La casa inglese si è posta una dura sfida visti i buoni riscontri dei vecchi titoli. Sarà riuscito il team a migliorare un prodotto di qualità sotto tutti gli aspetti? Prima di cominciare la nostra piacevole recesione/chiaccherata è doveroso ricordare che dopo la versione 2014 gli sviluppatori hanno incentivato gli sforzi per fare un grande passo di qualità.
Riuscendo nell’impresa adesso Codemasters deve fare un ulteriore sforzo per rendere sempre migliore il suo gioco. Il gioco da noi è stato testato su PC in impostazioni consigliate con un volante Logitech G920.
Una nuova sfida in vista!
F1 2018 mantiene tutte le modalità del vecchio capitolo integrando e migliorando il multiplayer, sia dal punto di vista della fruibilità del server sia dalla possibilità di incontrare giocatori onesti e leali come noi; su questo punto ritorneremo più avanti. La modalità focale del titolo è sicuramente la modalità carriera rinnovata in tantissimi aspetti e resa molto più completa. Un primo aspetto a mio avviso interessante è l’introduzione della tipologia di pilota con i media. Per intenderci meglio alla fine delle qualifiche e delle gara ci verrà fatta un’intervista che con un sistema di risposte predefinite, mostrerà ai fan che piloti siamo: sportivi o spettacolari. Alcune scuderie preferiscono la prima categoria altri la seconda, quindi in base a come vogliamo essere e al team che puntiamo dovremo stare attenti alle nostre risposte.
Piccolo orgoglio italiano è che Codemasters abbia, per la prima volta dopo anni, messo la Ferrari come il team con la monoposto migliore. Il titolo ci permette di scegliere la scuderia in cui gareggiare, quindi se non volete fare la gavetta e puntare subito alla prima piazza basta scegliere un top team. Però è giusto notare che ogni squadra ha degli obiettivi da perseguire, perciò fate attenzione o verrete cacciati.
La nostra prova è stata fatta con un team di medio bassa classifica, la terzultima monoposto migliore, quella della Toro Rosso. I team come l’anno precedente sono: Ferrari, Mercedes, Renault, Mclaren, Williams, Force India, Red Bull, Toro Rosso, Hass, Sauber che quest’anno è in collaborazione con Alfa Romeo.
Scelto il team e gli aspetti del nostro personaggio possiamo andare in pista. Di base i funzionamenti sono identici a quelli dello scorso anno, solo con una grafica della sala d’attesa rinnovata e nuove icone per le varie funzioni del nostro PC. Nel PC noi avremo tutto ciò che è importante, come mail, la possibilità di iniziare le prove e scegliere come sviluppare la macchina. Ci verranno assegnati dei punti sviluppo iniziali spendibili come più ci aggrada. Per raccogliere punti bisognerà raggiungere degli obiettivi prefissati dal team durante le prove libere, anche se quest’anno abbiamo l’introduzione di un nuovo componente chiamato ERS. Quest’ultimo ci permetterà di raggiungere velocità maggiori e di spingere al limite la nostra macchina. Quindi oltre alla miscela di benzina potremo decidere quanto utilizzare la nuova funzione. ERS è possibile utilizzarlo in 5 modalità: spento, basso, media, alta, sorpasso ed hot lap. Alla fine di ogni gran premio avremo anche degli inviti ad alcuni eventi che ci permettono di ottenere punti se riusciamo a raggiungere un obiettivo. Il resto all’interno della corsa è identico, sia come suddivisione del lavoro che come fasi di gioco o scelta della difficoltà.
Altra peculiarità della nuova modalità carriera è la modifica del regolamento, ovvero ogni anno l’IA modificherà il regolamento rendendo alcune componenti inutilizzabili o da modificare. Questo sistema è stato introdotto per permettere al giocatore di avere una sensazione più realistica del titolo e poter scegliere la scuderia preferita senza dover per forza cambiare per essere i migliori. Infatti di solito per raggiungere i top team, partendo da una squadra di basso livello, si doveva faticare parecchio ed impiegare diverse stagioni.
Passiamo al punto focale del gioco, la guida. Noi come tutti gli amanti delle corse che si rispettino abbiamo optato principalmente per l’utilizzo del volante, ma ciò non toglie che una piccola prova è stata fatta anche con un normale joypad. Utilizzando un normalissimo controller ovviamente si ha una sensibilità inferiore rispetto ad un volante, però è comunque possibile godersi il gioco, visto che la principale difficoltà sarà non esagerare con il freno e capire come muovere la levetta. Invece per chi utlizza un volante di qualità è possibile notare alcune delle migliorie apportate e l’aumento di impegno che si deve mettere dovendo utilizzare anche l’ERS. Le vetture più “lente” hanno difficoltà oggettive nell’essere guidate e perdonano ben pochi errori, mentre i top team hanno monoposto molto più stabili e complete. Sicuramente iniziare con team deboli sarà un buonissimo allenamento. Inoltre adesso dovrete modificare un po’ la vostra guida visto che cambiando le vetture sono variati pure i punti di staccata e l’utilizzo del volante.
Non temete di sbagliare perché il gioco ha mantenuto i famosi flashback che vi permettono di tornare indietro se sbagliate o commettete un’incidente che distrugge la vostra macchina. Altra cosa importante è la cura del setup, che in base al tracciato vi permetterà di fare la differenza. Inizialmente consigliamo ai neofiti di utilizzare gli aiuti offerti dal gioco, come la frenata assistita e di levare di volta in volta i supporti. Inoltre è consigliabile vedere qualche video su YouTube o cercare su internet dei setup peri tracciati e modificarli di volta in volta così da capire come comportarsi in base al circuito.
Piccole chicche inserite nel gioco sono la possibilità di sentire il vostro nome detto dai commentatori e vedere il podio vero e proprio con il vostro pilota e tutto ciò che ne consegue. Per chi non lo sapesse il gioco alla fine della qualifiche legge i nomi dei primi tre, mentre in gara elegge un pilota di giornata e i commentatori dicono il nome. Di solito quando era il giocatore stesso dicevano semplicemente “il pilota della scuderia X” evitando quindi possibili nomi. Invece adesso scegliendo da una lista predefinita è possibile sentire pronunciato il vostro nome. Questi pur essendo piccoli dettagli permettono di coinvolgere al meglio il giocatore. Quindi sicuramente un plauso a Codemasters.
Altro minimo cambiamento sono le rivalità con gli altri piloti, infatti inizialmente il nostro rivale sarà il compagno di squadra per ottenere la prima guida, poi si aggiungeranno altri, tenendo attive più rivalità. Inoltre Finendo in buona posizione la gara verremo notati da altri team e crescerà il loro interesse per noi. Unico “vuoto” che mi sento di evidenziare è la mancanza delle categorie inferiori e la possibilità di vedere piloti diversi nei vari anni del gioco, ad esempio sarebbe perfetto avere un contendente nelle categorie precedenti la F1 e ritrovarselo in l’anno dopo nella serie maggiore, ma questo è particolarmente difficile da attuare visto i diritti e le pubblicità dei piloti.
Sfidiamo gli altri
Tutte le competizioni che si rispettano hanno degli avversari di grande livello e reali fatti di emozioni e sfide. Così è anche il multiplayer di F1. Come sempre è possibile fare gare classificate o semplici corse che rispettano il consueto format. I server per ciò che abbiamo testato sono stabili e non hanno grandi problemi di lag. In aggiunta il team di sviluppo per incentivare i giocatori a gettarsi nell’avventura delle sfide online sta testando un sistema di guida pulita. Ovvero questa valutazione vi assegnerà un valore in base a quanto siete precisi e corretti nel tracciato, sia con gli avversari che rispettando le delimitazioni del circuito. Quindi cercate di avere penalità e gareggerete con persone corrette come voi. Una grande mancanza in tema multiplayer è la possibilità di gareggiare con i vostri amici avendo una sola copia di gioco, per intenderci la famosa modalità a schermo condiviso. Questo poteva rendere coinvolgente il titolo anche per giocare con amici e fare gare pazze.
La bellezza delle monoposto
Nel gioco così come nella realtà tutti si sono lamentati dell’Halo dal punto di vista estetico e di guida. Per chi non lo sapesse Halo è una protezione aggiunta nel 2018 per proteggere il capo dei piloti da incidenti pericolosi. La sua forma è una Y leggermente curva. All’interno gioco, pur mettendo una visuale pilota e diretta del volante, Halo non disturba tantissimo e permette al giocatore di guidare in serenità. Sicuramente sarebbe più congeniale non avere questa costruzione davanti, ma non è nulla di troppo eccessivo. Le monoposto ora sono più definite e più belle da vedersi sotto ogni punto di vista. Anche i tracciati e gli ambienti circostanti sono più raffinati e dettagliati. Così come i piloti o gli stessi Team Principal. Le texture sono pulite e possiamo vedere solo piccolissime sbavature. Anche sotto la pioggia la grafica se pur con piccolissimi difetti, ha fatto passo avanti, evidenziando il lavoro degli sviluppatori.
Il sound della monoposto rispecchia quello reale e lo si può notare soprattutto provando le auto classiche e storiche della F1. Uno dei primi inviti che riceverete in carriera vi permetterà di guidare la Ferrari del 2004 con un motore V10. Il suono del motore sarà molto simile a quello reale. Quindi sotto questo aspetto Codemasters ha centrato l’obiettivo. Le musiche in background sono le medesime con qualche innovazione circa le fasi di caricamento che ricordano la soundtrack originale della F1.