Due Eroi in cerca di vendetta
La trama di Rampage Knights è veramente semplice, e tramite una breve intro crea il pretesto per dar vita alla carneficina che sarà il gioco in sé. Il video iniziale vede due eroi tornare verso casa propria, trasportando un ricco bottino ottenuto nel corso delle proprie avventure. I due però si perdono in un’oscura foresta, e decidono di creare un accampamento di fortuna per trascorrere la notte in tranquillità riposandosi. Improvvisamente, però, vengono svegliati da un demone che prova a rubargli il tesoro. Gli eroi non si lasciano di certo scoraggiare e attaccano l’invasore per difendere i propri averi. Tuttavia, i poteri magici del malvagio figuro li mandano KO, e mandano in frantumi le loro armi. Non si sa per quanto tempo i due rimangono tramortiti, ma al loro risveglio si ritrovano in un accampamento popolato da sconosciuti.
L’esperienza di gioco di Rampage Knights vera e propria inizia qui. Nell’accampamento, interagendo con i vari personaggi presenti, è possibile modificare il proprio personaggio. Parlando con Sir Bumperd, il cavaliere errante, è possibile cambiare la classe. Inizialmente è disponibile solamente l’avventuriero, ma completando le varie sfide (osservabili parlando con Mighty Maximus, l’uomo più forte del mondo) si possono sbloccare il barbaro, il pirata, l’assassino, il warlock e il mago. Ogni classe utilizza lo stesso set di comandi, ma l’esperienza di gioco cambia dall’una all’altra, a causa delle loro abilità speciali. Parlando con Igor e Igorette, è possibile cambiare l’aspetto del proprio guerriero, scegliendone il sesso e l’aspetto fisico (è possibile scegliere tra una moltitudine di simpatici modelli preimpostati). Osservando il porta cappelli, si può scegliere il copricapo del proprio eroe, e parlando con il giullare di corte è possibile modificare la difficoltà.
Prima di lanciarsi nel viaggio alla ricerca di una dolce vendetta, consigliamo di sfruttare al massimo il tutorial dei comandi, affrontabile visitando la sezione ovest dell’accampamento. Il sistema dei combattimenti è semplice ed intuitivo, ma affrontare i vari scenari senza utilizzare una strategia funzionale porta sicuramente alla morte, la quale è permanente. Ebbene si! Una volta finite le due vite disponibili, si riparte dall’accampamento, avendo perso tutto l’equipaggiamento e il denaro.
Gli scenari si generano proceduralmente e non sono mai uguali. Nel corso dell’esplorazione, ci si trova faccia a faccia con una moltitudine di nemici, ognuno dei quali ha le proprie caratteristiche e abilità. Purtroppo fin troppo spesso la quantità di avversari presenti in uno scenario risulta mal gestita, trasformando in un secondo una situazione tranquilla in una caotica mischia a tratti ingestibile, elemento che unito alla permadeath rende in alcuni casi Rampage Knights fin troppo punitivo. Tuttavia, il titolo non risulta mai frustrante e noioso, al contrario crea nel giocatore una competitività indomabile. Quando finalmente si riesce ad arrivare ai vari boss, si scopre del tutto la natura più “pazza” del gioco. Essi infatti danno vita a delle battaglie frenetiche e divertenti, che riescono a divertire a fondo chi gioca, rendendolo ancora più affascinato da questo divertentissimo titolo.
Oltre ai nemici, si trovano anche un sacco di pozioni, oggetti, armi, armature e incantesimi. Anche questi evidenziano la natura goliardica del gioco. Per aiutarti a capire, esiste una pozione che trasforma la faccia del personaggio che la beve in un sedere!
Come intuibile dall’introduzione, Rampage Knights è studiato per essere giocato in cooperativa. Non ci sono grandi differenze a livello di gameplay, a parte il fatto che è possibile mettere in atto diverse strategie in base alle classi scelte dai due giocatori.
Tecnicamente ben realizzato
Lo stile di grafico e di disegno che caratterizza il gioco è divertente e molto semplice. Nulla di impegnativo, ma in grado di reggere un buon livello di prestazioni sia se si gioca in modalità portatile sia se si gioca su televisione. Le musiche che accompagnano gli scenari e i combattimenti sono ben studiate ma risultano un po monotone. Lo schema di comandi è semplice ed intuitivo. Sia che si utilizzino i Joy-Con attaccati alla Nintendo Switch, sia che si utilizzi il pro controller, risulta naturale ed entra velocemente nella mente del giocatore. è quando si utilizza il Joy-Con singolarmente per giocare in cooperativa, che il sistema di comandi vacilla, e risulta meno rapido ed intuitivo.
L’esperienza di gioco rimane comunque sempre di alto livello, e chi si appresta a giocarlo per la prima volta rimarrà davvero impressionato dal divertimento che gli farà provare.