Rainbow Six Siege esce nel lontano dicembre 2015 per Playstation 4, Xbox One e Pc e nonostante l’infinità di tempo trascorso non sembra perdere un colpo con un’invidiabile community composta da milioni di giocatori.
Siamo quasi giunti al termine dell’ attuale stagione. Abbiamo visto Ubisoft sbizzarrirsi tra tematiche fantascientifiche e diverse novità in quanto ad operatori (così si chiamano i personaggi usati dai giocatori) e costumi come ad esempio la gradita skin di Tomb Raider.
Il costo per salire sulla giostra di questo apprezzato sparatutto a squadre è diminuito nettamente rispetto al lancio ma si assesta ancora sui 20 euro, non male per un gioco orientato a multiplayer. Le cose però potrebbero cambiare in futuro e a dichiararlo è nientepopodimeno che Leroy Athanassoff, il responsabile dello sviluppo di Rainbow Six Siege.
Rainbow Six Siege, la parola al capo
Già si sa che un porting del titolo su piattaforme di nuova generazione potrebbe avere un buon successo ma inevitabilmente arriverà un momento in cui la gente non sarà più disposta ad investire denaro sul gioco e sarà a quel punto che il team di sviluppatori potrebbe decidere di renderlo free to play.
Leroy afferma di essere già pronto a questa eventualità però dice anche di voler risolvere prima una serie di problematiche che rischiano di compromettere l’esperienza ludica.
Una grande preoccupazione va ad esempio al cosiddetto smurfing, la poco edificante trovata dei giocatori di livello alto che tanto per divertirsi fanno un nuovo account per vincere facile contro utenti alle prime armi. Questo ed altri problemi vanno assolutamente limati prima di far diventare free il gioco.
Al di là di tutto comunque c’è il sospetto che il cambiamento di pelle di Rainbow Six Siege non avverrà prima di un bel po’ quindi per ora mettiamoci l’anima in pace e continuiamo ad “operare” a pagamento.