L’annuncio di Tom Clancy’s Rainbow Six Quarantine, capitolo spin-off in salsa zombie del brand firmato Ubisoft, risale all’E3 2019. All’epoca, che oggi sembra tanto lontana malgrado non siano passati neanche due anni, il termine ‘quarantena‘ si sentiva solo in opere di fantasia, videogiochi compresi, o si leggeva nei libri di Storia. Dopo un anno come il 2020 sappiamo che non è più così: ‘quarantena’ prima e ‘lockdown’ poi sono diventate parole fastidiosamente familiari per l’umanità intera.
Questo sfortunato accostamento di termini è probabilmente il motivo principale che sta spingendo Ubisoft a cambiare identità a Rainbow Six Quarantine, il cui nuovo nome: Rainbow Six Parasite, potrebbe venire confermato molto presto. Un’ulteriore indizio a riguardo arriva da PlayStation Network, dove è curiosamente comparsa una patch per il titolo marcata da questa immagine:
Yves Guillemot, CEO della software house francese, aveva in realtà già fornito delle indiscrezioni riguardo un nuovo nome per il titolo durante la scorsa settimana, riferendosi proprio alla pandemia globale tutt’ora in corso. L’imprenditore ha infatti affermato che il termine ‘quarantine‘ ha assunto connotazioni eccessivamente negative, inappropriate per un momento di tranquillità quale può essere una partita a un qualsiasi videogioco.
La data di uscita di Rainbow Six Quarantine/Rainbow Six Parasite è ancora ignota, al di là di quella fuga di notizie che fissava la release al 21 marzo prossimo, rivelatasi poi infondata. Certo è che, considerando che è già passato oltre un anno dall’annuncio del titolo, possiamo fiduciosamente aspettarci di averlo sulle nostre piattaforme entro la fine di quest’anno (non tutti i giochi si chiamano Final Fantasy XV o Cyberpunk 2077).
Mentre aspettiamo ulteriori informazioni a riguardo, ti ripropongo il primo video-approfondimento di Ubisoft sul gameplay di Rainbow Six Quarantine, dove si rimarcano le differenze tra esso e il tutt’ora popolare predecessore Rainbow Six Siege e tra l’altro si accenna alla release inizialmente prevista entro la fine del 2020.