Una delle categorie più apprezzate nel mondo dei videogiochi è sicuramente quella dei titoli gestionali, ai quali appartengono nomi del calibro di Tropico, SimCity e Civilization. In questa grande famiglia non sono mancati anche quei titoli “particolari” capaci di concentrarsi su tematiche ben precise, come esempio un determinato periodo storico (Anno 1808), ispirazioni ai film (Jurassic World Evolution) e addirittura al mercato del porno. In tutto questo mare di giochi spicca sicuramente il nome di Railway Empire, titolo gestionale sviluppato da Gaming Minds Studios (ex Ascaron Entertainment) e rilasciato sulla piattaforma di Steam il 26 gennaio 2018. Questo interessante titolo gestionale è riuscito a catturare in poco tempo il pubblico con la sua grande mole di contenuti e il suo gameplay frizzante e, proprio grazie a questo successo, la stessa software house ha deciso di fare arrivare Railway Empire anche sul mercato console, in particolare sull’ibrida di Nintendo.
Benvenuto nel Selvaggio West!
Ambientato negli Stati Uniti d’America in un momento storico molto importante come il 1830, epoca in cui la Prima Rivoluzione Industriale aveva portato un grande vento di cambiamento nella vita dell’uomo, Railway Empire trasporta il giocatore direttamente tra le vaste praterie americane, dove le mandrie e i pascoli hanno ceduto il posto alle fredde e dure ferrovie. In questo clima di modernità sarà compito del nuovo imprenditore gettare le basi di quello che sarà il futuro delle ferrovie americane, partendo dai semplici collegamenti tra due città, fino a creare una vera e propria rete commerciale su “strada ferrata”. Durante la campagna principale, vero cuore dell’offerta videoludica di Railway Empire, il giocatore vivrà sulla propria pelle tutti gli eventi che hanno caratterizzato lo sviluppo degli Stati Uniti d’America in quegli anni, dalla “Grande corsa all’oro” alla guerra di secessione, passando per le prime lotte in favore dei diritti dell’uomo.
Un gestionale complesso e molto ricco di contenuti…
Railway Empire è un gestionale che non ha niente da invidiare ai colleghi più blasonati della propria categoria, riuscendo a fornire al giocatore tutta quella mole di dati e informazioni che solo un amante del genere può assaporare fino in fondo. Sarà possibile creare il proprio impero sui binari ripercorrendo tutti i momenti salienti della storia tecnologica americana, tra missioni principali e secondarie, con unico nemico l’inesorabile scorrere dei giorni; infatti, per completare le varie parti della campagna sarà necessario portare a termine tutti gli incarichi entro un determinato tempo limite. Non mi voglio soffermare molto sulle altre modalità di gioco tra le quali scegliere, sandbox e libera, perché sono quelle classiche che è possibile trovare su qualunque titolo di questo genere e non rappresentano una vera e propria sfida, ma un buon momento per dar sfogo alla propria fantasia.
Dopo aver superato un tutorial decisamente scarno, il giocatore è pronto per cominciare la sua scalata al successo, partendo con il collegare le prime due città presenti nel gioco. In questa fase sarà necessario definire opportunamente i tracciati sui quali andranno a posizionarsi i binari, prevedere le varie stazioni di rifornimento e scegliere una delle 40 locomotive messe a disposizione del giocatore, ognuna con i propri punti di forza. Durante l’avventura non ci si limiterà solamente a collegare due città per favorire lo spostamento dei cittadini, ma sarà necessario tenere conto della fitta e complicata rete commerciale sulla quale si basa l’intera economia delle singole città (argilla, latte, mais, stoffa, ecc). Se una di esse basa il proprio mercato sulla produzione di tessuti, la rete dovrà assicurare il passaggio del treno sia dalla stessa città sia dalla zona in cui sono presenti le materie prime necessarie, indicate sulla mappa con un’apposita icona. Lascio a te l’arduo compito di immaginare come si complicano le cose con l’aumentare delle città…
La stessa realizzazione della rete di binari deve essere studiata a dovere, infatti, la presenza di eventuali corsi d’acqua o catene montuose inciderà direttamente sui fondi messi a disposizione del giocatore, perché gallerie e ponti aumentano il costo dell’intera opera in modo considerevole. Lo stesso vale per la pendenza dei tratti in cui sono posizionati i binari, perché porta inevitabilmente all’aumento del peso da dover far trascinare alla locomotiva.
Non possono mancare i vari alberi di sviluppo tecnologico che interessano la parte “pragmatica” delle reti ferroviarie e l’economia dell’intera azienda che gestisce i lavori. Proprio quest’ultimo elemento non è da sottovalutare perché durante la realizzazione di una linea ferroviaria sarà necessario tenere conto altresì del personale da mettere sui treni, come guardie e controllori per evitare possibili sabotaggi da parte della concorrenza. Hai capito bene, all’interno del gioco sarà necessario curare la parte commerciale e diplomatica oltre a quella puramente tecnica, infatti, i nostri concorrenti saranno molto agguerriti e cercheranno di soffiarci gli accordi commerciali in qualunque modo, buono o cattivo che esso sia. Proprio quest’ultimo elemento purtroppo è caratterizzato da un fastidioso bug che intacca inesorabilmente l’intera esperienza di gioco: continua a leggere e capirai.
In Railway Empire sarà possibile affrontare una partita scegliendo tra diverse difficoltà, dalla facile (…forse troppo!) fino a quella realistica, dove il giocatore dovrà tenere conto della fisica presente in game. Posizionamento dei binari in parallelo per poter far si che i treni possano procedere in due direzioni opposte, prevedere dei segnali lungo il percorso e attivare manualmente gli scambi dei binari, sono solo alcune delle operazioni da dover effettuare giocando in modalità realistica. Una features veramente interessante, se non fosse che tali vincoli imposti siano validi solamente per il giocatore, mentre la IA potrà tranquillamente “barare”.
Su Nintendo Switch la Rivoluzione non è arrivata!
L’interessante e ricca offerta videoludica di Gaming Minds Studios, con tutti i suoi pregi e difetti, finisce comunque per scontrarsi con quelli che sono i limiti imposti dalla console firmata Nintendo, e qui apro una piccola parentesi. Io personalmente credo che i titoli appartenenti alla categoria dei gestionali trovino il loro habitat naturale su piattaforma pc, dove mouse e tastiera si rivelano essere ottimi alleati, mentre su console le cose tendono a complicarsi se il sistema non è opportunamente ottimizzato e, per esperienza, posso dire che sono casi molto rari. Per questo la versione di Railway Empire per Switch è la classica eccezione che conferma la regola, infatti, tutto il porting del gioco si rivela essere una delusione sotto tutti i punti di vista.
Dal punto di vista del design grafico, tenendo in considerazione le prestazioni messe a disposizione dalla console di Nintendo, il gioco di Minds lascia il proverbiale amaro in bocca, in particolare quando si decide di effettuare uno zoom sulle singole unità della mappa. La situazione peggiora se si considera il fatto che, in qualunque modalità si usi Switch, la risoluzione del gioco si rivela essere talmente alta che sul piccolo monitor della console è impossibile vedere chiaramente le icone e leggere i testi (cuore pulsante di un titolo di questo genere).
La cosa non migliora nemmeno dal punto di vista del gameplay, ovvero, i controlli messi a disposizione del giocatore con le relative “interfacce a cerchio” si rivelano pesanti, poco precisi e decisamente male implementati. In particolare, nella modalità realistica, piazzare due binari in parallelo può rivelarsi un’impresa veramente ardua da compiere, per non parlare del fatto che la maggior parte delle operazioni in game richiedono la massima precisione. Unica nota di consolazione, ma non troppo, resta la colonna sonora che farà compagnia al giocatore dall’inizio alla fine del gioco, adeguata al periodo storico e decisamente adatta alle varie situazioni in game, peccato per il limitato numero di brani.
Chiude il quadro un ottimo livello di sfida alle difficoltà più alte e una longevità decisamente buona, in particolare per gli appassionati delle statistiche e dei bei numeri. Peccato che una bellissima esperienza di gioco gestionale, a “tema treni”, si presenta completamente inadatta per essere usufruita sopra una console interessante come Nintendo Switch. Per questo motivo, ti consiglio vivamente di optare per una versione PC del gioco e non per quella console, specialmente per l’ibrida di Nintendo.