Sviluppato da The Irregular Corporation, dall’idea di Claudiu Kiss, il videogioco indie PC Building Simulator permette di far capire cosa significhi essere dall’altra parte della barricata per quanto riguarda l’assemblaggio di un personal computer. Il gioco è uscito per PlayStation 4, PC e Xbox One il 20 gennaio 2019 e per Nintendo Switch il 13 agosto 2019. Utilizza il motore grafico Unity.
La versione a cui questa recensione fa riferimento è quella PlayStation 4.
Essendo un simulatore ha una trama molto semplicistica: nostro zio ci lascia il suo negozio di PC per poter essere libero di andare a divertirsi su un’isola esotica.
Le meccaniche di gameplay sono molto semplici.
Si ha da subito la possibilità di iniziare a lavorare, accettando proposte tramite e-mail da parte di clienti disperati che hanno bisogno della nostra assistenza. Si partirà da cose semplici, quali togliere la polvere dal case, oppure eliminare virus, per poi arrivare a costruire vere e proprie macchine. I comandi, nonostante si noti che siano implementati per PC risultando un po’ duri e lenti, non sono male e la lentezza del movimento della freccia – che si può sempre modificare dalle impostazioni – è comoda per quando si dovrà lavorare di precisione, ad esempio collegando cavi.
Si ha un sistema a livelli, maggiore sarà, più si avrà la possibilità di accettare lavori complessi oppure da finire entro una certa data. Inoltre si possono sbloccare: tavoli da lavoro, oggetti nello shop e altre modifiche all’interno del negozio che sono solo estetiche, come cambiare il nome sulla targa appesa all’ingresso.
Oltre ai livelli, si ha un sistema di stelle giustificato dalla trama, cioè al termine di un lavoro il cliente darà un voto e scriverà un commento, prendendo esempio da Tripadvisor, se volessimo compararlo con qualcosa di “vero”.
Bisognerà essere organizzati perché non si avranno sempre tutte le componenti in inventario ma si dovranno comprare e si avranno tre tipi di consegna che costeranno più o meno:
- Il giorno stesso: 100 dollari;
- Il giorno dopo: 30 dollari;
- In 3 o 5 giorni: 10 dollari.
Quindi bisognerà calcolare quanto si ha nel portafogli, quanto si vuole spendere e quando serve che il pezzo arrivi.
Ma non si assembleranno solo PC, si dovranno pagare anche le bollette e l’affitto.
Ovviamente non andremo ad aggiustare solo i personal computer dei nostri clienti ma anche il nostro dovrà essere pulito e modificato in modo da poter diventare più veloce nell’esecuzione di determinate azioni, come il comprare le componenti oppure velocizzare la stessa fase di accensione.
Si potrà anche eseguire l’overclock dell’hardware, una procedura che permette la modifica delle impostazioni di voltaggio delle componenti, si avrà la possibilità di “smanettare” a trecentosessanta gradi.
Una cosa che sicuramente tutti gli amanti dei bit apprezzeranno è la presenza di vari nomi importanti per quanto riguarda i componenti hardware, dalla scheda grafica al processore fino alle periferiche.
Oltre alla carriera, si ha anche la modalità Costruzione Libera, in cui ci si potrà divertire e creare personal computer pazzeschi e super-personalizzati.
L’assemblaggio del PC avviene in varie fasi: nella mail che riceveremo ci saranno gli obiettivi da raggiungere, come sostituire la RAM, potenziare la CPU, costruire una macchina con x o y componenti. Quando si accetta, il computer viene messo in viaggio ed arriverà il giorno dopo. Una volta ricevuto, bisognerà prendere il PC e portarlo sul banco da lavoro, si avranno tre possibilità:
- Rimuovere: permette la rimozione delle componenti e scollegamento dei cavi;
- Installare: permette di installare tutto ciò di cui il PC ha bisogno a livello hardware;
- Cavi: mette in evidenzia tutte le prese in modo da poter collegare i cavi.
Sul controller PlayStation 4 sono mappati rispettivamente sui tasti freccia sinistra, su e destra.
Le componenti avranno due colori attorno a loro, se sono arancioni, significa che non si possono rimuovere perché necessitano di qualche altra azione. Per esempio, se volessimo smontare il sistema di raffreddamento, bisognerà prima scollegarlo dalla scheda madre e poi si potrà spostare via, e lo si capirà quando il colore che circonda la componente sarà verde. Per eseguire le varie azioni basterà tenere premuto il tasto X.
Per riassumere, il gioco si divide in due parti: una più seria ove vengono affrontati i problemi del dover “costruire” un computer, e l’altra decisamente più allegra dove si può lasciare libera la fantasia e realizzare quel PC che si è sempre sognato.
Ovviamente, come tutti i simulatori, dopo ore e ore di ripetizione delle stesse azioni, risulta davvero monotono. Soprattutto perché i computer che saranno assegnati, avranno spesso la stessa struttura, quindi si andrà a svitare viti e componenti per aggiungerne quasi ad occhi chiusi.
Nonostante la presenza di spiegazioni su dove usare cosa, forse gli sviluppatori hanno dato troppo per scontato che chi lo giochi sia un appassionato del settore.
Una cosa che risulta davvero divertente sono i riferimenti a giochi realmente esistenti, come Dota 2, League of Legends, Battlefield insieme a tanti altri o a dei meme che vanno molto su internet come “prendo una patatina e me la mangio”, citazione del manga e anime Death Note. Quindi è divertente immaginare a chi appartenga la macchina in base alle icone che ci ritroveremo sul desktop. Mentre chi è appassionato di PC, apprezzerà sicuramente la presenza di nomi importanti per quanto riguarda le componenti. Eccone qualcuno:
La realizzazione tecnica
Per quanto riguarda la grafica del titolo, dà il suo meglio solo nel suo fulcro: il PC. Tutte le sue componenti sono dettagliate e spiegate, mentre il resto sembra quasi piatto.
Una cosa degna di nota sono gli effetti sonori del titolo, che riescono a far immedesimare il giocatore nella situazione in cui si trova, quando si accende un PC si sentono le ventole, il rumore delle componenti che si vanno a smontare e montare, veramente carino se non fosse per la colonna sonora che sovrasta tutto e a volte si sovrappone in modo davvero prepotente sui suoni ambientali.
La colonna sonora ha ovviamente molti riferimenti all’ambito di cui stiamo parlando con dei titoli di tracce ad hoc. I generi vanno dalla musica elettronica al rock. Se posso permettermi di darti un consiglio, gioca senza colonna sonora. Ne va dell’immersività del titolo.
La simulazione delle azioni che si compiono durante l’assemblaggio e lo smontaggio sono riprodotte in modo veritiero, nei limiti di un videogioco; alcune variabili che accadono nella “vita vera”, non potevano essere riprodotte nel gioco.
Si può dire dunque che PC Building Simulator fa bene il suo compito
Il gioco riesce a far sentire il videogiocatore dall’altra parte del bancone con una modalità carriera che, nonostante la sua monotonia, riesce a far rimanere incollati allo schermo, divertendosi a un costo relativamente basso.
Le uniche note negative del titolo sono il suo essere troppo di nicchia, come tutti i simulatori o quasi, la colonna sonora che annoia dopo davvero poco tempo e la mancanza della lingua italiana che rende tutto molto più complicato a chi non è uno smanettone.
Ne vale la pena l’acquisto? Solo se si fa parte di questa nicchia.
Puoi trovare il gioco su PlayStation 4 a 17,99 euro – 16,19 euro se si possiede il PlayStation Plus – 19,99 euro su Steam e 17,99 sia su Xbox One, che su Nintendo Switch.
Che dire? Buon assemblaggio su PC Building Simulator!