Nessuno poteva aspettaselo, ma quando nel 2017 Cuphead fece il proprio debutto su PC e Xbox One, la boss rush targata Studio MDHR riuscì a ridefinire il concetto di difficoltà nei videogiochi che ormai sembrava essere dominio incontrastato dei Souls di casa FromSoftware. Il run’n’gun con protagonisti i simpaticissimi Cuphead e Mugman si è trovato al posto giusto nel momento: lo stile che omaggia alla perfezione i cartoon Anni ’30 cavalcava in pieno l’ondata di nostalgia di quegli anni, e un grado di sfida punitivo, ma mai ingiusto, ha letteralmente stregato migliaia di videogiocatori in tutto il mondo.
Questo mix perfetto e ben dosato ha fatto sì che Cuphead diventasse un instant cult, e ha anche assicurato un roseo futuro ai fratelli Moldenhauer, fondatori della software house nonché unici membri della stessa per anni (finché Microsoft non ci mise lo zampino finanziando il progetto e rendendo il gioco un’esclusiva temporanea per le sue console) che arrivarono persino a ipotecare la propria casa per sostenere i costi di produzione, per fortuna l’investimento si è ripagato alla grande nel corso degli anni!
Sempre per cavalcare l’onda dell’hype, già nel 2018 (quando il titolo era ancora saldamente ancorato alla casa di Redmond, dovremo attendere rispettivamente il 2019 e 2020 per vederlo su Nintendo Switch e PlayStation 4 e 5) venne annunciato The Delicious Last Course, primo DLC di Cuphead nonché oggetto di questa recensione. Sono passati ben quattro anni da quel reveal trailer dell’E3 2018 e durante questi anni il contenuto aggiuntivo non è stato esattamente al centro dell’attenzione, scomparendo per lunghi periodi e allertando i fan dell’impegnativo titolo.
Gli anni di pandemia non hanno certo giovato ai ritmi produttivi della neonata software house, eppure posso affermare con serenità che The Delicious Last Course è a mani basse uno dei migliori DLC mai rilasciati, rispettoso del materiale originale, ma con un marcato senso di novità che permette di godere anche del gioco base in una nuova prospettiva, aumentando significatavimente il numero di ore che i giocatori potranno trascorrere anche sulle vecchie Isole Inkwell.
Tuttavia, sento di dover fare una precisazione prima di iniziare ad analizzare tutti gli aspetti del DLC: il materiale inedito è di altissima qualità, ma a livello di quantità purtroppo potrebbe lasciare molti insoddisfatti dopo quattro anni di attesa. Io mi trovo nel mezzo, per me The Delicious Last Course è promosso a pieni voti come contenuto aggiuntivo in sé, ma spero vivamente che in questi anni i contenuti inediti siano diventati talmente corposi da portare gli sviluppatori a riservarne buona parte per un Cuphead 2 o per un qualsiasi altro progetto (sogno un metroidvania soulslike realizzato da Studio MDHR, sarebbe perfetto).
Il pranzo era buono, il dolce anche di più!
Il gioco base raccontava una storia semplicissima, perfettamente in linea con lo stile dei cartoon Anni ’30 che gli sviluppatori hanno omaggiato in tutta la produzione. The Delicious Last Course sceglie, saggiamente, di non andare a complicare la storyline dei fratelli Cuphead e Mugman impegnati nel recupero di anime per conto di Satanasso, si concentra invece su Ms. Chalice, una simpatica tazzina che abbiamo già incontrato nei Mausolei del gioco base.
Ms. Chalice, come già noto, è intrappolata nel piano astrale, e all’inizio del DLC, dopo che i due fratelli sono stati traghettati sulla quarta isola inedita, grazie a uno strano biscotto riesce a riprendere una forma corporea scambiandosi con Mugman. Dopo un iniziale momento di panico, Chalice spiega di non avere brutte intenzioni, quel biscotto è una creazione di Pinzimonio Salieri, lo chef migliore delle Isole Inkwell.
Il simpatico Salieri ha trovato una ricetta miracolosa che potrebbe riportare in vita Ms. Chalice e restituirle per sempre la forma corporea senza che debba prendere il posto di qualcun altro. La nostra missione quindi sarà battere i temibili boss che abitano questa nuova isola per recuperare gli ingredienti che serviranno a Salieri; ancora una volta quindi si tratta di un presupposto semplicissimo, ma che si sposa alla perfezione con lo stile immediato proposto dal gioco, che ci porta senza sosta di battaglia in battaglia!
Rispetto al gioco base però c’è un pizzico di gusto in più a insaporire la formula. Non voglio fare spoiler, ma questa quarta isola Inkwell nasconde ben più di un segreto, e parlare coi personaggi sparsi nell’overworld tra un boss e l’altro non solo non sarà affatto una cattiva idea, ma non sarà più nemmeno un’azione fine a sé stessa: ascolta bene cosa hanno da dirti, non te ne pentirai! Anzi no, te ne pentirai eccome, ma sta a te capire perché!
Gameplay: sempre più impegnativo!
Uno dei punti di forza indiscussi di Cuphead è certamente la sua difficoltà, mai artificiale e sempre giusta! Il titolo infatti è estremamente punitivo, ma la quasi totalità delle sconfitte viene percepita come giusta, molto spesso davanti alla schermata di Game Over mi sono trovato a riflettere in tutta calma sui miei errori, ripromettendomi di imparare meglio il pattern di attacco dei nemici per il tentativo successivo e di non andare nel panico davanti a quegli attacchi che richiedono una precisione e una velocità di pensiero perfette per essere schivati.
In The Delicious Last Course l’essenza del gameplay non cambia, anzi, viene snellita. Infatti, non viene più proposta un’alternanza tra boss fight e livelli run’n’gun (considerati da alcuni il punto debole della produzione) e tutte le nuove boss fight sono incredibili e uniche, sia a livello di animazioni, che sono ricche come non lo sono mai state, che di meccaniche di gameplay. Ancora una volta non voglio fare spoiler, ma ci sarà uno scontro “aereo” che in una singola sezione riscrive completamente quanto visto in ore e ore di gioco, lasciando indubbiamente i giocatori spiazzati al primo tentativo: un’intuizione a dir poco brillante!
Il gameplay introduce poi anche novità decisamente più sostanziose, oltre a nuove armi, tutte estremamente interessanti e divertenti da utilizzare, e charmes inediti, tra cui uno decisamente OP che ripristina un cuore dopo un certo numero di parate, la portata principale a livello di novità di questo DLC è senza dubbio Ms. Chalice. La nuova compagna d’avventure di Cuphead e Mugman infatti non si limita a essere il perno della trama del contenuto aggiuntivo, ma è un personaggio giocabile che riscrive alle radici il gameplay stesso.
Ms. Chalice infatti presenta alcune differenze nel moveset rispetto ai personaggi che abbiamo già imparato a conoscere a fondo, piccole variazioni che cambiano totalmente l’approccio agli scontri: un boss combattuto sia con Cuphead che con Ms. Chalice sembrerà dar vita a una battaglia totalmente nuova nonostante il suo moveset e le sue fasi rimangano le stesse. In particolare, Ms. Chalice potrà utilizzare di base il doppio salto senza necessariamente effettuare un parry al volo, e la sua schivata base le garantirà dei frame di invulnerabilità (attivabili dagli altri personaggi equipaggiando il charme Granata Fumogena) e le permetterà di effettuare parry durante le schivate.
Sembra quasi che Ms. Chalice attivi una sorta di “modalità facile” del gioco, ma non è affatto così; in realtà gli sviluppatori avevano già previsto questa eventualità e hanno prontamente riequilibrato il tutto: Ms. Chalice infatti sarà utilizzabile solamente equipaggiando il Biscotto speciale, occupando quindi lo slot delle abilità passive di cui la nuova tazzina sarà assolutamente prima. Gli unici frangenti in cui ho visto l’equilibrio scricchiolare pesantemente sono stati i vecchi livelli run’n’gun, del tutto banalizzati e appiattiti se affrontati con lei, è chiaro quindi come la totale assenza di questi livelli nel DLC non sia un caso, e anzi di come il tutto sia stato cucito proprio a misura attorno al nuovo personaggio.
Cuphead quindi non solo riesce a riconfermare in maniera brillante la difficoltà di cui può vantarsi, ma riesce persino ad alzare l’asticella proponendo sfide estremamente ispirate e impegnative, ma mai frustranti!
Comparto tecnico eccellente!
Come anticipato, un altro dei fiori all’occhiello di Cuphead è senza alcun dubbio il suo comparto tecnico. Dal punto di vista grafico, la quantità di animazioni di ogni livello è aumentata in maniera esponenziale rendendo ogni boss fight un vero e proprio tripudio di elementi tutti indipendenti tra loro e con animazioni uniche e realizzate alla perfezione. Ovviamente il gioco ripropone lo stile cartoon Anni ’30 e il carico di citazioni e quant’altro ai corti animati di quel periodo si spreca; in alcuni frangenti poi si torna anche a utilizzare la tecnica del rotoscopio già vista nello scontro aereo contro il genio del gioco base, il risultato stavolta è persino migliore!
La colonna sonora è a dir poco incredibile! Aspetto con ansia il rilascio di un vinile dedicato come successe già per il gioco base, sarebbe un crimine non realizzarlo! Ancora una volta, il mood delle colonne sonore è perfetto per lo stile, vengono riprese sonorità jazz per i momenti più concitati e altre tracce di puro genere ragtime nei menù e durante le cutscene, una vera e propria gioia per le orecchie, è anzi un peccato che non ci sia un player interno al gioco in stile Super Smash Bros. Ultimate per poter riprodurre le traccce quando si desidera.
In definitiva, The Delicious Last Course è un DLC che ripaga appieno i quattro anni di attesa. Le aspettative non sono rispettate, ma ampiamente superate! La formula base che ha decretato il successo di Cuphead viene rispettata e ampliata nel migliore dei modi possibile proponendo nuovi livelli estremamente gradevoli da vedere e con un tasso di sfida ancora più alto, ma mai frustante!