C’era un tempo quando le sale giochi erano dominate da titoli dove prendevamo il controllo di un aeroplano o di una navicella (in base al setting proposto) e il nostro obiettivo era sparare a qualsiasi cosa si muovesse su schermo ma, soprattutto, schivare gli attacchi dei nemici.
Solitamente questi videogiochi avevano un’impostazione orizzontale oppure verticale, ma il succo non cambiava. Il genere veniva e viene tutt’ora nominato, shoot ‘em up. In questa tipologia di giochi, i suoi illustri rappresentanti sono sicuramente 1942, Ikaruga, R-Type e la saga di Raiden. Ed è proprio su quest’ultimo che in ci concentreremo, visto che la recensione di oggi è proprio dedicata all’ultima entries di questa gloriosa serie ovvero: Raiden IV x Mikado Remix.
C’era una volta Raiden IV
Se il nome ti suona particolarmente familiare, non avere timore, visto che stiamo parlando di una versione riveduta e corretta di Raiden IV, il quale è uscito nel 2007 nelle sale giochi (almeno quelle rimaste) e successivamente ha avuto un fedelissimo porting per Xbox 360. Oltre a questo, nel 2014, c’è stata la sua prima revisione di Raiden IV, sottotitolata Overkill, la quale uscì per PlayStation 3 e successivamente per PC.
A distanza di 7 anni abbiamo l’ennesima revisione di Raiden IV, la quale è, probabilmente, la migliore in assoluto da giocare per chi ama gli shoot ‘em up. Troviamo infatti più modalità, una giocabilità migliorata e una colonna sonora ricreata da zero, che richiama fortemente le atmosfere arcade di un tempo. Non solo, quest’ultima è stata curata da grandissimi nomi, come ad esempio: Go Sato Band, Heavy Metal Raiden, Daisuke Matsumoto e Hirozaki Koshio.
Tante modalità e un gameplay semplice, ma che dà dipendenza
Oltre alla questione musicale, davvero sopraffina, si potranno scegliere moltissime modalità, tutte davvero molto interessanti: una su tutte la modalità Arcade nella quale giocheremo a un porting diretto del Raiden IV originale, ma con due livelli in più. Troviamo poi la modalità Overkill, l’immancabile Score Attack dove dovremo puntare al punteggio più alto di sempre e la modalità Boss Rush, in cui dovremo abbattere tutti i boss finali in serie. Chiudono il cerchio aggiunte minori come la galleria e replay dove potremo registrare le nostre migliori run.
Raiden IV x Mikado Remix su Nintendo Switch gira in maniera davvero meravigliosa, specialmente in modalità docked. Peccato solo per quando vorremo portarci dietro la nostra fidata console e fare una partita in mobilità. Se infatti faremo una partita on the go a Raiden IV x Mikado Remix la visuale sarà in orizzontale, con due grosse bande che porteranno i 7 pollici della console a miseri 4 pollici scarsi (fai conto di giocare sullo schermo di un iPhone 4).
La situazione migliora sicuramente con l’utilizzo di periferiche come il Flip Grip, il quale trasforma la Switch in una console verticale e, grazie a questo accessorio, potremo avere una bellissima esperienza in full screen. Peccato solo che periferiche simili siano estremamente di nicchia e non vengano supportate da un altissimo numero di titoli. Se però ne possiedi una non farti remore a usarla, visto che migliorerà moltissimo l’esperienza generale.
Uno degli aspetti migliori di Raiden IV x Mikado Remix è sicuramente il suo gameplay e la sua intuitività che, capiamoci, non significa banalità. Avremo solo la levetta analogica e due tasti da premere: uno per lo sparo e l’altro per le bombe. Questo sistema di controllo, così semplificato, rende davvero benissimo e ci riporta agli albori del genere quando lo shoot ’em up era particolarmente in auge. Tuttavia intuitività non vuol dire che il titolo sia semplice…anzi!
Una delle caratteristiche che rendono Raiden IV x Mikado Remix non propriamente adatto a una fatta molto ampia di pubblico è la sua difficoltà. Nonostante ciò, però, l’esperienza non risulta frustrante, anzi, il titolo ci spinge più e più volte a ritentare di superare i livelli, visto che il gameplay è quanto di più appagante si possa desiderare. Il passare un livello particolarmente sudato, ci darà una soddisfazione immensa e finiremo nel classico circolo vizioso del: “Dai…un’altra partita e poi smetto!”.
Graficamente eccezionale
Graficamente siamo di fronte a quanto di più sopraffino ci si possa aspettare da questo genere di titoli. I colori, gli sfondi, le navicelle e i nemici, sono molto “goduriosi”, con tinte estremamente accese le quali ci riportano ad un’epoca anni ’90 dove l’estetica era esagerata e coloratissima. Le stesse esplosioni dei nemici, una volta effettuate, daranno un senso di soddisfazione davvero non indifferente.
Il già citato comparto sonoro vanta una colonna sonora di prim’ordine, affiancata da effetti audio perfetti per la tipologia di gioco.