Pubblicato da Thunderful Publishing e sviluppato da Maschinen-Mensch, Curious Expedition 2 è il videogioco ideale per chi ama le avventure fuse ai giochi da tavolo, a loro volta mescolati ai gestionali… il tutto con una spruzzata di roguelite servito su un piatto di fantasy e storia dell’800. Insomma, parliamo di un videogioco che unisce davvero tanti elementi e che, nonostante questo, non perde la sua identità, anzi!
L’esordio del sequel su PlayStation 4 e Xbox
Uscito inizialmente il 17 giugno 2021 su PC (Steam) e Nintendo Switch, Curious Expedition 2 arriva finalmente su PlayStation 4 e Xbox, accompagnato dal DLC “Highlands of Avalon”. Noi di iCrewPlay abbiamo avuto il piacere di giocare alla versione completa per la console Sony… pronto a partire per infinite avventure – tutte rigorosamente imprevedibili?
Come il primo ma meglio
Come si può facilmente intuire, Curious Expedition 2 è il sequel di Curious Expedition da cui eredita numerose cose, migliorandone altrettanto. Prima di tutto, è cambiata la veste grafica. La pixel art è svanita a favore di un disegno simil graphic novel più pulito e stilizzato, che richiama le avventure di Broken Sword, anche se qui i personaggi sono decisamente più dinoccolati – per non dire buffi – soprattutto in combattimento.
Altro cambiamento riguarda la trama. Ebbene sì, questa volta c’è una vera e propria macro trama che oltre a essere un piacevole collante è anche uno degli elementi che potrebbe far storcere un po’ il naso… Ma per capire perché, dobbiamo partire dal principio. Dunque, c’era una volta…
Victoria Malin e l’Esposizione Universale
Siamo nella Francia dell’800, in lontananza si vede la Torre Eiffel incompleta e noi siamo dei collaboratori – o sottoposti che dir si voglia – della nota avventuriera e scopritrice di misteri Victoria Malin. Faremo la conoscenza di questa carismatica esploratrice all’interno del prologo, dove conosceremo subito un assaggio della crudeltà del mondo di Curious Expedition 2 – e quindi di ciò che ci aspetta.
Come avrai capito, Victoria Malin è l’elemento principale dell’intera storia e ti ruberà la scena in ogni capitolo della trama principale. Questi capitoli sono anche gli unici elementi “immutabili” dell’intero titolo. La trama è scritta e quale che siano le spedizioni e avventure che hai fatto nel frattempo, non influiranno la prossima scoperta di Malin. Sulla tipologia di scoperta, invece, non ti diremo nulla, lasciandoti il piacere della scoperta – appunto – ma ti basti sapere che c’è davvero di tutto e la fantasia regna piacevolmente sovrana riempiendo coerentemente il titolo dell’immaginario di quell’epoca.
Crea la tua squadra, prepara le scorte, bevi al bar e salpa
La struttura di Curious Expedition 2 è ben scandita e dopo un iniziale spaesamento, riuscirai facilmente e piacevolmente ad abituarti. Prima di tutto, devi sapere che per procedere nella trama – composta da cinque atti dalla durata diversa – devi prima effettuare una serie di spedizioni “autonome” e soprattutto imprevedibili. Questo è l’elemento principale, nonché naturale, dell’intera produzione. Qui dà il meglio di sé ed è qui che piangerai la caduta dei tuoi compagni. Perché cadranno. Eccome se cadranno…
Prima di salpare, ci sono alcune cose che puoi fare come creare la tua squadra di esploratori, acquistare dell’equipaggiamento e anche delle attrezzature. Puoi anche trattare con finanziatori, rivolgerti a mercati loschi e tanto altro. Successivamente dovrai selezionare una delle tra “fazioni” del gioco, che poi sono quelle che ti finanziano le spedizioni e ti forniscono le varie missioni. Infine, prima della partenza, c’è la rilassante fase “bar”. Di solito è un piccolo evento, non succede sempre qualcosa ma… è parte della routine e va bene. Infine c’è la fase della partenza dove dovrai decidere come spendere i tuoi soldi, riempendo la borsa di oggetti come cure, pale e quant’altro. Fatto anche questo, sei finalmente pronto a salpare verso l’ignoto!
L’ignoto ci piace
Le isole che compongono le infinite avventure di Curious Expedition 2 sono create in modo procedurale e sono piene zeppe di imprevisti. Prevedere cosa ti aspetta è quasi impossibile. La morte è ovunque. Il piacere della scoperta è immenso. Appena attraccati, avremo una visuale a volo d’uccello dell’intera isola – composta interamente da esagoni, come la mappa del gioco da tavolo Catan – ma sarà in gran parte avvolta da una sorta nebbia – chiama “fog of war” che cela l’entità reale di ogni esagono. Questo perché, ogni frammento di terra può essere qualcosa di diverso e comportare uno sforzo maggiore, o custodire un tesoro nascosto, o un nemico o chissà che altro.
Esploriamo!
Ma come si fa a esplorare l’isola? Semplice: muovendosi. Ma attenzione, ogni singolo movimento, comporta l’utilizzo di un parametro essenziale: la sanità mentale. Questo elemento sarà quello da tenere sempre d’occhio. Sempre. Anche perché, se arriva a zero, i guai saranno tanti e la fine si avvicinerà inesorabilmente. No, davvero… non fare arrivare a zero quel parametro.
Prima di muoverti, è quindi consigliabile studiare una strategia. Procedere alla cieca è sconsigliabile. Per fortuna la mappa è anche piena di punti di ritrovo, indigeni con cui interagire, villaggi da scoprire, mercanti con cui poter effettuare scambi e tanto altro. E parlando d’indigeni… qui c’è un altro fattore da tenere d’occhio ed è proprio legato alla fiducia instaurata con gli abitanti dell’isola di turno.
Se il valore della sanità mentale può essere ricaricato riposando o usando determinati oggetti (come cibo o reliquie particolari), la fiducia con gli indigeni va conquistata coi fatti! Bisogna portare rispetto, oppure offrire loro doni, o interessarsi alle loro storie. Può anche capitare di doverli salvare la pelle dall’assalto di bestie feroci e quant’altro. Una cosa è certa… se profani i loro templi, rubando i loro tesori o peggio ancora, le loro offerte alla divinità di turno… quel valore calerà inesorabilmente e con esso anche la possibilità di doverli affrontare in combattimento.
Lancio i dadi e ti spacco il muso
Sì, in Curious Expedition 2 si combatte e anche qui è richiesta un’accurata strategia PRIMA di lanciarsi sul campo. Ogni personaggio ha delle proprie statistiche che variano a seguito di eventuali promozioni – che avvengono a piacere del giocatore con la spesa di un determinato valore a sua volta accumulabile da scoperte, battaglie vinte, esplorazioni e quant’altro. Inoltre, ogni personaggio ha un proprio set di mosse legate a loro volta a un dado. Infine, questo set di mosse può essere modificato e/o ampliato con l’utilizzo dell’equipaggiamento.
Il caso: croce e delizia
Come in un qualsiasi gioco da tavolo dove devi tirare i dadi, anche in Curious Expedition il caso domina incontrastato… e se decide di rovinarti, ti rovinerà. Quale che sia la tua strategia. In battaglia, ad esempio, ogni turno si basa sul lancio dei dadi. Una volta fatto, puoi decidere di effettuare un secondo lancio. Dopo questo, tocca agire. Seleziona i dadi utili e procedi con azioni di attacco (dadi rossi), di supporto (dadi versi) o di difesa (dadi blu). Inoltre, potrai anche potenziare una determinata azione fondendo un determinato numero di dadi dello stesso colore.
Ogni azione può comunque comportare determinati effetti tutti da scoprire come: curare danni, posizionare difese extra, danneggiare il nemico con effetti di stato e tanto altro. Ma torniamo ai nostri amici dadi… questi li ritroverai in diverse fasi del gioco. Vuoi risolvere un dibattito diplomatico per evitare una rissa? Lancia i dadi. Vuoi scampare a una trappola? Lancia i dadi. E così via.
Arriviamo alla domanda che sicuramente starai pensando o che almeno dovresti pensare: quanto è difficile Curious Expedition 2? La risposta questa volta potrebbe sorprenderti: lo decidi tu. Esatto, gli sviluppatori hanno inserito dei parametri che potrai modificare per rendere l’esperienza più o meno severa. La severità, e lì anche gli elementi da roguelite, si focalizzano sul fallimento. In tal caso, il gioco è progettato per azzerare l’intero anno in corso, costringendoti anche a cambiare tutta la squadra.
Arrivano i problemi
Purtroppo Curious Expedition 2 presenta anche dei problemi. Tra questi, c’è da segnalare una serie di crash che ci hanno letteralmente scaraventato via dal gioco. Il problema si è mostrato solo per una particolare missione ed è bastato semplicemente cambiarla per risolverlo ma rimane comunque fastidioso seppur siamo certi che possa essere risolto con eventuali patch correttive. Altro “problema tecnico” è legato ai dadi. Spesso ti capiterà di lanciarli e vederli rotolare via dallo schermo.
Letteralmente. Lanci… e non vedi il risultato se non alla fine. Non è un problemone e probabilmente è anche voluto, ma a noi è risultato fastidioso. Come è fastidioso il fatto che alcuni baloon di dialogo vadano a oscurarne altri, rendendo difficile, se non impossibile, la lettura (a tal proposito, segnaliamo che il gioco è interamente in inglese, sottotitoli inclusi e, considerando il sistema di regole e la quantità di testo, è consigliato un buon livello della lingua). Da segnalare anche dei rallentamenti durante le battaglie uniti a piccoli problemi di audio che raramente si è assentato o è andato fuori tempo.
Concludendo
Nonostante ciò, il gioco si difende molto bene e presenta una mole di contenuti e possibilità davvero infinite. La longevità è difficile da calcolare, la trama principale può durare anche oltre le venti ore ma si viene invogliati a vivere nuove avventure, rigiocando ancora e ancora. Inoltre, il passaggio su console è positivo. I comandi non sono complessi e anzi, risultano abbastanza intuitivi e ci si abitua presto. Tirando le somme, Curious Expedition 2, è il gioco perfetto per chi ama l’avventura!