettendo che noi non stiamo in nessun modo incentivando al modding ma mi sto solamente limitando a raccontare una storia e per questo motivo non rilascerò ne nomi ne modi per rompere le difese di Sony, ecco che da qui in poi arriva il cambio di rotta per quanto concerne PS Vita. Da console evitata da tutti, a una macchina ideale per il retrogaming e non solo!
In parole povere, non solo gli hacker sono riusciti in poco tempo a mettere su un ecosistema solido, ma anche a replicare interamente il software di PlayStation portable. Proprio così, la PS Vita da quel momento in poi poteva trasformarsi in una PSP.
Andiamo con ordine però, perché non potrebbero esserti chiari a prima vista i vantaggi di tutto ciò.
Perché trasformare una PS Vita in una PlayStation più vecchia? Molto semplice! Come abbiamo già annunciato a inizio articolo, Sony aveva dotato PlayStation portable di opzioni di emulazione che tradotto significa poter leggere i titoli di PlayStation 1.
Di conseguenza, una volta replicato il software della vecchia macchina, diventava questione di uno schiocco di dita fare girare al proprio interno ogni singolo titolo di PlayStation 1.
Fu così che un gruppo di persone nella propria stanza, da sole e senza un minimo guadagno economico, sono riusciti a fare ciò che Sony non è riuscita a fare con pressoché infinito capitale e team di ingegneri: rendere PlayStation Vita una macchina che vale la pena essere acquistata!
Proprio così, poter giocare a ogni singolo gioco della PlayStation 1 senza dovere per forza di cose attaccare la vecchia console in salotto o stare davanti a un monitor non è di certo cosa di tutti i giorni e là fuori è pieno di gente che ama il retrogaming. Ma non è finita qui! Perché aperta una porta, alcune volte se ne aprono molte altre.
Non sono infatti mancati progetti a dir poco ambiziosi, come quello mirato a far girare sulla macchina una versione completamente rifatta della trilogia di GTA. Proprio così!
Un gruppo di persone ha completamente riadattato il codice di gioco di GTA San Andreas, vice city e III alla playstation Vita permettendo soltanto ai possessori delle versioni originali di giocarci. In parole povere, se possiedi il gioco per PC puoi usufruirne anche per PlayStation Vita.
Potrei stare ore ad elencare la moltitudine di progetti che playstation Vita vanta da parte della community. Non parlo ovviamente solo di giochi, ma anche di browser internet dedicati, driver per lo stream Nvidia e chi più ne ha più ne metta. La community ha preso una console dalla tomba, la resuscitata e l’ha resa molto meglio di come era in origine!
Tirando le somme: PlayStation Vita è un occasione sprecata?
Che domande, certo che sì! Ciò che Sony non ha capito è in che direzione doveva mirare. I player non volevano per forza esclusive inedite da budget a infiniti zeri oppure funzioni strane e mai più implementate in altre macchine. A volte la semplicità premia, il retrogaming premia! L’azienda molte volte si dimentica la propria storia.
Si dimentica che moltissimi titoli PlayStation e PlayStation 2 vengono ancora visti come gioielli imperdibili dagli utenti. Un esempio è la trilogia di Rockstar che nonostante i mille problemi tecnici viene comunque acquistata per amore. Il fattore nostalgia non è una cosa che si controlla e l’azienda poteva sfruttarlo al meglio.
Cosa si poteva fare di diverso? Evitare Memory card da 30GB a 125 dollari al pezzo tanto per cominciare, favorire il retrogaming puntando anche su rielaborazioni adatte all’hardware della macchina di titoli PlayStation 2 e PlayStation 1 e soprattutto, non abbandonare il progetto al primo segno di difficoltà ma incentivare le varie case di produzione e sviluppare per PlayStation Vita.
Seppur a grandi linee, ora sai la storia di PlayStation Vita, quindi arrivato a questo punto una domanda ci sorge spontanea fartela: sei ancora convinto che la console sia stata un così grande fallimento? Se sì, di chi è la colpa secondo te?