Se sei appassionato di videogiochi di simulazione di fattoria, sei nel posto giusto e al momento giusto. Quest’oggi sarai in mia compagnia ed andremo a dare un occhiata a Real Farm nella sua versione next-gen su Xbox Series X/S. Un videogioco sviluppato da SOEDESCO ed uscito il 26 ottobre 2017 per Xbox One, ora riproposto con grafica migliorata e 60fps.
Real Farm Premium Edition porta delle novità rispetto alla sua versione base, include alcune migliorie rispetto e non soltanto il supporto ai 60 fps. Saranno infatti già accessibili in game i DLC Potato Pack e la mappa Grünes Tal, il primo è un DLC gratuito mentre nel secondo avremo una mappa che ci porterà nell’Europa occidentale.
La prima domanda che dovresti farti è chiederti se questi cambiamenti abbiano reso il gioco allettante, non ti resta che seguirmi e scoprirlo insieme a me in questa recensione. Colgo l’occasione, prima di iniziare, per dirti che se sei un appassionato non dovresti perderti questo nuovo trailer di Farming Simulator 22. Ora possiamo iniziare!
Real Farm, quant’è dura fare il fattore
SOEDESCO ci vuole insegnare a gestire una fattoria, e con il suo Real Farm ci promette un’esperienza diversa dai “soliti” videogiochi di simulazione a riguardo. Innanzitutto ci propone un gioco di ruolo in cui dovremo avventurarci in un mondo aperto (mica tanto) a 60 fps, il cui nostro fine sarà di diventare un grande agricoltore iniziando da bracciante.
Avrai anche la possibilità di non scegliere la modalità carriera ma di lanciarti subito in una modalità libera, il che ti permetterà di metterti nei panni di un contadino già esperto. Non si tratterà semplicemente di arare o concimare i terreni, dovrai anche gettare un occhio sul bestiame e vendere i prodotti, per ottenere più guadagni da reinvestire sulle tue fattorie.
Acquistare terreni, assumere o gestire uno staff, acquistare e guidare personalmente i veicoli adatti ai tuoi lavori agricoli, tutte meccaniche mirate ad accrescere i tuoi guadagni. Avrai la massima libertà a tua disposizione per scalare la vetta del successo, diventerai una potenza indiscutibile nel settore agricolo?
Un’occhiata al gameplay
Partiamo dal fatto che, come di prassi, ho voluto iniziare la modalità Carriera in quanto mi è sembrata quella più completa. Per uno come me, che non riesce ad annaffiare neanche due fiori, sarebbe stato controproducente gettarmi subito nella modalità Libera. Per me e per il videogioco stesso.
Il gameplay è abbastanza semplice, e ringraziando il Dio delle pannocchie, nelle fasi iniziali ci ritroveremo davanti ad un tutorial. Questo tutorial iniziale ci insegnerà a muovere i primi passi, come arare un campo, come seminarlo, e come raccogliere il frutto dei nostri sacrifici.
Superata questa piccola infarinatura sulle meccaniche di gioco, arriverà il momento per te di fare qualche soldo e prendere possesso della tua prima fattoria personale. E alla faccia di “qualche soldo”, sarai abbastanza impegnato per le prossime ore prima di arrivare alla cifra stabilita, neanche stessi comprando una Ferrari.
Affinché tu possa ottenere la cifra richiesta dovrai noleggiare o acquistare i vari veicoli, atti ad effettuare lavori in proprio per racimolare la cifra necessaria all’acquisto di una bella fattoria. Venduta alla modica cifra di 350.000 €, io per poco non stavo per cadere dalla sedia quando ho letto la cifra, i miei complimenti.
Non ti resta che rimboccarti le maniche e recarti nelle le varie bacheche missione disseminate per la mappa di gioco, dove potrai ottenere missioni da svolgere con i tuoi veicoli e non. Gran parte del tuo tempo sarà impegnato in questo, a rendere disponibili le tue grandi doti di coltivatore.
Nel corso del gioco avremo anche delle colonne sonore ad accompagnarci, sempre se riuscirai a non addormentarti, sarà anche presente un ciclo giorno/notte con l’aggiunta del meteo dinamico, che renderanno il tutto più realistico. La struttura del gioco è simile, se non identica, ad un Farming Simulator, di cui questo Real Farm punta ad essere un concorrente diretto. Ci riuscirà?
SOEDESCO, ottime premesse ma…
Le premesse ci sono, e sulla carta sono anche soddisfacenti e accattivanti, purtroppo è nella realizzazione che non è stato colto il segno. Nonostante questo Real Farm punti ad essere un degno avversario di Farming Simulator, purtroppo fallisce miseramente, e in questo frangente ti spiegherò il perché.
Comparto grafico
Si è vero, siamo davanti ad una grafica ad alta risoluzione con 60fps, ma niente di ciò adeguatamente e opportunamente ben sfruttato. La grafica lascia il tempo che trova, abbiamo di fronte texture vecchie semplicemente tirate a lucido, e anche presente un fastidiosissimo tearing che crea delle desincronizzazioni video nel movimento dell’immagine.
Il frame rate è qualcosa di altrettanto fastidioso, incostante e non fluido come dichiarato, quantomeno su una Xbox Series S. Anche li si denota una scarsa attenzione al mantenere le promesse di questa “Premium Edition“. Spesso infatti la schermata sarà abbastanza “scattosa” da farti chiedere il perché devi subire una simile tortura.
Il ciclo gioco/notte c’è ma è poco incisivo sul gioco, così come è pressoché fine a se stesso l’effetto del meteo dinamico. Nonostante in alcuni frangenti pioverà a dirotto, nessun effetto pioggia verrà effettivamente ricreato sull’ambiente di gioco. Il tutto sarà sempre perfettamente asciutto quando non dovrebbe, anche i terreni che andremo a coltivare.
Comparto audio
Il comparto audio è pessimo allo stesso modo. Mentre saremo impegnati nelle nostre scorribande da coltivatore ci verranno riproposte sempre la stessa manciata di colonne sonore in modo randomico, oppure a smorzare il silenzio verranno sparati degli accordi di chitarra dalla durata di qualche secondo.
Aspettarsi qualcosa di meglio per ciò che riguarda gli effetti sonori relativi ai motori dei veicoli e del resto dell’ambiente sarebbe utopia. Effetti sonori piatti almeno quanto tutto il videogioco stesso, e privi di una qualsivoglia impronta realistica.
Tecnicamente inadeguato
A minare l’esperienza di gioco abbiamo un ambiente praticamente privo di qualsivoglia (o quasi) forma di vita. Incroceremo molte automobili che circoleranno sulla mappa, pochissime persone (io ne avrò incrociate si e no due in tre ore di gioco), e gli animali saranno soltanto quei pochi che vedrete nei recinti, dove andrete ad acquistarli per poi parcheggiarli nei nostri.
Sono presenti persino missioni buggate, come una in cui bisognerà mettere mano alla mietitrebbia. Nonostante avremo raccolto per bene le nostre pannocchie (utilizzando l’apposito macchinario, mi raccomando), la missione rimarrà li, in bacheca pronta ad essere ripescata. Un ottimo bug che può tornare a nostro favore.
Basterà risalire in sella alla nostra fedele mietitrebbia, tornare al campo già bello che spulciato, per vedere un messaggio che dirà che siamo bravissimi, pagandoci anche per il lavoro. Che te lo dico a fare, basterà sfruttare questo bug per mettersi in tasca soldi a non finire. Unico problema è la rottura di scatole a dover sempre riprendere la mietitrebbia e tornare li.
Non è presente neanche alcun effetto di distruzione visiva sull’ambiente di gioco. Nel caso decidessimo di suicidarci colpendo un albero con la nostra automobile, ne l’albero, ne la nostra automobile faranno una piega. Stiamo parlando di un videogioco la cui stessa SOEDESCO definisce realistico, in realtà ne ha poco di realismo visto che mi basterà dirti soltanto una frase per farti crollare tutto: muri invisibili.
Della guidabilità dei veicoli neanche a parlarne, qualsiasi sarà il terreno dove metteranno le ruote non influirà sulla loro velocità. Anche nell’acqua potremo guidare senza alcun problema di sorta, ci troviamo davanti ad una scarsa cura, quasi come se il videogioco fosse stato programmato velocemente in Unity, giusto per far cassa.
Siamo davanti ad uno di quei videogiochi che non consiglierei neanche agli appassionati del genere, in quanto ho la netta sensazione che anche essi potrebbero rimanere alquanto delusi. Soprattutto se contrapposti a Real Farm abbiamo titoli decisamente sviluppati in modo migliore, con più cura, e anche più realistici.