Una testata giornalistica spagnola, 3D Juegos, ha avuto di recente l’opportunità di intervistare Neil Druckmann, game director di The Last of Us Part II, e si è parlato della difficoltà del viaggio che dovrà affrontare la nostra cara Ellie.
Druckmann ha dichiarato che a prescindere dalla difficoltà selezionata dal videogiocatore, e quindi dal tipo di esperienza che vuole avere affrontando il mondo cupo e violento del titolo, tutti avranno l’opportunità di giocare e divertirsi, evitando la frustrazione, ma si percepirà comunque un minimo di tensione, in quanto è uno dei punti cardini dell’esperienza.
La domanda dunque arriva spontanea, quanto questo nuovo capitolo sarà accessibile? Il game director ha risposto dicendo che le opzioni di accessibilità si assicureranno che nessuno sia lasciato indietro, in quanto hanno cercato di svilupparle proprio pensando anche a chi non ha mai videogiocato in generale.
“Ci saranno molte opzioni di accessibilità, sappiamo che non tutti hanno le stesse abilità o lo stesso modo di vedere le cose, ma vogliamo assicurarci che tutti si godano la storia”.
Queste le parole dello sviluppatore di Naughty Dog. Queste opzioni non sono state rese note, ma Druckmann con queste parole vuole farci capire quanto il team si sia voluto assicurare che la tensione percepita nel nuovo capitolo di The Last of Us sia universale.
Ma non preoccuparti, se vuoi della sfida, sarai accontentato. Potrai, per esempio, disattivare la modalità ascolto, in cui Ellie può vedere attraverso i muri tutti i nemici che fanno rumore, semplificando il gameplay di molto. Disattivandola ci sarà sicuramente più tensione.
Sicuramente ci saranno altre notizie riguardanti la difficoltà di The Last of Us Part II in questi mesi, ma sembra che Naughty Dog stia andando nella direzione giusta per rendere il titolo accessibile a tutti i videogiocatori, che siano esperti o no.