Partiamo dall’inizio, ovvero dalle parole proferite da Phil Spencer nello streaming organizzato da Microsoft su Mixer, in cui il boss di Xbox ha dato le prime indicazioni circa l’importanza che il prezzo dell’annunciata Xbox Scarlett rivestirà nei piani di lancio della stessa: “il prezzo sarà importante. Chiaramente, il prezzo è una di quelle cose che la gente vuole conoscere e visto che stiamo cercando di valutare il costo dei componenti tecnologici che stanno arrivando, vogliamo capire quale potrebbe essere il prezzo che avranno quei componenti il prossimo anno”.
Una cosa, quindi, appare subito chiara e direi quasi ovvia: il prezzo di Xbox Scarlett dipenderà dal prezzo di produzione stimato per il 2020. Secondo Michael Pachter, analista vendite in forza a Wedbush Securities e specializzato nell’analisi del mercato relativo ai videogames, il costo di produzione della futura console di casa Redmond è al momento stimato sui 500 dollari.
Prestando attenzione alle voci che si odono nel web, seppure ancora non ufficiali e quindi da valutare con le dovute precauzioni, sarebbe verosimile che Xbox Scarlett venga lanciata sul mercato a un prezzo di 499 dollari. D’altro canto sempre secondo le previsioni di Wedbush Securities, basate sulle analisi del già citato Michael Pachter, il costo della futura console targata Microsoft dovrebbe essere di 399 dollari.
Perchè mai Microsoft dovrebbe vendere Xbox Scarlett in pareggio o addirittura in perdita? La domanda sorge spontanea e la risposta potrebbe riposare, come sempre, sulle parole dell’uomo Xbox Phil Spencer che in un’intervista a CNET, datata 11 giugno 2019, afferma testualmente che “se qualcuno ha comprato una Xbox One al momento del lancio e questo è un cliente acquisito che sta ancora giocando, iscrivendosi a Game Pass o acquistando giochi o qualsiasi altra cosa stia facendo, in realtà non ho mai davvero bisogno che quel cliente prenda un nuovo pezzo di hardware. Il business riguarda la crescita di software e servizi. Questa è la parte redditizia del business; vendere l’hardware non è la parte redditizia del business“.