Il mondo delle schede video ha da sempre affascinato molti utenti, ma adesso la concorrenza attiva tra Nvidia ed AMD sta rendendo il tutto molto più interessante e anche vantaggioso. A partire dal 17 settembre sono state aperte le vendite per le nuove RTX 3080, schede che sulla carta promettono prestazioni da far sgranare gli occhi anche agli increduli. La presentazione dei prodotti Nvidia ha quindi ridisegnato gli standard che un prodotto deve supportare e di tutta risposta AMD ha rilasciato qualche briciola di notizia, sulle nuove Radeon RX 6000, che sono andato a raccogliere.
Un salto prestazionale per AMD grazie alle nuove Radeon RX 6000
Tutti, o quasi, conosciamo i famigerati processori Ryzen pensati e realizzati per il gaming, ma poco si sa delle schede grafiche che continuano a “disturbare” Nvidia ed il proprio mercato. Andando ad analizzare un po’ i trascorsi di AMD si può vedere come nel corso di questi anni si sia migliorata, sia nel design che nelle prestazioni, anche se ha sempre guardato Nvidia da qualche gradino più in basso. Con l’arrivo delle nuove RTX l’azienda non poteva non presentare agli utenti affezionati dei prodotti capaci di competere con le tre agguerrite GPU di casa Nvidia.
Nel mondo della tecnologia si cerca sempre di fare la differenza, ma in questo caso ad AMD bastava mettersi in pari e grazie alle Radeon RX 6000 sembra esserci riuscita. Le nuove schede sono basate sulla nuova architettura RDNA 2, una nuova tecnologia che punta a sconvolgere il mondo, ormai abitudinario, del gaming in 4K. Stando a quanto dichiarato da AMD, le nuove schede seguiranno la linea prestazionale della serie precedente, quindi riscontreremo un aumento di prestazioni di circa il 50% a discapito dei consumi in watt.
Insomma, la politica di AMD non sembra essere cambiata, ma se le Radeon RX 6000 porteranno veramente un aumento prestazionale del 50% allora vedremo arrivare dei prodotti che daranno da pensare ai competitor. La peculiarità sulla quale AMD sta puntando riguarda le dimensioni dei propri prodotti, infatti, secondo la roadmap pubblicata da AMD sembra che l’aumento dei consumi delle nuove schede sia legato al nuovo processo a nodo da 7nm avanzato. Così facendo l’azienda sembra esser riuscita ad ottenere una maggior efficienza da componenti più compatti e dimensioni ridotte per i prodotti finiti senza compromessi.
Un potenziale a disposizione delle generazioni future
Sia Nvidia che AMD realizzano componenti per PC da gaming di qualità ineccepibile, ma bisogna tener conto che non tutti optano per un PC da gaming e quindi si spostano sulle console di Microsoft, Sony e Nintendo. Secondo l’azienda concentrarsi unicamente sul mercato dei PC da gaming non è l’ideale e quindi ha preferito rafforzare i propri legami con Microsoft e Sony, che hanno già lanciato le console next-gen sul mercato, al fine di poter garantire un’ottimizzazione migliore agli sviluppatori che intendono lavorare sui titoli della prossima generazione.
Stando a quanto dichiarato da un ingegnere di AMD durante un podcast, le GPU basate sulla nuova RDNA 2 disporranno del VRS e del Ray Tracing con accelerazione hardware, tecnologie già utilizzate ed implementate da Nvidia sulle RTX 30. Perché AMD è arrivata in ritardo rispetto a Nvidia? Per il semplice fatto che, come già detto, AMD sta virando verso l’orizzonte console e sviluppatori di titoli per tali piattaforme. Inoltre AMD ha optato per una gestione del Ray Tracing semplificata e più rapida, scelta che sicuramente avrà un maggior successo nel mondo dei console-player.