Hand of Fate 2
Nel 2015 è stato rilasciato da Defiant Development, Hand of Fate, un gioco molto originale. Quest’anno la casa australiana ha pubblicato il secondo capitolo della serie: Hand of Fate 2.
Defiant Development è stata fondata nell’ormai lontano 2010 da un gruppo di veterani dell’industria che cercavano una vita migliore. Così si auto-definisce il team che ha sviluppato il gioco. La casa ha sviluppato Rocket Bunnies (iOS e Android), Ski Safari (iOS e Android), Heroes Call (iOS e Android) e Hand of Fate (PC, PlayStation 4 e Xbox One).
La trama
La trama è abbastanza interessante e ci metterà contro mostri, guerrieri e boss di ogni genere. Le missioni possono essere selezionate in una mappa apposita che conterrà ben 20 quest, ognuna delle quali, per essere superata, richiederà un certo numero di determinate carte. Durante le prime avventure saremo affiancati da un ex capo di una squadra di banditi che noi stessi abbiamo dovuto eliminare. Il nome del bandito è Malaclypse e ci aiuterà nei combattimenti indebolendo leggermente i nemici e fornendoci degli scudi.
Avanzando nell’avventura possiamo notare che delle carte avranno dei segni particolari nella loro parte bassa. Ebbene, questi sono dei particolari gettoni. Essi sono fondamentali, dato che ci forniranno equipaggiamenti e elementi fondamentali che serviranno a completare le sfide successive. Ovviamente i gettoni dovranno essere raccolti completano le sfide che ci verranno proposte dalle carte e varieranno di difficoltà in base al gettone.
I dadi sono presenti in molte parti del gioco, dato che ci potranno aiutare a saltare determinati combattimenti, lanciandoli e sperando in un numero fortunato. Molte volte in Hand of Fate 2 saremo costretti a combattere, ma potremo saltare alcuni di questi combattimenti cedendo determinati oggetti ai nostri avversari, o come detto prima, utilizzando i dadi. Per cedere gli oggetti (cibo, denaro o equipaggiamenti) dovremo cliccare su un apposito tasto che comparirà sullo schermo nel momento sopra descritto. Inoltre i dadi sono tre e nel caso non riuscissimo a pareggiare o superare il numero indicato potremo tirare di nuovo 1, 2 o 3 dadi.
Il gameplay
Il gameplay è abbastanza semplice: noi siamo degli avventurieri che per spostarsi dovranno muovere la propria pedina su un tavolo, in un percorso di carte coperte che ci verranno mostrate ogni qualvolta la nostra pedina le toccherà.
Le carte che ci vengono mostrate per prime, sono quelle della salute, del cibo e del denaro. Ovviamente, come già si può intuire dal nome del gioco, le carte decideranno il nostro destino e ci verranno mostrate dall’enigmatico mazziere dalla voce molto profonda che ci accompagnerà per tutta la vicenda in qualità di mazziere e di narratore.
Ovviamente sono disponibili anche le carte dell’equipaggiamento, una delle parti fondamentali per continuare. Durante tutta la durata dell’avventura potremo trovare eventi molto proficui sia per il denaro che per la vita massima o per guadagnare la salute persa in battaglia. Ovviamente c’ è anche il rovescio della medaglia, infatti ci saranno anche degli eventi che ci faranno perdere denaro cibo o punti salute.
Il sistema di combattimento
I combattimenti avvengono quando il mazziere svela una carta il cui effetto comprende appunto una battaglia, che come abbiamo già detto in precedenza, potrà essere saltato. Il sistema di combattimento di Hand of Fate 2 è molto migliorato rispetto allo scorso episodio della serie e presenta quel problema tutt’ora contenuto in moltissimi titoli. Questo consiste nel mandare contro il giocatore solamente un nemico alla volta, rendendo molte volte i combattimenti semplici e noiosi. Nonostante accada per la maggior parte dei combattimenti, alcune volte ci troviamo tuttavia a dover combattere contro un nemico e a doverci difendere da un’altro che ci attacca contemporaneamente.
Però, data la grande importanza dei punti salute, questa potrebbe essere una scelta quanto meno sensata.
Inoltre i combattimenti varieranno molto in base al nemico e le variabili: maledizioni, benedizioni, presenza o assenza di boss. Questi ultimi utilizzeranno molti attacchi differenti e spesso avranno uno scudo da distruggere prima di poterlo battere, per poi terminarlo con un attacco speciale.
Comparto tecnico
Il comparto audio del titolo è molto curato, soprattutto il doppiaggio del narratore che ha una voce molto profonda e calda, che riuscirà ad avvolgerci ed accompagnarci per tutta la durata del gioco. Gli effetti audio sono abbastanza curati e non presentano problemi.
Il comparto video è buono e presenta grafiche ne troppo avanzate ne troppo scarse. La grande quantità di dettagli si nota soprattutto quando ci troviamo di fronte al mazziere, così come le animazioni di quelle scene. Invece durante i combattimenti, la qualità diminuisce ma è comunque molto piacevole alla vista anche grazie alle ambientazioni molto curate.
Nonostante le animazioni durante le scene in cui è presente il mazziere, il resto presenta alcuni problemi di collisione e soprattutto di compenetrazione. Soprattutto durante alcuni scontri, le armi tendono a colpire e trapassare in modo irrealistico i nemici.
Configurazione di Prova
- Processore Intel Core i7-6700HQ
- 12 GB di RAM
- Scheda video NVIDIA GeForce GTX 960
- Sistema operativo Windows 10
- Mouse e tastiera
Requisiti minimi
- Sistema operativo Windows 10/7/8/8.1/Vista (32 o 64 bit)
- Processore 2.4ghz Intel Core 2 Duo o equivalente
- 4 GB di RAM
- Scheda video Intel HD Graphics 4600, NVIDIA GeForce GT 630, Radeon HD 5670
- DirectX 11
- 4 GB di spazio su Hard Disk
Requisiti consigliati
- Sistema operativo Windows 10/7/8/8.1/Vista (32 o 64 bit)
- Processore 2.66GHz Intel Core i7
- Scheda video Intel HD Graphics 5200, NVIDIA GeForce GT 750, Radeon HD 7800
- DirectX 11
- 4 GB di spazio su Hard Disk
- 4 GB di RAM
[letsreviewuserrating postid=”37185″ id=”7896″ format=”2″ design=”1″ score_box=”on” skin=”1″][/letsreviewuserrating]