The Adventures of Bertram Fiddle Episode 2
The Adventures of Bertram Fiddle è il titolo originario di una serie che si compone, per il momento, di due episodi. La parola chiave della saga è “mistero”: eh si! Nei panni di piccoli Scherlock Holmes dovremmo risolvere l’intricata trama che ruota intorno a degli omicidi.
Il gioco è stato sviluppato da Rumpus Animation, azienda sviluppatrice di videogiochi dal 2011, fondata da Joe Wood e Seb Burnett, che si occupa anche di cortometraggi, video musicali e pubblicità. The Adventures of Bertram è edito da Deck13 Interactive, un’azienda tedesca che si occupa non solo dello sviluppo di videogames ma anche della loro fase di publishing.
Il primo episodio della serie, A Dreadly Business, ci ha fatto conoscere l’esploratore Bertram Fiddle, che, insieme al suo servitore Gavin, è alla ricerca di un serial killer, il famigerato Geoff the Murderer. In origine, il titolo è stato rilasciato per sole piattaforme mobile (iOS e Android) e, solo successivamente, è stato esteso anche a PC via Steam. È stato ispirato dall’amore degli sviluppatori per la fantascienza di epoca vittoriana. Amore che si ritrova anche nel secondo episodio della serie, A Bleaker Predicklement, che sarà oggi oggetto della nostra recensione.
Un inizio burrascoso
Lo sviluppo del secondo episodio non ha avuto un facile inizio. La campagna di finanziamento su Kickstarter è stata faticosa da concludere, ma, alla fine, il progetto di Rumpus Animation ha raggiunto la quota sperata di £ 25.000, superandola addirittura. È stato promesso un secondo capitolo con più intrighi, più misteri, più umorismo rispetto a quello precedente. Migliore sotto tutti i punti vista, anche per quanto concerne il coinvolgimento del giocatore al tutto. Vediamo se l’obiettivo è stato raggiunto!
Gameplay
The Adventures of Bertram Fiddle Episode 2 è un gioco punta e click in terza persona. L’obiettivo del player, che vestirà una volta i panni di Bertram, un’altra quelli del suo servitore Gavin, è mettersi alla ricerca di oggetti da recuperare e da inserire nel proprio inventario, per risolvere gli enigmi disseminati nel gioco.
Gli ambienti della Londra Vittoriana sono esplorabili liberamente. È possibile dialogare con le persone che si incontrano sul proprio cammino, raccogliere oggetti, mischiarli tra loro per ottenere un altro oggetto. Tutto con un click! Qualsiasi elemento contrassegnato si tocchi con il cursore, infatti, comporta l’attivazione di una descrizione o di un suggerimento sull’enigma da risolvere.
È questa la difficoltà dei giochi di tal genere: entrare nella mente dello sviluppatore e immedesimarsi nelle sue intenzioni o nei suoi grattacapi. Non sempre autonomamente è possibile riuscire in tale obiettivo. Quindi, un sistema di aiuti, anche magari limitati, e diverso dai “proverbi” da decifrare, sarebbe stato utile. Un esempio è stato il dover creare maccheronicamente lo strumento utile per organizzare la fuga di Bertram dalla prigione. Ebbene, per “creare” un oggetto del genere, è stato necessario il recupero di più oggetti disseminati in diversi punti della mappa, che hanno richiesto non solo la risoluzione di più enigmi anche concatenati tra loro, ma l’immedesimarsi davvero nella mente dello sviluppatore per chiedersi “Cosa avrei fatto io?”.
Per utilizzare un oggetto dal proprio inventario, basta spostarlo dall’inventario stesso al punto (sempre contrassegnato) in cui se ne richiede l’uso. Movimento semplice se si utilizza un mouse, non impossibile se si gioca con il touchpad di un PC portatile.
Intelligenza artificiale
I personaggi che ritroviamo nel corso dell’avventura sono ambientati, come abbiamo detto, nella Londra del XIX secolo, in piena epoca vittoriana. Ognuno di loro rispecchia appieno la vita e lo stile di vita sussistente nell’ultimo ventennio dell’Ottocento. Anzi, addirittura nel linguaggio utilizzato, si viene effettivamente proiettati in quel contesto.
Incontreremo una nobildonna inglese sorseggiare del the in una bakery con l’eleganza propria delle signore del tempo o dei venditori ambulanti mercanteggiare in piazza dei prodotti nauseanti, utilizzando un linguaggio quasi dialettale e poco vicino al formalismo inglese. Questo è un aspetto che mette a dura prova la concentrazione del player, che magari non afferra subito il significato di quanto si sta dicendo, ma è portato a riascoltare e rileggere i dialoghi più volte.
Un punto su cui forse si sarebbe potuto lavorare di più è l’apporto che i personaggi danno alla trama del gioco. Molti di loro, infatti, non contribuiscono né causalmente né finalisticamente al nocciolo della storia. Alcuni personaggi sono utili per trovare oggetti, che ci serviranno per la risoluzione di enigmi, ma altri li incontreremo e magari ci parleremo anche, ma senza un motivo preciso. Una sorta di suppellettile in cui ci si imbatte e con cui si attua un tu per tu che potrebbe farci credere che sia importante ai fini della risoluzione di un enigma, ma che in realtà non lo è.
Durante l’avventura di gioco, ci ritroveremo prima nei panni di Beltram e poi, quando il nostro protagonista viene rinchiuso in prigione ingiustamente per un omicidio non commesso, nei panni del suo servitore Gavin, che dovrà escogitare il modo di creare una crepa nel muro della prigione per liberare il suo padrone. Una serie di rompicapi dovranno, anche in questa circostanza, essere risolti per ottenere lo strumento idoneo al piano di fuga! Dovremo, inoltre, switchare tra i due personaggi per far si che questi si scambino alcuni oggetti utili all’altro per garantire la risoluzione di alcuni enigmi. Con la fuga di Bertram dalla prigione, si ritorna nei panni del nostro protagonista, intento più che mai ora a dimostrare la verità.
La trama del gioco
Bertram Fiddle è un uomo con la passione di esplorare. E quando parliamo di esplorazione, non ci riferiamo a quella meramente paesaggistica e naturale, ma soprattutto a quella scientifica e di ricerca. Gli piace molto, infatti, risolvere enigmi e casi sospetti e poco chiari.
In prigione, escogiterà un modo per fuggire e ad aiutarlo ci sarà il suo impavido servitore Gavin, un ciclope goffo di origini peruviane. Costui dovrà assumere le vesti dell’investigatore e risolvere una serie di enigmi che lo porteranno ad aiutare il suo capo a scappare dalla prigione. L’obiettivo di Bertram sarà trovare il vero colpevole dell’omicidio, Geoff e dimostrare la sua innocenza davanti a tutti.
Il gioco inizia con Bertram che riceve la fatidica telefonata dalla signora Dulsworth, la quale lo assume come investigatore al fine di scoprire quale segreto nasconda suo figlio e cosa lo turba negli ultimi tempi. E il protagonista inizia subito il suo lavoro presso la fabbrica di saponi del signor Dulsworth per rovistare tra i suoi effetti personali e indagare sul perché di alcune stranezze emerse durante la sua permanenza nella fabbrica (ad esempio un sotterraneo nascosto nel suo ufficio che porta ad un porticciolo su un fiume).
La trama si presenta lineare. Le direzioni da prendere, gli enigmi da risolvere e le persone con cui parlare sono predefinite. Al compimento di una determinata azione, consegue quello e solo quel determinato effetto. Non è possibile proseguire nel gioco se non viene rispettato il percorso di gioco stabilito dagli sviluppatori.
Grafica
La grafica è il punto forte di The Adventures of Bertram Fiddle Episode 2. È in stile cartoon, simpatica e piacevole alla vista (fattore importante soprattutto se per risolvere un enigma si impiega un bel po’ di tempo). Anche gli ambienti sono curati nel dettaglio: le strade di Londra, gli shop, il mercato, i sotterranei, le case, gli arredi. Tutto è studiato nei particolari, anche il minimo suppellettile che si trova lì per caso.
La texture dei personaggi è “divertente” ed è adeguata alla vena pseudo comica che gli sviluppatori hanno voluto imprimere al gioco. La maggior parte di loro ha un naso a forma di patata (molto strano, ma comico!) e un aspetto eccentrico, a tratti goffo. E quando il naso manca, la coerenza nello stile viene rispettata da altre caratteristiche fisiche. Gavin, ad esempio, ha una tonda fisionomia e uno sguardo apparentemente perso nel nulla.
Musiche ed effetti sonori
Le musiche presenti nel gioco non sono varie né continue nel corso dell’avventura. Ma ciò non dispiace: si dà modo, infatti, al player di concentrarsi appieno sulla risoluzione degli enigmi, senza distrazioni di alcun tipo. Ci sono comunque momenti in cui la musica è d’effetto, come quella presente nel momento in cui Bertram assiste all’omicidio di cui viene poi incriminato.
La soundtrack principale, dove tra i vari strumenti musicali rileviamo la predominanza della fisarmonica, è stata composta da Cam Reynolds. L’artista si è ispirato ai B-movies degli anni Settanta, dove le musiche ispirano effettivamente il “giallo” (per noi italiani, bastano nomi come Quentin Tarantino per focalizzare il genere), accentuate qui nel gioco, proprio dalla fisarmonica, che scandisce i momenti più clou. Ritengo che la musica, lì dove presente, si sposi perfettamente con il contesto in cui l’azione di gioco si dispiega, conferendole personalità e incisività. Gli effetti sonori sono buoni nella media. Semplici e non pressanti.
Doppiaggio
Le conversazioni tra i personaggi sono fisse e prestabilite a priori. Ogni personaggio con cui potremo “parlare” sarà contrassegnato da un cerchio che potremo visualizzare nel momento in cui il cursore del mouse vi passa sopra.
Il doppiaggio è fatto bene, anzi. Perfetta è stata la scelta dei doppiatori, che rendono realistici i personaggi dell’avventura. Il nostro protagonista Bertram, ad esempio, ha una voce nasale, che richiama la strana forma del naso che ha. Anche il servitore Gavin ha una voce che rispecchia appieno l’immagine goffa che lo rappresenta, anche se in realtà poco vicina alle sue origini peruviane (problema, tuttavia, che farebbe dissentire solo un attento conoscitore della geografia linguistico-fonetica).
Ascoltandoli, insomma, siamo riportati inevitabilmente a pensare a loro. Questa caratteristica non la si ritrova solo nei personaggi principali. La signora Dulsworth ha una voce autoritaria, corrispondente appieno al suo carattere e all’influsso timoroso che provoca nelle persone che a lei si relazionano, tra cui lo stesso figlio. La pasticciera ha il tono di voce proprio della donna indaffarata a preparare creme e torte per i propri pargoli a casa. L’anziano guardiano della stanza di Sherlock Holmes presenta una voce raschiata e rude al punto giusto, tipica dell’antipatico maggiordomo da appartamento.
Game utilities
I salvataggi sono automatici, quindi nel caso in cui per errore si esce dalla schermata di gioco, si può riprendere l’avventura da dove si è terminata. I requisiti di sistema richiesti sono i seguenti:
MINIMI (PC):
-
- Sistema operativo: Windows XP SP2+
- Memoria: 2 GB di RAM
- Scheda video: DX9 o DX11
- Memoria: 2 GB di spazio disponibile
MINIMI (MAC OS X):
-
- Sistema operativo: Mac OS X 10.9+
- Memoria: 2 GB di RAM
- Scheda video: DX9 o DX11
- Memoria: 2 GB di spazio disponibile
Dalle impostazioni di gioco è possibile settare gli effetti sonori e la musica, non aumentando o diminuendo il volume, ma mantenendolo o togliendolo. Forse sarebbe adeguato inserire la possibilità di equilibrare i volumi a seconda delle esigenze del player. È, inoltre, possibile gestire la presenza o meno dei sottotitoli, durante i dialoghi con i vari personaggi.
Non è presente un menù, ma tale mancanza non comporta ripercussioni sulle azioni di gioco.
The Adventure of Bertram Fiddle Episode 2 è disponibile su Steam e store iOs e Android. Noi abbiamo provato la sola versione per PC, ma, vista la semplicità del gameplay del gioco possiamo supporre che la versione mobile non presenta difficoltà rilevanti. Anzi, il PC su cui abbiamo giocato noi è dotato di touch screen, e possiamo assicurare che anche in modalità touch screen il tutto risulta fluido e scorrevole.
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