#RaceDieRun è un nuovo racing game dalla natura arcade arrivato su Nintendo Switch. Il nome del titolo riassume perfettamente la sua natura e la sua “ideologia” dato che descrive tutto ciò su cui si basa la struttura di gioco. Di fatto, siamo di fronte a un Trial and Error purissimo in cui dei velocissimi livelli si susseguono.
La storia?
Un titolo come #RaceDieRun non ha bisogno di una storia, dato che è pensato appositamente per brevi partite molto veloci, in puro stile mobile game. Il gioco è un susseguirsi di piste futuristiche con ostacoli diversi, tuttavia, gli sviluppatori hanno aggiunto un piccolo tocco di classe. Prima di ogni livello possiamo leggere una breve citazione che fa riferimento a diverse opere. Lo stesso dicasi per gli attimi conseguenti ogni morte che sono accompagnati da brevi frasi motivazionali o filosofiche. Niente di speciale, chiaramente, ma comunque una piacevole aggiunta tra una partita e l’altra.
The Impossible Race
Il gameplay di #RaceDieRun è interamente basato sulla voglia del giocatore di migliorarsi continuamente e di battere i record precedenti. Se ti piacciono i giochi arcade, qui troverai un valido candidato per tenerti compagnia. Di fatto, la struttura di #RaceDieRun richiama molto da vicino (seppur con un diverso genere) quella di The Impossible Game o, ancora di più, Geometry Dash: abbiamo di fronte un susseguirsi di livelli brevissimi ma molto difficili, che richiedono al giocatore diversi tentativi per poter essere superati. In pratica, #RaceDieRun propone una classica struttura trial and error in cui è importante riprovare continuamente lo stesso punto (con tanto di contatore morti che torreggia in alto a sinistra) per poter capire come si supera, morte dopo morte.
Morire continuamente (tante, tantissime volte di fila) è una parte essenziale del gameplay che propone volutamente dei punti in cui oltre alla prontezza di riflessi è richiesta anche memoria degli ostacoli. Si corre, si muore, si capisce perché, si ritenta il tutto fino alla fine.
Questo gameplay impegnativo è accompagnato da controlli semplicissimi. La navicella che utilizziamo sfreccia sempre in avanti ma con la pressione di un tasto è possibile attivare un boost di velocità che rende ancora più rapida l’andatura, a questo si aggiunge la possibilità di “schivare” a sinistra e a destra con delle rapide sterzate laterali e la capacità di planare per lunghe distanze dopo un trampolino. Ogni comando è preciso e reattivo, consentendo anche manovre chirurgiche.
Ciò che rende #RaceDieRun così difficile sono i numerosi ostacoli piazzati lungo i percorsi che compongono i vari livelli. Questi contano muri che si alzano e si abbassano a tempo, pareti che si restringono progressivamente, porte da aprire al volo e una serie di blocchi di forme diverse. Durante le prime ore, tutto questo sembra molto vario, ma dopo aver giocato diversi livelli ci si rende conto che la struttura del titolo è minata da una certa ripetitività di fondo. Il tutto resta divertente se giocato a brevi dosi e il senso di sfida rimane molto appagante. Partite più lunghe portano facilmente alla noia e alla frustrazione, per questo motivo siamo di fronte a un’esperienza “mordi e fuggi”, adatta principalmente alla modalità portatile di Nintendo Switch, magari in un ritaglio di tempo durante la giornata.
In pratica #RaceDieRun sfida continuamente il giocatore con livelli sempre più difficili e con ostacoli che lasciano sempre meno spazio agli errori ed è proprio questo che regala l’appagamento maggiore. Superare un livello dopo 87 morti di fila (eh si, durante una partita è successo davvero) dona un grande senso di soddisfazione. Allo stesso modo, morire per 80 volte consecutive innesca il classico meccanismo del “dai, ancora un tentativo” che, invece, non sarà realmente l’ultimo, ma sarà seguito da molti altri. La consapevolezza che la volta successiva potrebbe essere quella buona spinge i giocatori a tentare e ritentare lo stesso punto, fino al suo completamento. Questo accade soprattutto grazie alla brevità di ogni scenario e alla velocità con cui è possibile ricominciare immediatamente. A tutto questo si aggiungono le valutazioni basate sul tempo di completamento e sulle morti, nonché le classifiche online che delineano il classico senso di sfida proprio delle esperienze arcade.
Ricapitolando, #RaceDieRun è un arcade game semplice e veloce, con comandi immediati e precisi. I livelli sono brevi e impegnativi. Il gioco è uno dei migliori Trial and Error per brevi partite, ma la ripetitività e l’eccessivo sadismo di alcuni scenari potrebbero stancare dei giocatori.
La realizzazione tecnica
Il comparto tecnico di #RaceDieRun è accettabile e svolge il suo lavoro senza riuscire a eccellere. Le texture e i modelli sono buoni, gli scenari sono poveri di dettagli, ma la velocità del gameplay non lo fa pesare dato che non c’è mai la possibilità di osservarli.
Il comparto artistico è anonimo e privo di elementi distintivi, ma anche in questo caso il male è poco, dato che il titolo è interamente basato sul gameplay.
In ultimo, il comparto sonoro è ottimo: musiche orecchiabili e piacevoli da sentire.
In sintesi
#RaceDieRun è un arcade game puro, che basa tutta la sua struttura sulla volontà del giocatore di mettersi alla prova superando l’ostacolo di turno. Un gameplay con un trial and error così marcato rende adatto il titolo solo a brevi sessioni mordi e fuggi, dato che lunghe partite potrebbero portare alla noia.
Sicuramente non un gioco per tutti, ma molto divertente per gli appassionati del genere e per chi cerca un’esperienza veloce per la modalità portatile di Switch.