Sviluppato da Gaming Minds Studios e pubblicato da Kalypso Media, Railway Empire 2 è un gestionale, nonché simulatore, di reti ferroviarie. Un viaggio indietro nel tempo alla riscoperta del passato di un mezzo di trasporto ancora oggi fondamentale, con lo scopo di diventare ricco e famoso. Noi abbiamo creato innumerevoli reti ferroviarie su PlayStation 5 e questa è la nostra recensione!
Railway Empire 2 – com’erano i treni nel 1800?
Railway Empire 2 è ambientato nel passato, per la precisione, nei primi anni dell’800. Essendo un gestionale dall’ampio respiro e dal ritmo decisamente lento, la trama non trova grande spazio, tutt’altro. Possiamo affermare che la “macro trama” è l’evoluzione storica del mezzo, mentre ogni capitolo si ritrova a fare i conti con un nuovo protagonista. O meglio, un nuovo imprenditore. La campagna principale di Railway Empire 2, infatti, è distinta in cinque capitoli ben separati tra loro e che esordiscono con la presentazione di chi ci ritroveremo a gestire finanze e strategie commerciali.
Un esempio? Il primo capitolo ci vedrà indossare i panni di un tale di nome Walter Pajonk. Di lui, come dei futuri imprenditori, ci viene mostrata una breve biografia, principalmente incentrata sulla sua storia, sulle sue abilità e sui suoi progetti. C’è però un elemento da non sottovalutare: i bonus e i malus. Esatto, ogni protagonista ha dei vantaggi e degli svantaggi passivi con cui fare i conti. Sempre tenendo Walter come riferimento, questi risulta essere sia Eloquente che con il “Fiuto degli affari”. Due bonus che portano a riduzioni di costi per le aste (in quanto eloquente) e per l’acquisto delle locomotive (grazie al fiuto per gli affari).
D’altro canto, il buon Walter ha anche un malus: è “Impopolare”. Questo significa che dovremo fare i conti con una percentuale in meno di guadagni provenienti dai passeggeri e dalle operazioni postali. Ricordarsi bonus e malus e creare una strategia in merito, è essenziale per completare i rispettivi capitoli senza incorrere in disastri finanziari. Entrando più nel dettaglio, per quanto riguarda la composizione dei capitoli, questi sono composti da una serie di obiettivi da completare e che verranno aggiornati man mano.
Ci saranno anche interventi di alcuni personaggi legati – in qualche modo – al nostro imprenditore di turno, che condivideranno impressioni, daranno spunti e/o consigli. Nulla di articolato, ovvio ed è anche ben lontano da un canovaccio narrativo ma è pur sempre meglio di niente. Tirando le somme, possiamo affermare che Railway Empire 2 è prevalentemente un insieme di sfide, suddivise in capitoli e interamente focalizzate sul gameplay, vero nucleo pulsante di tutta l’opera videoludica.
Crea la tua rete ferroviaria
Prima di entrare nel dettaglio un consiglio: affronta il tutorial. Questi è lungo ma abbastanza esaustivo e saprà farti entrare in un mondo decisamente non adatto a tutti e poco accessibile. D’altro canto, chi è appassionato di questa tipologia di gioco e ha apprezzato il primo capitolo (di cui trovi la nostra recensione di Railway Empire), qui troverà pane per i suoi denti e diverse migliorie, tra cui una mappa ancora più vasta e dettagliata.
Come anticipato, in quanto gestionale, l’elemento predominante di Railway Empire 2 sono le strategie. Ma occhio, nonostante si possa decidere quali locomotive acquistare (effettuando anche ricerche e/o aste per ottenere pezzi pregiati e/o inediti) e quali utilizzare, l’elemento principale a cui dovrai prestare attenzione sono la rete ferroviaria e il tuo budget (nonché l’intero piano finanziario della tua impresa). Scoprirai che gestire un’azienda dedicata al mondo delle ferrovie è un’impresa decisamente ardua e molto dispendiosa.
Il principio ci vede con una stazione. Sede principale della nostra azienda, nonché punto fondamentale da cui partire. Qui, avrai modo di costruire i primi binari e già dopo le prime ore ti renderai conto di una cosa fondamentale: bisogna collegare le città e i vari avamposti. Le motivazioni sono semplici: risorse. Tu stesso sei una risorsa, di quelle essenziali: i trasporti. Trasportare merci e persone da una zona all’altra fa girare l’economia, fa girare i soldi e ti rende essenziale. Diventare essenziale è il tuo scopo. Sconfiggere i competitor, creare una rete funzionale e capillare che possa portarti profitti continui.
Ebbene, per arrivare a un livello di tale efficienza dovrai sudare e tanto. Costruire un binario, per quanto il sistema di gioco sia semi guidato con demo e indicatori vari, è scomodo. Pad alla mano, impiegherai un sacco di tempo per padroneggiare alla perfezione come impostare un buon binario – che, tra l’altro, può essere sollevato e abbassato, oltre a creare incroci o binari paralleli. A seconda della posizione del binario, il gioco creerà automaticamente dei ponti o delle galleria. Tutto questo, però, ha un costo. Costo sempre visibile a schermo.
Spendere le tue risorse è un investimento. Dovrai quindi ragionare bene che tipologia di rete creare, a quale dare la priorità e verificare l’effettiva efficacia. Ma non solo, una volta creato un collegamento e scelto un tipo di locomotiva, dovrai vegliare sulla durata e la manutenzione. I treni, infatti, agiranno in automatico ma il gioco segnalerà eventuali rallentamenti, guasti (e relative tipologie) e problemi di vario genere. Ci è capitato più volte di aver creato percorsi idealmente perfetti ma alla pratica lenti e dispendiosi.
Questo porta a continue sperimentazioni in un ciclo dal tasso di sfida abbastanza coerente ma che richiede molta, molta pazienza. Il problema, ancora una volta, è da riscontrare nel sistema di building, minuzioso, abbastanza semplificato ma non sempre preciso e che richiede un livello di pratica che potrebbe scoraggiare alcuni giocatori. Decisamente più immediata, invece, la gestione dei vari menù (abbastanza intuitivi e comodi). e a tal proposito, avrai sempre modo di controllare gli obiettivi, così come potrai tenere d’occhio le risorse, i percorsi che hai creato e le tratte programmate.
Da segnalare che le missioni sono di vario genere ma tutte abbastanza classiche (come creare una determinata tratta o ottenere un determinato numero di materiali). I materiali sono determinati di default dalla zona in cui si trovano eventuali altre stazioni ma ciò non toglie che puoi creare stazioni tue coordinandoti sulla macro mappa e avendo d’occhio le aree dei materiali. In questo modo potrai valutare dove conviene costruire ipotizzando già eventuali riscontri in termini di guadagni. Infine, potrai anche costruire altre tipologie di edifici che possono portare bonus di vario genere (come maggior profitti) ma anche agevolare o prolungare la vita dei tuoi treni.
Oltre alla campagna principale, il titolo offre altre tre modalità di gioco: Partita libera, Scenari e Modalità Sandbox. La Partita Libera e la Modalità Sandbox, seppur con diverse modalità, ti permettono di liberarti da sfide e “binari” prestabiliti, permettendoti di agire e sperimentare a tuo piacimento. La modalità “scenari”, invece, è un extra ludico scollegato dalla Campagna. Una sorta di extra dedicato prevalentemente agli appassionati.
Grafica e sonoro
Graficamente parlando, il titolo di Railway Empire 2 mantiene un colpo d’occhio notevole. La mole di contenuti a schermo è notevole e il mondo di gioco è abbastanza vario e soprattutto vasto. La grafica mostra il fianco unicamente sotto effetto di zoom, lì gli elementi si mostrano per quel che sono: poco dettagliati, spesso riciclati/clonati e non molto credibili.
Ciò non toglie che graficamente il titolo compie il suo dovere. Le reti ferroviarie da realizzare da zero che prendono vita intersecandosi e muovendosi simultaneamente regalano soddisfazioni non da poco. A conti fatti, sarai tu a dare vita a un mondo su rotaie. Il tuo mondo su rotaie. E veniamo ora al sonoro. Gli effetti audio sono credibili ed efficaci. Le tracce sono invece abbastanza anonime ma comunque funzionali alla tipologia di gioco.
Da segnalare la gradita presenza dei sottotitoli in lingua italiana, un piccolo aiuto anche se va considerata una mole di testo non esagerata. Infine, per quanto riguarda le possibilità offerte dalla next-gen, possiamo affermare che non vengono sfruttate a dovere confermando la natura cross-gen del titolo.