Cosa deve fare un videogioco? Qual è il suo scopo? Oggi cerchiamo molto spesso il tripla A che ci doni un’esperienza cinematografica, oppure l’open world che giochi a fare chi ha la mappa più grande coi competitor. Il troppo stroppia però: un’esperienza “troppo cinematografica” può essere tacciata di scarsa interattività (impossibile dimenticare le critiche su Metal Gear Solid 4, che ha perfino vinto un Guinnes World Record per la cutscene più lunga di sempre in un videogioco), oppure un open world troppo grande, ma con poco da fare al suo interno o con tempi di percorrenza studiati male, può risultare noioso o dispersivo, uno dei più grandi difetti per esempio di Horizon Forbidden West.
Quindi, per tornare alla domanda iniziale, cosa deve fare un videogioco? La risposta col quale non si sbaglia mai è una soltanto: divertire. Ci sono tanti titoli che puntano al puro divertimento del giocatore, ma su tutti spiccano indubbiamente i party game, che puntano quasi esclusivamente sul proporre un gameplay puro che faccia cooperare o scontrare i giocatori tra loro in maniera fantasiosa cercando nel mentre di strappare più di una risata, magari grazie alla cara vecchia co-op offline.
L’esponente maggiore del genere è indubbiamente la serie Mario Party, ma non mancano anche altri nomi illustri come Fall Guys: Ultimate Knockout (trovi qui la nostra recensione, sapevi che è in corso un evento dedicato a Spongebob? Trovi qui tutti i dettagli!), che ormai da un paio d’anni si è rivelato una delle sorprese più riuscite e apprezzate nel panorama videoludico. Altrettanto sorprendente si è rivelato Block’Em!, oggetto di questa recensione nonché uno dei party game più divertenti in cui mi sia imbattuto nella sua semplicità, analizziamone i vari aspetti!
Nessuna trama, tantissimo colore!
Di tanto in tanto, party game come Crash Bash, alcuni Mario Party, o lo stesso Fall Guys: Ultimate Knockout a cui si faceva riferimento prima, imbastiscono un accenno di trama o quantomeno una lore che giustifichi le sfide e i minigiochi nel quale si lanciano i vari personaggi; la prassi per un party game però è spesso ignorare ogni forma di trama e lanciare tutti i partecipanti nella mischia!
Block’Em! Non fa eccezione in questo: non ci saranno mai dialoghi, cutscene, né tantomeno qualsiasi forma di interazione col giocatore che possa far luce sul mondo di gioco, che a dirla tutta è a malapena abbozzato, senza però risultare poco efficace! I nostri sfidanti infatti si ritroveranno in arene coloratissime che faranno da sfondo a sfide competitive a base di puzzle di vario genere.
L’unica “interazione” che potremo avere coi personaggi che andremo a interpretare sarà la possibilità di modificarne il colore e soprattutto l’espressione del volto dei nostri avatar grazie a buffissime emoticon che con pochi piccoli tratti riusciranno comunque a dare carattere e personalità ai nostri buffi omini (che ricordano non poco gli ormai iconici impostori di Among Us).
Fatti più in là!
Come accennato in apertura, il gameplay di Block’Em! è essenziale, ma divertentissimo! Di base, potremo decidere di affrontare il gioco in solitaria (anche se così facendo perderà gran parte del suo fascino e del divertimento) o se buttarci nell’arena in compagnia di amici in locale e perfino online, fino a un massimo di quattro giocatori contemporaneamente.
Le arene in questione verranno mostrate con una visuale laterale e presenteranno delle conformazioni che ricordano parecchio i vari livelli di Puzzle Bubble con ostacoli da superare e trappole come cannoni spara fuoco e lava che inizierà a fuoriuscire dai vari muri dopo un determinato periodo di tempo. I nostri personaggi avranno la capacità di saltare per evitare voragini nel terreno o cannonate, ma la capacità più interessante a nostra disposizione sarà quella di creare istantaneamente blocchi in stile Minecraft, ma bidimensionali.
I blocchi in questione potranno fungere da piattaforme grazie alle quali potremo salire sempre più in alto verso i nostri obiettivi oppure bloccare temporaneamente i colpi di cannone. In buona sostanza però in cosa consistono le sfide? Un plauso va fatto agli sviluppatori che sono riusciti a inventare una buona varietà di situazioni e minigiochi abbastanza diversi tra loro.
Per esempio, la più classica delle sfide consisterà nel raggiungere un determinato punto della mappa, il giocatore che lo raggiungerà per primo porrà fine alla sfida e guadagnerà un punto; un altro tipo di sfida molto divertente consisterà nel gettare nella lava gli altri giocatori finché non ne resterà solo uno ad accaparrarsi il punto della relativa sfida; o ancora altre sfide avranno come obiettivo quello di sopravvivere il più a lungo possibile mentre la lava invade l’arena.
Queste sono solo alcune delle sfide che gli sviluppatori hanno ideato, ma ti posso assicurare che si sono davvero sbizzarriti e che difficilmente i minigiochi ti verranno a noia poiché tra il pool di livelli a disposizione raramente ti ritroverai a rigiocare presto una mappa già giocata. In tutto ciò, chi sarà il vincitore? Ovviamente colui che per primo riuscirà a guadagnare un determinato numero di punti, occhio però, a seconda delle sfide si potrebbe addirittura arrivare in una situazione al cardiopalma nel quale a tutti i giocatori manca un solo punto per la vittoria e si avranno sfide più accese che mai!
Comparto tecnico semplice, ma efficace!
Abbiamo già specificato che Block’Em! si fa notare per i suoi colori accesissimi, ciò è reso anche possibile da una grafica cartoon in stile leggermente flash player, che fa un po’ primi anni 2000, ma che si rivela perfettamente in linea con il mood della produzione. A essere azzeccatissima è anche la colonna sonora, piena zeppa di tracce ritmatissime che accompagnano alla perfezione i ritmi incalzanti dei minigiochi.
In definitiva, Block’Em! è un party game divertentissimo, semplice nelle sue meccaniche ma divertentissimo, che getta i giocatori fin da subito nel vivo dell’azione grazie a sfide ben congegnate e variegate che difficilmente annoieranno i giocatori e anzi riusciranno a strappare più di una risata nelle serate in compagnia.